Si è concluso da poco il campionato di Juniores Nazionale nel Girone A che ha visto il Bra, guidato da mister Boscarino, arrivare dodicesima.
Una stagione, quella dei giallorossi, caratterizzata da alti e bassi con risultati eccellenti nella prima parte di stagione ed una seconda caratterizzata dalle poche vittorie.
Analizziamo assieme a mister Sergio Boscarino l’andamento del campionato ed il futuro del mister giallorosso.
“Siamo andati molto bene sul fronte formazione dei giovani. Ci sono dei ragazzi che hanno frequentato la prima squadra in pianta stabile, chi ha giocato più chi meno ma l’obiettivo di portarli fin lì è stato raggiunto.
A mancare sono stati un po’ i risultati, sapevo che avremmo avuto difficoltà avendo tutti 2005 al primo anno di Juniores, dove trovi squadre che utilizzano anche i due slot di fuori quota. L’organico impostato ad inizio campionato ha dato i suoi frutti, fino a dicembre.
La squadra è andata sempre in crescendo, siamo stati anche quarti in classifica per un periodo. A gennaio poi è cambiato tutto perchè la prima squadra, non avendo una rosa ampia, ha pescato dalla Juniores e non 4/5 giocatori ma 10/11 che si allenavano con loro. Questo portava ad allenarci con 7/8 giocatori in tutti e abbiamo compensato con dei 2006 e dei 2007.
Per noi è stato come ripartire da zero, con tanti 2006 e qualche 2007 all’attivo. Abbiamo avuto una squadra nuova e questo ci ha penalizzato con risultati ma trovando sempre con buone prestazioni come contro Chieri, Sestri o Chisola.
Guardiamo il lato postivo dell’annata, qualche 2006 e qualche 2007 interessanti per il prossimo anno sono stati trovati”.
Tirando le somme, una stagione da 6 ½ in pagella per il Bra, anche secondo il mister fossanese: “Stagione positiva, dal punto di vista motivazionale meglio la prima parte, difficile ma reggevamo, nella seconda parte meno perché poi diventa difficile tenere il morale alto dopo tanti risultati negativi. Se l’emergenza fosse arrivata prima probabilmente avremmo trovato una soluzione, andando a rinforzare anche la Juniores”.
Sul futuro, invece: “In questo momento, il futuro, ce l’ha in mano il Bra. Ci siamo già incontrati due volte e le idee sembrano distanti, ci siamo dati l’appuntamento nelle prossime settimane per arrivare ad una soluzione che faccia bene a entrambi.
Il Bra deve decidere quale strada intraprendere con la Juniores. Il mio punto di vista è che la Juniores debba essere valorizzata come merita. Io sono arrivato qua, l’anno scorso, e ho preso i giocatori e l’idea che mi hanno dato loro; ora che sono qui da un anno vorrei che venisse presa in considerazione la mia idea. Questa categoria dev’essere un banco di prova per i giovani verso la prima squadra ma anche verso i risultati, una risorsa ed una vetrina per tutti.
Io sono più verso un’idea come Chieri, Sestri o Chisola dove valorizzano giovani ma con l’intento, anche, di puntare ad un buon risultato sportivo. Valorizziamo questi ragazzi che abbiamo provato quest’anno e assembliamo anche una squadra che possa giocarsi un buon risultato finale.
Bisogna capire quale linea si vuole seguire e da lì faremo entrambi le nostre valutazioni e, per ora, le idee sono distanti”.