Consueta e sempre calorosa partecipazione per l’Assemblea generale di Banca d’Alba che ha accolto, in questa domenica 7 maggio, ad Alba in piazza Medford oltre 18.500 persone.
A conclamare un bilancio che annovera un utile di 80,4 milioni di euro, un patrimonio confermato a oltre i 450 milioni di euro di mezzi propri, il presidente Tino Cornaglia che nel corso del suo intervento ha rimarcato: «Anche oggi la vostra numerosa presenza certifica un momento unico di democrazia finanziaria che vi vede protagonisti per approvare il bilancio, che quest’anno siamo orgogliosi di presentarvi come il migliore della storia di Banca d’Alba con tutti gli indicatori di solidità in crescita, cosi come il numero di voi Soci che siete ormai 62mila. In linea con gli anni precedenti, continua il ricambio generazionale garantito dall’ingresso di moltissimi giovani con meno di 30 anni. Oggi è un’occasione di incontro speciale: celebriamo insieme i 25 anni della nascita di Banca d’Alba, un cammino intrapreso da quell’ormai lontano 1998. La lungimiranza di unirsi che hanno avuto le tre storiche Casse Rurali con l’obiettivo, pienamente raggiunto oggi, di diventare la banca del territorio. Negli ultimi anni siamo cresciuti molto ed oggi, grazie al grande lavoro che è stato fatto, i soci hanno la certezza di poter contare su una banca solida, attiva, pronta a svolgere al meglio e in sicurezza il proprio ruolo di servizio e supporto per le comunità di cui è espressione».
Pierpaolo Stra, vicepresidente Banca d’Alba ha rimarcato: «La finalità con cui si è mossa l’azione di Banca d’Alba è quella di rendere il movimento del Credito Cooperativo sempre più un supporto vero alle economie delle nostre comunità. Si tratta non solo di una dichiarazione di intenti, ma di una necessità confermata dai fatti: dove c’è un credito cooperativo forte le comunità locali hanno un’economia caratterizzata da un benessere maggiormente diffuso, trasversale. A conferma ci sono diversi indicatori: dalla crescita allo sviluppo delle piccole imprese sino ad un reddito pro-capite più omogeneo».
Il direttore generale, Riccardo Corino: «I risultati sono stati conseguiti grazie a un’efficiente attività ordinaria, incrementata dal rendimento del portafoglio titoli e da commissioni incassate per il lavoro svolto negli anni nel comparto monetica. L’utile d’esercizio, è stato quanto mai positivo per tutti: per la banca, perché è destinato a incrementarne il patrimonio, e per la comunità. La solidità di Banca d’Alba consente di sostenere con maggiori mezzi l’economia del territorio e finanziare famiglie e imprese.
Negli ultimi anni sono infatti migliorati tutti gli indici: il Total capital ratio, che misura la solidità patrimoniale, ha raggiunto il 22,7%, mentre le sofferenze nette sono scese allo 0,15% degli impieghi. Risultati raggiunti grazie alla grande professionalità e all’eccezionale impegno dei cinquecento collaboratori che lavorano nelle nostre filiali e negli uffici centrali».