L’ampio territorio di Alba, Bra, Langhe e Roero, dove cultura enogastronomica, naturalistica e letteraria si fondono indissolubilmente, sarà candidato a Capitale italiana della Cultura 2026. L’iniziativa è stata presentata oggi, venerdì 14 aprile, al Castello di Grinzane Cavour, dal Comitato per la candidatura di Alba Bra Langhe Roero a Città Capitale della Cultura, che coordina i lavori e l’ideazione del progetto. Un momento dedicato all’annuncio della candidatura alla presenza delle istituzioni, per gettare il seme di un lavoro che vuole coinvolgere tutti gli 81 comuni del territorio. Tra le autorità presenti: Luca Robaldo, presidente Provincia di Cuneo; Mauro Gola, presidente Camera di Commercio di Cuneo; Maurizio Marello, Consigliere della Regione Piemonte; Giuliano Viglione, presidente Associazione Commercianti Albesi; Tomaso Zanoletti, Gran Maestro dell’Ordine dei Cavalieri del Tartufo e dei Vini di Alba.
«È una data importante per il nostro territorio, che segna l’inizio di un nuovo percorso», dichiara Carlo Bo, Presidente del Comitato per la candidatura di Alba Bra Langhe Roero a Città Capitale della Cultura, «oggi lanciamo ufficialmente la candidatura di Alba Bra Langhe Roero a Città Capitale della Cultura 2026 e diamo avvio alla preparazione del dossier. Un lavoro congiunto che riguarda un’ampia comunità. Sono 81 i comuni coinvolti con cui proveremo a mettere in campo progetti innovativi e di qualità. Il nostro territorio negli ultimi anni ha saputo conquistare diversi riconoscimenti, per i suoi straordinari paesaggi vitivinicoli, per la creatività gastronomica, per la sua dinamica cultura di impresa e, ora, dopo un anno di celebrazioni in occasione del centenario dell’albese Beppe Fenoglio, uno degli scrittori italiani che più ha lasciato il segno nel secolo scorso, siamo pronti, ancora una volta, a metterci in gioco, questa volta come fucina creativa e culturale».
La Capitale italiana della Cultura è un’iniziativa del Ministero della Cultura, nata nel 2014 con l’obiettivo di valorizzare il territorio italiano. L’idea che sta alla base del progetto, infatti, è quella di designare annualmente una città che si faccia portatrice di innovazione culturale, sociale, imprenditoriale, ecologica e tecnologica tramite la proposta di un progetto di rigenerazione territoriale, e diventi simbolo per il resto del Paese. Selezionando un territorio diverso ogni anno, lo sviluppo e la crescita potranno interessare tutte le regioni. La città insignita del titolo riceve un contributo di un milione di euro, oltre alla possibilità di mostrare le sue specificità all’intero Paese e di lavorare sulla crescita culturale.
La visione che muove la candidatura di Langhe e Roero a Capitale italiana della Cultura è che questi territori possano, insieme, rappresentare un esempio nazionale di cultura, in grado di espandere il loro già esistente valore in ottica di innovazione e crescita sostenibile. Alba e Bra sono state scelte in quanto città simbolo del territorio, cuore nevralgico delle colline che costituiscono le Langhe e il Roero. Questa candidatura riguarderà tutti i comuni dell’area, con l’obiettivo di proporre un progetto che tenga conto di tutte le sfumature all’interno dell’area e che ne costituiscono la loro unicità. Ad oggi, si tratterebbe della candidatura con il più ampio territorio in termini di comuni, una grande città composta di molte anime e culture. Un progetto che testimonia una forte fiducia in quello che si ritiene un unico territorio, composto di tante realtà differenti, ma con una storia comune, che le unisce facendo da fil rouge.
La candidatura avviene tramite una procedura di selezione in varie fasi, la prima delle quali consiste nell’invio di un dossier contenente il progetto di innovazione e rigenerazione, da proporre al Ministero della Cultura entro la fine del 2023. Il Direttore artistico del progetto sarà Davide Rampello, direttore creativo dello studio Rampello & Partners; il suo lavoro consisterà nella curatela e nell’ideazione delle iniziative che verranno presentate nel dossier, coordinando tutte i soggetti che ne faranno parte. Le relazioni istituzionali, invece, saranno curate da Giuseppe Scognamiglio, Chairman di Eastwest consulting. Infine, alla Direzione Tecnica, e quindi incaricato della stesura del dossier, sarà Matteo Gatto, principal dello studio matteogatto&associati. Ogni comune è invitato a prendere parte alla redazione del progetto, che sarà completo di testi, tavole illustrate, budget preciso, tempistiche di realizzazione. Il progetto prevede tre macro-fasi: la prima, l’ascolto del territorio; la seconda, dedicata alla scrittura dei contenuti; la terza, l’attuazione dei contenuti del dossier stesso. Saranno molte le iniziative che verranno proposte nel progetto, per rendere il piano di lavoro il più possibile completo e di impatto sul territorio. Una parte della programmazione culturale della candidatura verterà sui grandi autori della letteratura italiana del Novecento che alle colline delle Langhe e del Roero sono profondamente legati: Giovanni Arpino, Beppe Fenoglio e Cesare Pavese. Inoltre, verranno incluse nel dossier anche molte proposte legate alle infrastrutture, al turismo e all’economia. Il piano valoriale e quello operativo saranno entrambi presenti nel dossier, per proporre sia una narrazione dei molti punti di vista che fanno delle Langhe e del Roero ciò che sono, ma anche dei puntuali riferimenti ai costi e alla progettualità.
Gli esempi delle precedenti città divenute Capitali italiane della Cultura dimostrano che l’investimento economico e progettuale è stato del tutto ripagato in termini di miglioramento del territorio, con la realizzazione di interventi infrastrutturali, investimenti nel campo dei beni culturali e opere di riqualificazione urbana. Inoltre, tutte le attività e iniziative pensate per l’anno di nomina producono benessere e aumentano le offerte culturali e turistiche, dando al resto d’Italia un’immagine nuova e fresca del territorio, rendendolo ancora più appetibile turisticamente.
Il Consiglio Direttivo del Comitato per la candidatura di Alba Bra Langhe Roero a Città Capitale della Cultura è composto da: Carlo Bo, Presidente; Liliana Allena, Giuliana Cirio, Giovanni Fogliato, Vicepresidenti; consiglieri: Luciano Bertello, Riccardo Corino, Roberto Passone, Katia Robaldo, Pierluigi Vaccaneo. L’incarico di Direttore è affidato a Mauro Carbone.