Parteciperò, il 12 maggio prossimo, all’assemblea dei sindaci e delle sindache sul tema dei diritti delle persone LGBT+ e delle loro famiglie, su iniziativa del primo cittadino di Torino Stefano Lo Russo. C’è da colmare un divario tra ciò che ammettono le norme e la vita reale delle persone, un divario tale per cui i principi costituzionali di uguaglianza e tutela della dignità della persona oggi non sono più garantiti per tutti.
Anche noi, al Comune di Cuneo, abbiamo ricevuto richieste di riconoscimento dei figli da parte di coppie omogenitorial: con grande dispiacere non abbiamo ancora potuto esaudirle, per la mancanza di una legge che lo permetta.
Per questo, insieme agli altri sindaci e sindache, mi impegno a lavorare perché al più presto si scriva una norma che consenta il riconoscimento anagrafico dei figli e delle figlie delle coppie omogenitoriali e il matrimonio egualitario, con il conseguente accesso alle adozioni così come previsto per le coppie eterosessuali.
Ieri il Parlamento Ue – in una risoluzione sullo stato di diritto nell’Ue – ha “condannato le istruzioni impartite dal governo italiano al comune di Milano di non registrare più i figli di coppie omogenitoriali”, perché ciò “porterà inevitabilmente alla discriminazione non solo delle coppie dello stesso sesso, ma anche e soprattutto dei loro figli”, in diretta violazione diretta dei diritti dei minori previsti dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del 1989.
Patrizia Manassero
Sindaca di Cuneo