Salumificio Benese fulcro della tradizione gastronomica

Le eccellenze prodotte a bene vagienna sono espressione di artigianalità, cultura e rispetto

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Il Salumificio Benese nasce nel 1973 da un’idea dei fratelli Antonio e Giuseppe Borra, che insieme all’amico Bruno Belmondo costituiscono un piccolo laboratorio di macellazione e trasformazione di carni suine nel centro storico di Narzole, paese alle porte delle Langhe. Mettendo a frutto l’esperienza maturata nel corso degli anni in altri salumifici della zona, “Gepe” inizia a produrre i salami tipici dei territori cuneesi, mentre “Tonio” si dedica ai prosciutti cotti e Bruno ai prosciutti crudi. I suini vengono selezionati di persona e con grande cura, scegliendo solo i migliori capi. Visto che i prodotti riscontrano successo, nasce l’esigenza di una sede produttiva più grande, adatta a sostenere la crescente domanda. L’azienda viene così trasferita a Bene Vagienna, a pochi chilometri da Narzole. Il Salumificio Benese conquista fin da subito una sua precisa identità all’interno della realtà imprenditoriale cuneese. Fedele ad un patto di lealtà con il territorio, l’azienda coltiva le tradizioni salumiere del Piemonte, ricerca la materia prima in prossimità del macello e, soprattutto, è fortemente radicata ai valori fondanti del suo credo: artigianalità, italianità, sicurezza e cura del cliente.
La tradizione gastronomica di un paese è parte integrante della sua cultura. Non solo la lingua, l’arte, la letteratura, i castelli, i palazzi signorili fanno la storia di un territorio, ma anche tutto ciò che riempiva le tavole dei nostri antenati. La nostra tradizione gastronomica racconta una storia, la nostra storia. Le ricette, tramandate di padre in figlio, con ingredienti segreti e impasti dal gusto unico, sono una ricchezza gastronomica ma anche culturale, in quanto costituiscono l’eredità che in qualche modo i nostri avi hanno tramandato fino ad oggi. I sapori di una volta hanno il potere di trascinarti in un viaggio nel passato, di rapirti, esattamente, come farebbe un buon romanzo, portandoti indietro nel tempo e facendoti rivivere per un mo­mento gli anni che furono.
«Crediamo», sottolineano i titolari del Salumificio Benese, «che le tradizioni rappresentino un pilastro fondante del nostro lavoro e che quindi debbano essere tramandate e salvaguardate. Per questo i nostri mastri salumieri curano nel dettaglio tutte le fasi della produzione, utilizzando metodi tradizionali, quali la legatura a mano dei salumi e la preparazione dei cotti secondo la nostra ricetta segreta, che mai cambierà e che proteggeremo sempre».
La provincia di Cuneo è ricca di prodotti agroalimentari tradizionali a marchio riconosciuto IGP e DOP, un vero patrimonio unico. I consorzi del territorio cuneese sono molteplici e variegati: dal vino, agli ortaggi passando per le nocciole, i formaggi e i salumi. La cultura enogastronomica cuneese fa parte delle sue radici e della sua realtà, ma anche del suo turismo così sono nati diversi progetti che accompagnano la visita di territori dell’area valli Cuneesi e della pianura circostante.
Il Salumificio Benese è partner del Consorzio di tutela “Barolo Barbaresco Langhe e Dogliani” dagli inizi degli anni 2000. È stata una decisione presa con la consapevolezza e con la conoscenza delle potenzialità del territorio in cui è posizionata l’azienda. Così come il Barolo è il re dei vini piemontesi, il Salumificio ha un suo principe: il Salame al Barolo. Il processo produttivo del salame al Barolo parte dalla cura nella selezione delle carni e spezie. L’impasto è composto da tagli pregiati di carne magra addolcito da parti più grasse. Al vino Barolo vengono aggiunte spezie come chiodi garofano e cannella per la creazione del classico vin brûlé. L’impasto viene insaccato ancora in budelli naturali così come la ricetta originale richiede. La mescita nell’impasto del vino Barolo DOCG e la lavorazione artigianale trovano sintesi nel Salame al Barolo DOCG. Questo salame così caratteristico viene legato a mano dai nostri mastri salumieri e poi lasciati asciugare nelle apposite celle di stagionatura. I nostri artigiani controllano lo stato di stagionatura del prodotto giornalmente, così da poter garantire un controllo qualitativo di alto livello. Per questo prodotto, abbiamo creato in collaborazione con un’azienda del territorio un’etichetta che regala un’immagine riassuntiva: è stato realizzato un cuore con il vino. Il sapore del Salame al Barolo esalta l’inconfondibile gusto del re dei vini piemontesi, presentando una fetta di colore rosso intenso e regalando all’olfatto un insieme di diversi profumi che riportano il consumatore ad antiche tradizioni.
Il Salumificio Benese è socio trasformatore del Consorzio del Porro Cervere dal 2014 quando la dottoressa Claudia Borra ha deciso di diventare partner ufficiale del consorzio. Si trattava di una novità nei primi decenni del nuovo secolo quella di avere come soci delle aziende alimentari produttrici. La scelta aziendale era motivata dall’utilizzare materie prime del territorio, di grande qualità e da valorizzare all’interno delle produzioni aziendali. Il Salumificio rientra sia come socio sia cliente perché propone la lavorazione e la commercializzazione di alcuni prodotti alimentari etichettati con il logo del Consorzio del Porro Cervere. Da allora, il Salumificio ha inserito nella sua gamma diversi prodotti al porro: arrosto cotto ai porri, salame cotto ai porri, salsiccia ai porri e cotechini ai porri. Le fasi di lavorazione del cotechino ai porri di Cervere partono dalla selezione di ritagli di carni selezionate. All’interno dell’impasto vengono utilizzate sia parti magre sia parti grasse. I porri vengono acquistati da produttori soci del Consorzio di Cervere per garantire un prodotto fresco e di qualità. Essi vengono tritati finemente e aggiunti all’impasto che viene lasciato poi riposare per una notte intera. I cotechini vengono insaccati in budelli naturali in diversi formati per dare vita a un prodotto unico e caratteristico. Il suo processo produttivo è legato alla stagionalità dei porri che inizia in autunno e termina nel mese di novembre. Questo prodotto viene suggerito di consumarlo caldo così che i profumi inebrianti del Porro siano esaltati ed apprezzati al gusto e all’olfatto.