Venerdì 14 aprile alle ore 20.45, nel convento dei Frati Cappuccini di Bra (piazza XX settembre 42, con ingresso di fianco alla chiesa) sarà presentato il volume “Che meraviglia! Storie di vita intensamente vissute” (Velar, 160 pagine, 15 euro), scritto da Alberto Burzio (Barba Bertu).
«“La vita è una cosa splendida” scriveva Etty Hillesum, una ragazza ebrea olandese, poco prima di essere trasferita ad Auschwitz: “La miseria che c’è qui è veramente terribile, eppure alla sera tardi camminando lungo il filo spinato, dal mio cuore s’innalza una voce, non ci posso far niente, è così, che dice: la vita è una cosa splendida e grande. A ogni nuovo crimine o orrore, dovremo opporre un nuovo pezzetto di amore e di bontà”. ‘Barba Bertu’ con semplicità e garbo ci aiuta a leggere la realtà che ci circonda con questo sguardo e cuore pieno di meraviglia e quindi di speranza. Perciò merita il nostro grazie»: così scrive monsignor Giuseppe Guerrini, Vescovo emerito di Saluzzo, nella prefazione.
«E’ venuto fuori un bel lavoro, del quale sono pienamente soddisfatto: le storie raccontate forniscono moltissimi spunti di riflessione sul senso della vita» commenta Burzio, oggi giornalista del settimanale ‘La Guida’ di Cuneo.
Alla serata, coordinata dal professor Mario Deltetto, saranno presenti: Beppe Leardi, i coniugi Piera e Claudio Fogliato e Graziella Villois (accomunati dal grande dolore per la perdita dei figli); i medici Giorgio Giamello (che racconterà simpatiche storie di uomini e donne di Langa) e Diego Rosso (che mette al primo posto i malati); i Cappuccini Padre Oreste Fabbrone e Frate Davide Uziard (accompagnato dal suo organetto).
‘Barba Bertu’ dialogherà con i personaggi del libro. Seguirà un rinfresco. L’ingresso è libero.
Gli utili della serata saranno destinati alle opere di solidarietà promosse dai frati Cappuccini.