C’è il parere favorevole del Ministero della Cultura al lotto II.6.a, ovvero l’ultimo tratto dell’autostrada Asti-Cuneo, tra Alba Ovest e Cherasco.
Il via libera è arrivato oggi in concomitanza con l’apertura del lotto II.6.b, tra la tangenziale di Alba e Alba Ovest, a cui sono intervenuti il Ministro delle infrastrutture e trasporti Matteo Salvini, il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, i Presidenti delle Province di Cuneo Luca Robaldo e di Asti Maurizio Rasero e il Sindaco di Alba Carlo Bo in rapppresentanza dei Sindaci del territorio, oltre ai vertici della società concessionaria Asti-Cuneo e del gruppo Astm. Presenti anche il vicepresidente Fabio Carosso e gli Assessori ai Trasporti Marco Gabusi e alla Sanità della Regione Piemonte Luigi Genesio Icardi, insieme ad autorità locali, militari e associazioni di categoria del territorio.
Il testo del via libera, di 38 pagine, contiene a pagina 25 il parere favorevole alla realizzazione degli ultimi 5 chilometri, con una serie di prescrizioni per il progetto esecutivo, frutto del confronto, avvenuto nelle scorse settimane, tra la società concessionaria e la Sovrintendenza. Si tratta di indicazioni che non riguardano il tracciato, ma suggeriscono interventi di tipo paesaggistico, in particolare la copertura dei tratti in esterna all’altezza della Tenuta di Pollenzo, che verranno rivestiti per ridurre l’impatto ambientale con corridoi ecologici già realizzati su altre arterie (vedi modello Milano).
Il presidente della Regione Piemonte Albero Cirio esprime soddisfazione per l’ultimo anello che mancava per concludere l’autostrada, attesa da trent’anni. Servivano tre pareri, ricorda il presidente, quelli del ministero dell’Ambiente e delle Infrastrutture sono già stati consegnati da tempo, e quello della Cultura, è arrivato oggi. Il parere, prosegue il presidente, mantiene il tracciato nella configurazione esterna con giuste e doverose prescrizioni che non spaventano perché sono il frutto del lavoro già fatto in questi mesi dalla società e dalla Sovrintendenza che, sotto l’impulso del ministro, hanno trovato l’equilibrio tra la tutela dell’ambiente e l’esigenza di completare l’infrastruttura. All’insediamento di questa amministrazione, ha ricordato il presidente, erano tante le opere bloccate. Oggi, dopo la Tav, la Pedemontana e l’ospedale di Verduno, finalmente anche l’Asti-Cuneo vede la prospettiva concreta e reale di essere completata.
I lavori di questo lotto partiranno entro la fine dell’anno, in continuità con quelli attuali e saranno completati entro il 2024, mirando a ridurre drasticamente i tempi previsti dal contratto, comprensivi di una serie di interventi per migliorare la sicurezza sulla tangenziale di Alba.
Il lotto II.6.b, aperto oggi al traffico si sviluppa su un tracciato di circa 3 chilometri che consente il collegamento diretto tra la tangenziale di Alba e la Strada Provinciale n. 7 a Roddi, all’altezza dell’uscita di “Alba ovest”. Il nuovo tratto comprende anche l’accesso all’ospedale “Michele e Pietro Ferrero” nel comune di Verduno.
Proprio l’esigenza di migliorare la viabilità di collegamento con l’ospedale ha convinto la società concessionaria ad aprire almeno una parte del nuovo tratto autostradale in anticipo rispetto al cronoprogramma che prevedeva il completamento dei lavori entro il mese di giugno. La circolazione, infatti, sarà gestita, per circa due mesi, con un regime provvisorio che prevede il transito a doppio senso di marcia su unica carreggiata per 2 chilometri in direzione Cuneo.
La tratta è gratuita fino al termine dei lavori. Anche dopo quella data, comunque, per chi deve raggiungere l’ospedale di Verduno, non vi sarà pedaggio grazie a un sistema che riconoscerà in automatico il passaggio legato all’accesso alla struttura ospedaliera.
L’assessore alle Infrastrutture e Trasporti della Regione Piemonte spiega che l’apertura del secondo lotto della Asti-Cuneo dimostra la volontà dell’Amministrazione regionale di proseguire un progetto cominciato ormai trent’anni fa e che i cittadini meritano di vedere concluso. Questo nuovo tratto, continua l’Assessore, permetterà di arrivare agevolmente all’ospedale di Verduno garantendo maggiore efficienza non solo per la logistica, ma soprattutto per i pazienti che si recano nel nosocomio. L’autostrada rappresenta, conclude l’assessore, uno snodo essenziale nel raccordo stradale piemontese e l’obiettivo è terminarla nel breve termine.