Fiera di Primavera 2022: una due giorni all’insegna di Bra, Raschera e Toma Piemontese

Le tre apprezzate Dop confermano di saper tenere fede alle migliori aspettative e la loro partecipazione al grande evento di Scarnafigi ne è stata un’ulteriore dimostrazione

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Sabato 15 aprile, in piazza Vittorio Emanuele, i 15 bambini nati nel 2022 a Ruffia e Scarnafigi sono stati premiati con una forma dei prestigiosi formaggi simbolo del territorio, suggellando così un legame sempre più solido tra queste tre Dop e la loro culla per eccellenza.
«È motivo di orgoglio per noi rinnovare un appuntamento che è qualcosa di più di una semplice data sul calendario» ha commentato Marco Quaglia Vicepresidente dei Consorzi di Tutela evidenziando come «omaggiare con queste eccellenze i rappresentanti del domani che verrà rappresenti il miglior auspicio che possiamo fare a una generazione sulla quale è fondamentale investire. Quello che auguriamo loro è di poter crescere sani e felici, accompagnati da simili prelibatezze casearie».

Tre formaggi che non smettono di stupire per il successo che riscuotono costantemente: Sapori in Tavola, il celebre format in onda su Telecupole, che vede gli chef di molteplici realtà regionali cimentarsi con queste tre Dop, ne è un esempio. Forti di caratteristiche che li rendono unici nel loro genere, Bra, Raschera e Toma Piemontese sono stati veri e propri protagonisti all’interno della Fiera di Primavera che, come ogni anno, ha vestito a festa le strade di Scarnafigi, rendendola pregna di aromi inimitabili. Alla premiazione ha fatto seguito un aperitivo a buffet con prodotti tipici locali, animato da Enzo e Sonia de Castelli, e chi avrebbe potuto rappresentare al meglio la Città dei Formaggi se non Bra, Raschera e Toma Piemontese? I presenti hanno avuto modo di degustare in purezza questi tre formaggi, assaporandone pienamente il gusto e la consistenza. I palati affezionati ai sentori più dolci si sono lasciati coccolare dalla morbidezza del Raschera e dalla delicatezza della Toma Piemontese, mentre gli avvezzi ai sapori più decisi hanno trovato nel Bra Duro il punto di riferimento ideale. Tali eccellenze lattiero casearie rappresentano, però, anche un esempio tangibile di versatilità, grazie al loro impiego nelle ricette più differenti. Se l’aperitivo di sabato ha consentito ai presenti di averne un assaggio, A pranzo col Gnocco è stato un momento emblematico dell’ecletticità di Bra, Raschera e Toma Piemontese. A partire dalle 12 della domenica, il padiglione coperto di Piazza Don Dao ha ospitato, infatti, un lauto menù a base di prodotti del territorio in cui hanno prevedibilmente trionfato i nostri amati formaggi. Il folto numero di visitatori che, come ogni anno, ha affollato le vie di Scarnafigi ha avuto modo di assaggiare e acquistare le tre Dop all’interno della mostra mercato dedicata ai prodotti caseari provenienti dalle note aziende della zona e alle eccellenze enogastronomiche locali, allestita ad hoc per consentire di venire maggiormente a contatto con tutte quelle prelibatezze che animano la cultura gastronomica locale.

Un weekend di grandi soddisfazioni per Bra, Raschera e Toma Piemontese, attori principali delle nostre cucine. Una tradizione con una storia secolare che contribuisce a consolidare il legame tra questi tre formaggi e un territorio sempre più fiero di dar vita a tesori simili in grado di rappresentarlo nel miglior modo possibile, come sottolineato dalle parole di Franco Biraghi, Presidente dei tre Consorzi di Tutela: «Ringrazio la città di Scarnafigi, il sindaco e la Pro Loco, per averci ospitato anche quest’anno. Non è un caso che una realtà così importante per l’agroalimentare della Granda sia nota con il nome di Città dei Formaggi, simbolo dell’universo lattiero caseario. È un onore per noi poter ribadire nuovamente il profondo attaccamento che ci lega ai luoghi in cui diamo vita a questi grandi formaggi».

Sapori in tavola
Oltre agli gnocchi, evergreen sui menù della tradizione, sono davvero tante le proposte con cui mettere alla prova Bra, Raschera e Toma Piemontese. Sapori in Tavola ve ne suggerisce ogni settimana di nuove ma voi restate in attesa. Sono in arrivo le ricette elaborate dagli Chef dell’Associazione Alta Etruria, un connubio di cultura storica e alta cucina. Noi le abbiamo sbirciate in anticipo e possiamo assicurarvi che i tre grandi formaggi piemontesi sono pronti a sorprendervi in una varietà di piatti da cui è impossibile non lasciarsi sedurre. Avete mai sentito parlare dei Talmouzes? Le tre Dop non vedono l’ora di farveli scoprire!
Nel frattempo, per solleticarvi l’appetito vi lasciamo in compagnia di una ricetta emblematica a partire dal titolo: il Rascott. E a riprova dell’armonia con cui questi formaggi si legano tra loro e con gli ingredienti più variegati, ecco a voi le Cabiette del Peso. Pronti a mettervi alla prova?

 

RASCOT
A cura dello Chef Gianni Siccardi, Ristorante Al Cantun, Frabosa Soprana
INGREDIENTI per 10 persone
1 Raschera; 10 patate rosse o di montagna; 1 kg affettati misti; 1 kg bala d’asu; 400 g giardiniera; 400 g porri;
PREPARAZIONE
Tagliare il Raschera e collocarlo sull’apposito apparecchio di cottura. Colare il formaggio facendolo scendere in un piatto con l’aiuto di un mestolo o di un cucchiaio. Servirlo con patate rosse o le nostre di montagna, affettati, bala d’asu, giardiniera e porri sott’olio

CABIETTE DEL PESO
A cura dello Chef Luca Bozzano, Ristorante Del Peso, San Michele Mondovì
INGREDIENTI per 4 persone
100 g Toma Piemontese; Bra Duro grattugiato q.b.; 500 g patate; 150 g ortiche; 150 g farina; 1 uovo; 150 g burro; 500 g cipolle; 1 limone bio
PREPARAZIONE
Raccogliere le punte delle ortiche con l’aiuto di un paio di guanti, lavarle accuratamente, strizzarle e tritarle in modo fine. Tagliare la Toma Piemontese a cubetti molto piccoli, lessare le patate e passarle allo schiacciapatate, unire le ortiche precedentemente tritate, Toma Piemontese, farina e uova, impastare fino a ottenere un impasto omogeneo. Realizzare gli gnocchetti. Rosolare in un tegame le cipolle precedentemente tagliate a julienne con il burro. Cuocere le Cabiette in abbondante acqua salata, nel frattempo formare, in una cocotte da forno, un primo strato di cipolle fritte, irrorare con burro fuso, creare un primo strato di Cabiette, un secondo di cipolle, un secondo di Cabiette e così via, fino a ottenere almeno tre strati di Cabiette. Cospargere la superficie con il restante burro fuso e un’abbondante grattugiata di Bra Duro, infornare a 180° fino a doratura desiderata (mezz’ora ca). Sfornare le cocotte ben gratinate e, con l’aiuto di una microplane, grattugiare poca scorza di un limone bio.