Gianni Fogliato, sindaco di Bra
Ce lo aspettavamo e tutti gli appuntamenti del cartellone dedicato “Ci vediamo in giro” che si sono già svolti lo hanno confermato in pieno con il loro successo: il Giro d’Italia affascina e coinvolge tutti, dagli appassionati di ciclismo agli “amanti” delle due ruote per il tempo libero, dai bambini e ragazzi ai meno giovani, dai cittadini residenti, ai turisti. Nei mesi scorsi, la Città di Bra con il Comitato tappa dedicato e con gli sponsor e partner che lo sostengono ha lavorato intensamente per farsi trovare più che pronta al prestigioso appuntamento del 18 maggio con la Bra-Rivoli, data memorabile che entra nella storia sportiva della nostra città dopo i due “precedenti” della Lavagna-Bra del 1994 e della Bra-Borgo San Dalmazzo del 1999.
Per vivere questo appuntamento a 360 gradi, ben oltre il giorno stesso della partenza, sono state coinvolte le scuole, le associazioni, diversi ambiti culturali, abbiamo “ripescato” frammenti di storia locale e realizzato iniziative, interventi e progetti finalizzati ad evidenziare le molte sfaccettature di questo momento storico che all’attrattività dell’agonismo e della passione sportiva affianca aspetti culturali e valoriali importanti che spaziano dalla “sostenibilità” della bicicletta a prestigiosi rimandi letterari che, nella nostra città, si riconducono alle celebri penne di Giovanni Arpino e Velso Mucci.
Attraverso un libro, una mostra, una rassegna cinematografica, le notti “dei campioni” e quella rosa, le pedalate per famiglie e per “assaporare” le strade del Giro vogliamo festeggiare la partenza da Bra della Carovana rosa, ma ancora di più il legame della città con questo evento e con il ciclismo in generale. Un legame che è “di territorio” nella misura in cui la ricaduta d’immagine e la visibilità regalata dalla tappa sono condivisi con un “paesaggio” di dolci colline che sono meta d’elezione per i turisti outdoor, specie quelli sulle “due ruote”. Territorio che è anche protagonista negli aspetti organizzativi e logistici fin dalla proposta di candidatura alla tappa, lanciata quasi due anni fa.
Per chiudere, ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a riportare il Giro d’Italia in città, tutti i settori tecnici coinvolti nella gestione del percorso e tutti coloro che hanno operato a vario titolo con un impegno e ricadute che non si limitano al giorno in cui la Carovana rosa fa tappa sotto la Zizzola, ma che resteranno nel tempo. Anche questo ce lo insegna il ciclismo: soltanto con un ottimo lavoro di team si ottiene il traguardo.