Home Articoli Rivista Idea L’eredità storica della Bra Bra gustoso antipasto per il Giro

L’eredità storica della Bra Bra gustoso antipasto per il Giro

La trentesima edizione della Granfondo è andata in archivio con dati ancora positivi nonostante l’emergenza meteo. Un appuntamento sempre più consolidato

0
1

L’edizione 2023 della Bra Bra Fenix, la trentesima della storia, era stata messa a ri­schio dalla volubilità del tempo, ma si è disputata regolarmente e con successo. Ed è andata in archivio con il privilegio di rappresentare il prologo della tappa del Giro d’Italia con partenza proprio a Bra. Una bellissima coincidenza.
A vincere la gara, una mediofondo organizzata in condizioni d’emergenza per le condizioni atmosferiche e, principalmente, per le previsioni che lasciavano presagire piogge più che abbondanti (che per fortuna non sono arrivate), sono stati Pietro Dutto e Samantha Arnaudo che hanno così “soffiato” sulle trenta candeline della Granfondo Langhe Monferrato Roero, gara inserita nel circuito Specialized Granfondo Series e di cui IDEA e IDEAWEBTV.IT sono state media partner.
Il momento più importante della manifestazione è stato quello vissuto alla frazione Pollenzo di Bra (sede del quartiere generale, oltre che della partenza e dell’arrivo). Tra i 1.050 partenti c’erano anche gli ex professionisti Fabio Aru, Andrea Noè e Adrie van der Poel, papà di Mathieu, fresco vincitore alla Rou­baix, e il general manager del team professionistico belga Alpecin, Phi­­lip Roodhooft.
«Abbiamo voluto preservare assolutamente la sicurezza di tutti – ha detto Sandro Stevan, organizzatore dell’evento, spiegando la sofferta decisione per il cambio di programma – ma alla fine il risultato è stato decisamente positivo». Oltre mille i partecipanti all’evento. E ora è previsto un nuovo momento di festa nel percorso che porta alla partenza del­la tappa rosa: «La Bra Bra Fenix è stata un po’ l’antipasto per l’evento cardine del 2023 a Bra. Come co­mitato di tappa, domenica 14 vivremo insieme la Pedalata Rosa, una mediofondo non competitiva, ad andatura libera, sul percorso originale della tappa».
Prima della Bra Bra, invece, 200 atleti avevano preso parte alla Bra Bra Gravel Experience: 54 chilometri alla scoperta delle strade bianche del territorio e della sua enogastronomia, con le biciclette Gravel.


A proposito di appuntamenti storici, possiamo dire che la Bra Bra faccia parte del tessuto connettivo della città. Nata nel 1992 in occasione dell’inaugurazione della pista ciclabile di viale Madonna dei Fiori, la Granfondo ha avuto il merito di far esplodere un movimento che stava già cominciando a lanciare segnali di crescita vivace. Dopo le prime edizioni che hanno permesso di stabilizzare il numero dei partecipanti, il primo traguardo raggiunto è stato quello di attrarre i personaggi del ciclismo: così negli anni abbiamo assistito a partecipazioni illustri, come quelle di Gianni Bugno, Ivan Gotti, Massimo Ghirotto, Paolo Savoldelli, Roberto Conti, il già citato Andrea Noè, Pascal Richard e tanti altri.
Il successo raggiunto ha permesso anche di coinvolgere sponsor importanti a livello mondiale con ulteriore crescita del numero di partecipanti e vetrina per il territorio e per luoghi come Barolo, Barbaresco, Monforte d’Alba. Dal 2017 un altro tassello prezioso si è aggiunto al panorama di una corsa in piena ascesa: la partenza della corsa è stata trasferita nel Real Borgo di Pollenzo, storica ex tenuta dei Savoia che ha portato altra bellezza, nel segno della partnership con l’Agenzia di Pollenzo e l’Università di scienze economiche. Si registrava, da quel momento, una nuova impennata di iscritti, oltre quota 2000, che hanno fatto entrare la Bra Bra tra le dieci più importanti corse della categoria in Italia. A frenare questa ascesa ci ha pensato nel 2020 la pandemia, ma i dati registrati in queste ultime edizioni sono nel segno della ripartenza.

A giugno anche il Giro Next Gen coinvolge la Granda
tra Cherasco e Priocca

Anche il nuovo Giro Next Gen, organizzato da Rcs Sport per la Fe­derazione Ciclistica Italiana con il Patrocinio del Ministero per lo Sport e i Giovani, attraverserà la Granda dall’11 al 18 giugno. Otto tappe spettacolari per tutte le tipologie di corridori a partire dalla cronometro d’apertura di Agliè fino all’arrivo di Trieste passando per cime storiche come il Passo dello Stelvio o Pian del Cansiglio. Le nuove stelle del ciclismo mondiale percorreranno 1050 km per un dislivello totale di 12.050 metri. Nella prima parte si tocca la città di Torino attraverso Settimo To­rinese e Chieri. Si prosegue poi verso sud fino a trovare le colline dell’Al­bese dove si scalano La Morra e Novello prima di giungere al circuito finale di 18 chilometri che tocca, oltre a Cherasco, anche Narzole e il fondovalle del Tanaro. Nel 2010 sullo stesso arrivo Philippe Gilbert trionfò nel Gran Piemonte. Tappa interamente piatta dedicata alle ruote veloci che avranno come unica difficoltà il breve strappo di Lu. Si attraversa la pianura Padana alessandrina e pavese. Zone sostanzialmente diritte e perfettamente piatte. Arrivo in volata praticamente certo.