Triosonate italiane del Seicento ispirate a temi famosi
Accademia Eridana
Bruno Raspini, violino
Giuliana Toselli, violino
Giulia Gillio Gianetta, violoncello
Matteo Cotti, virginale
Il lungo processo – avviatosi a inizio Cinquecento – di nobilitazione ed emancipazione dalla voce della musica strumentale giunge con il secolo XVII a definitiva maturazione. In parallelo all’affermarsi di composizioni per strumenti la penisola italica vede l’emergere del violino quale strumento privilegiato, al fianco del cornetto, per l’esecuzione delle voci principali nei novelli generi della sonata e della triosonata.
Tra i primi significativi esempi di brani strumentali si inseriscono a pieno titolo le variazioni violinistiche su famosi madrigali del secolo precedente; esse venivano eseguite sotto forma di “passeggi” cioè tramite l’inserzione di abbellimenti, diminuzioni e passaggi virtuosistici fra le note della melodia originale in modo da mostrare al meglio le capacità tecniche dello strumento e la bravura degli esecutori.
In questo contesto di rinnovamento musicale si diffusero altresì capillarmente alcuni temi e giri armonici che in breve tempo vennero utilizzati da un gran numero di compositori quasi come “standards” ante-litteram; i più noti e diffusi furono senza ombra di dubbio il “basso di Ruggiero”, il basso di Ciaccona e la “Folia di Spagna”.
L’origine di tali motivi è ad oggi ignota e misteriosa anche se i musicologi tendono a convergere sull’ipotesi che si tratti di temi popolari già in voga nel secolo precedente.
Di pari passo con i temi musicali che oltrepassavano i piccoli e labili confini degli stati preunitari e con le auliche melodie “passeggiate” dei vecchi madrigali, un fiorire di brani strumentali composti su temi di celebri canzoni popolari andava costellando la produzione musicale del primo barocco.
Esempi come le arie “sopra la Prosperina”, “sopra la Monica”, su “la scatola degli aghi” – proposti in questo concerto – ci mostrano come alle origini delle nostre forme strumentali più cristallizzate e auliche la contaminazione fra musica popolare e composizione colta fosse cosa assai comune e in voga.
PROGRAMMA
Marco Uccellini (1603 – 1680)
Aria sopra la Bergamasca
Salomone Rossi (1570 – 1630)
Sonata sopra l’Aria di Ruggiero
Maurizio Cazzati (1616 – 1678)
Passacaglia da Op. 22
Marco Uccellini
Aria sopra “Tu mi hai rotto la scatola degli aghi”
Nicola Matteis (tra il 1640 e il 1650 – dopo il 1713)
“Diverse bizzarrie sopra l’antica sarabanda ò pur ciacona”
Riccardo Rognoni (1550 circa – prima del 20 aprile 1620)
Passeggi sopra “Ancor che col partire” di Cipriano de Rore
Girolamo Frescobaldi (1583 – 1643)
Capriccio Fra Jacopino sopra l’aria di Ruggiero
Riccardo Rognoni
Passeggi sopra “Vestiva i colli” di Pierluigi da Palestrina
Andrea Falconieri (1585 – 1656)
Follia
Passacaglia
Arcangelo Corelli (1653 – 1713)
Ciaccona op. 2 n. 12
Biagio Marini (1594 – 1663)
Sonata “sopra la Monica”
Tarquinio Merula (1595 – 1665)
Ciaccona
L’Accademia Eridana nasce nel 2016 da un’idea di quattro componenti dell’orchestra barocca nazionale, tra cui il violinista buschese Bruno Raspini, ed usa strumenti originali. Nonostante la recente fondazione, l’ensemble ha al suo attivo numerosi concerti in alcuni importanti festival di musica antica. Tutti i componenti si sono specializzati in musica antica e barocca, hanno seguito corsi di perfezionamento con i più importanti esperti a livello internazionale e hanno collaborato, o collaborano stabilmente, con alcune delle maggiori realtà della musica antica del nord Italia (Academia Montis Regalis, Gli Invaghiti, Caecilia Consort, Theresia Baroque Orchestra, Orchestra Barocca Nazionale, Accademia dell’Annunciata)