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Carceri e Polizia penitenziaria, dal capogruppo FdI Bongioanni un odg e una mozione

«Migliorare le condizioni di lavoro, più assunzioni, formazione, maggior collegamento con la sanità territoriale e potenziamento delle Rems»

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Riceviamo e pubblichiamo

Un ordine del giorno e una mozione per sostenere le donne e gli uomini della Polizia penitenziaria quotidianamente impegnati nelle carceri piemontesi e migliorarne le condizioni di lavoro. Sono stati presentati stamane dal capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale Paolo Bongioanni nella seduta aperta voluta e proposta dall’assessore Elena Chiorino per discutere la tematica delle condizioni di lavoro negli istituti carcerari del Piemonte e varare misure concrete per la valorizzazione e tutela dei lavoratori della Polizia penitenziaria.

Spiega Bongioanni: «Continue aggressioni e sicurezza personale, carenza di organico e di figure di mediazione culturale per gli stranieri, turni massacranti, elevata età media, mancato turnover, stress e burnout, protocolli operativi carenti, continui ricambi e supplenze alla direzione degli Istituti, insufficiente collegamento con i servizi sanitari delle Asl, detenuti con gravi problemi psichiatrici a fronte di due sole Rems per 38 posti in tutto il Piemonte. L’audizione dei rappresentanti sindacali e dei dirigenti del sistema carcerario ci ha delineato un quadro ancora più cupo e inquietante sulle condizioni di lavoro della Polizia Penitenziaria».

La Regione non ha competenze legislative dirette, ma può coordinare i rapporti fra Garante, Prefetti, sindacati e soprattutto con la sanità territoriale. «Un ruolo importante – prosegue Bongioanniè ascoltare le problematiche per poi, come assemblea legislativa, individuare le soluzioni. Cuneo, ad esempio, ha un carcere di massima sicurezza, il Cerialdo, dove quasi ogni settimana si registrano aggressioni con oggetti contundenti. Per questo è essenziale garantire la sicurezza di questi lavoratori che agiscono in condizioni particolarissime, che trattano con condannati per mafia, omicidi e terrorismo, che possono anche subire atti di ritorsione personale e contro le loro famiglie. Devono operare in serenità e con strumenti adeguati. La loro è una professione che va tutelata a 360°. La Regione ha le competenze, tramite le Asl, per migliorare le condizioni psicologiche nelle carceri, sia per i detenuti sia per gli agenti.  E sosterremo in tutte le fasi legislative l’ipotesi di far scontare ai detenuti stranieri almeno una parte della pena nei paesi d’origine».

Con la mozione proposta da Bongioanni il Consiglio regionale impegna la IV Commissione consiliare a costituire un gruppo di lavoro che produca, entro la fine della corrente legislatura, una relazione contenente le proposte per migliorare la condizione lavorativa e di sicurezza e di prevenzione dello stress psicofisico degli agenti di polizia penitenziaria e dei lavoratori impegnati nel sistema penitenziario regionale. E impegna la Giunta regionale a prevedere ogni anno sul tema un Consiglio regionale aperto che rappresenti un momento permanente di monitoraggio e l’audizione dei rappresentanti dei lavoratori della Polizia penitenziaria per monitorare salute e sicurezza all’interno delle carceri.

Attraverso l’Ordine del Giorno collegato, il Consiglio impegna la Giunta regionale a intervenire di concerto con Ministero, Prefetture e Garante dei detenuti per potenziare il rapporto fra le esigenze delle carceri e le strutture sanitarie del territorio (con maggiore presenza di medici e diagnostiche specialistiche all’interno degli istituti di pena); rafforzare il monitoraggio dello stato di salute psichico dei detenuti, potenziare il sostegno psicologico agli agenti penitenziari, avviare un monitoraggio psicologico dei detenuti fragili e pericolosi per inviarli alle Rems, che a loro volta dovranno essere potenziate con aumento dei posti a disposizione. «Grazie a questo documento – sottolinea Bongioanni la Regione si attiverà con il Ministero della Giustizia per potenziare e migliorare i corsi di formazione per gli agenti di polizia penitenziaria, in particolare sul controllo e gestione di risse e sommosse e prevenzione rischi derivanti da detenuti problematici, e con il Governo nazionale per potenziare il programma previsto dal Dpcm del 1* dicembre 2022 allo scopo di aumentare ulteriormente le assunzioni nella Polizia penitenziaria e migliorarne così le condizioni lavorative».

Conclude Bongioanni: «Rivolgo il massimo apprezzamento per il lavoro che gli agenti di Polizia penitenziaria svolgono ogni giorno al servizio del nostro Paese. E un grazie speciale al sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, che ha iniziato un percorso di visita e di ascolto nelle carceri dell’intero territorio nazionale per arrivare a definire gli interventi più risolutivi e urgenti».

 

BaNNER
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