Nel pomeriggio del 2 aprile noi studenti del Liceo “Bodoni” di Saluzzo ci siamo recati presso il Teatro Carignano di Torino per assistere alla trilogia Orestea, scritta dal drammaturgo greco antico Eschilo. È stata una giornata memorabile. Siamo giunti a Torino con bus privato intorno alle 15. Entrati in teatro, abbiamo attraversato alcune fastose sale e abbiamo raggiunto una lunga scala a chiocciola, che abbiamo percorso per raggiungere i nostri posti nei palchi centrali. Affacciandomi dal loggione, scorgevo una grande sala finemente decorata, balconate dorate di legno intarsiato, tendoni rosso porpora e alte colonne lignee. Una volta seduti, ogni luce presente nell’immenso salone si spegneva: lo spettacolo stava per iniziare. Sul palco improvvisamente due grandi e luminosi schermi circolari si illuminavano: gli effetti speciali, visivi e sonori, coinvolgevano estremamente lo spettatore. Lo spettacolo in questione, composto dalle tragedie Agamennone, Coefore ed Eumenidi (in origine era una tetralogia, ma il dramma satiresco Proteo non ci è pervenuto) è un tripudio di delitti e di vendette: Clitemnestra pugnala Agamennone, poiché quest’ultimo ha sacrificato la figlia Ifigenia per trionfare nella guerra di Troia; Oreste, per vendicare l’assassinio del padre, uccide brutalmente la madre Clitemnestra. Consiglio vivamente agli amanti dei miti e della tradizione greca antica di assistere almeno una volta nella vita a questa tragedia.
Usciti dal teatro intorno alle 20:30, siamo tornati a Saluzzo pressappoco alle 23: eravamo stanchi, ma molto soddisfatti.
Giovanni Caligaris
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Liceo Bodoni – Saluzzo