Intesa Sanpaolo prosegue le sue azioni e i suoi interventi mirati alla sostenibilità finanziaria a sostegno della propria clientela, in particolare giovani e famiglie italiane. La Rivista IDEA ne ha parlato con Andrea Perusin, direttore Regionale Piemonte Sud e Liguria del gruppo bancario.
Dottor Perusin, l’attuale si-tuazione economica sta mettendo a dura prova i giovani e le famiglie. Qual è la sua percezione personale di questo periodo?
«La politica di rialzo dei tassi d’interesse per contrastare l’inflazione e le incertezze dei mercati finanziari stanno incidendo sui bilanci e sulla domanda delle famiglie, già gravate dall’aumento dei costi energetici.
È una situazione maturata in un momento ben preciso, il 2021, un anno in cui abbiamo assistito alla forte ripresa dell’economia globale, dopo lo stop legato all’emergenza pandemica, ma anche alla ripresa delle tensioni inflazionistiche, che hanno determinato la decisione della BCE di alzare il costo del denaro.
Le politiche monetarie più restrittive da parte delle banche centrali stanno producendo i loro effetti, riteniamo ci si possa quindi attendere di essere vicini al picco massimo dei tassi.
Ci sono anche risvolti emotivi legati alla percezione che abbiamo del contesto: veniamo da anni in cui il costo del denaro era zero o addirittura negativo, se andiamo indietro neanche di molto nel tempo è facile verificare che i tassi praticati oggi, soprattutto quelli fissi, erano considerati nella media. Da un punto di vista meramente economico-finanziario il fatto che esista un costo del denaro rappresenta una situazione più che normale. Anzi, ci induce a pensare che ci aspetti un periodo in cui immaginare un domani in cui l’economia potrà ripristinare un percorso di crescita, uscendo dalla situazione emergenziale».
Tra le tante difficoltà economiche preoccupano anche il tema della casa e i crescenti tassi d’interesse dei mutui. Quale la ricetta messa in campo per i più giovani da Intesa Sanpaolo?
«La casa resta il sogno da realizzare, anche per le famiglie più giovani. Ecco che il nostro ruolo dev’essere quello di renderlo possibile, anche in questo contesto economico. Ai giovani bisogna offrire una rata sostenibile e comunque più bassa di un canone di locazione, per questo abbiamo predisposto diversi strumenti, dalla sospensione della rata, alla rinegoziazione del tasso, all’allungamento della durata. Offriamo la possibilità di accedere al mutuo anche ai giovani con lavoro atipico. Intesa Sanpaolo con 15,6 miliardi di euro di finanziamenti erogati nel 2022, e di questi 1,3 miliardi in Piemonte, è il punto di riferimento in Italia per l’acquisto della prima casa con mutuo ipotecario. Lo scorso anno il 72% delle erogazioni in regione sono state a tasso fisso, sommando surroghe e nuovi mutui casa.
Attraverso un nuovo intervento nel settore mutui, la banca ha deciso di applicare tassi meno onerosi e dimezzare le spese di istruttoria per chi ha meno di 36 anni d’età.
I recenti rialzi dei tassi di mercato rappresentano infatti un elemento di preoccupazione per tanti giovani che vorrebbero acquistare casa. Con la cosiddetta minirata promossa da Intesa Sanpaolo per gli under 36, l’impegno mensile ad esempio per un mutuo di 130.000 euro è di 496 euro per un finanziamento a 40 anni, con un TAN del 3,40% (in calo rispetto al mese scorso). La proposta della banca è valida per finanziamenti fino a 35 e 40 anni di durata e per richieste fino all’80% del valore della casa. Per agevolare i giovani che si apprestano ad accendere un mutuo, la Banca prevede inoltre la possibilità di finanziare il 100% del valore dell’immobile con durate molto lunghe, fino a 40 anni e l’opzione di corrispondere soltanto gli interessi nella prima fase del rimborso, fino a 10 anni. L’obiettivo in questa fase di rialzo dei tassi è continuare a trasmettere fiducia alla clientela, con interventi tesi a mitigare i fattori di instabilità che possono mettere a rischio l’equilibrio finanziario dei privati e delle famiglie e con iniziative per agevolare un accesso al credito sostenibile».
Intesa Sanpaolo interpreta i bisogni della propria clientela con quali punti fermi?
«è importante predisporre strumenti utili ad accompagnare famiglie ed imprese nell’attraversare questo fase storica così complessa, connotata anche da valori di temporaneità che vanno interpretati e letti. Già da alcuni mesi, Intesa Sanpaolo ha messo a disposizione 8 miliardi di euro per aiutare le famiglie ad affrontare i rincari, dall’aumento delle bollette per luce e gas al maggior costo dei beni di consumo. Tra le misure attivate, per i clienti con ISEE massimo di 40.000 euro e con un reddito mensile di almeno 500 euro, c’è la possibilità di accedere ad un prestito personale fino a 6.000 euro a tasso fortemente agevolato, senza costi accessori, diluibile in 20 anni di durata, anche per l’acquisto di arredi e accessori per la casa».
E sul fronte delle imprese?
«Nell’anno appena concluso in Piemonte abbiamo sostenuto con quasi 540 milioni di euro gli investimenti finalizzati al raggiungimento di obiettivi ESG e in circular economy, e nelle due Direzioni Regionali del nord ovest, anche grazie alla piattaforma Incent Now – messa a disposizione gratuitamente per tutte le PMI e le micro imprese clienti della Banca per individuare le migliori opportunità relative alle misure e ai bandi nell’ambito della pianificazione del Pnrr – abbiamo accompagnato 350 imprese ad aggiudicarsi i bandi del PNRR. In Granda poi, con la Camera di commercio di Cuneo e la Fondazione Crc abbiamo dato vita al “Laboratorio ESG – Environmental Social Governance, un acceleratore e un punto di incontro, fisico e virtuale, per le Pmi locali che ambiscono a crescere nel lungo periodo ripensando il proprio business in modo più sostenibile e green. Con questo progetto miriamo a supportare le Pmi locali, anche quelle meno strutturate, a muovere i primi passi verso iniziative che migliorino il profilo di sostenibilità, con positivi riflessi sullo sviluppo del business. Le nostre imprese hanno compreso bene che la sostenibilità è una scelta obbligata, un fattore cruciale per l’incremento del fatturato e per una maggiore competitività, che va di pari passo con l’altra importante tendenza in atto, quella della diffusione del digitale. Mettiamo dunque a disposizione strumenti e consulenza qualificata per sviluppare nuovi sistemi di produzione digitali e green, rafforzando e intensificando maggiormente e concretamente il nostro sostegno all’economia reale. Sul piatto ci sono infatti oltre 410 miliardi di euro di erogazioni a medio-lungo termine di cui oltre 270 per il mondo delle imprese, a supporto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza».