Alberto Cirio, presidente Regione Piemonte
La tappa Bra-Rivoli è la dodicesima del Giro d’Italia, la terza che coinvolge il Piemonte, l’unica che si svolge interamente all’interno del nostro territorio. Poco meno di 180 chilometri di percorso tra Cuneese e Torinese, che attraversano alcune delle bellezze più preziose del nostro territorio. Dal punto di vista sportivo e agonistico è una tappa completa dove sono presenti pianura, collina e media montagna, con la scalata sul finale al Colle Braida per poi giungere all’arrivo di Rivoli. La prima parte del percorso, quella nella provincia di Cuneo, si snoda attraverso uno scenario da favola, fra le colline di Langhe e Roero, terre che dal 2014 sono Patrimonio dell’Unesco, con strade disegnate tra i vigneti, paesaggi che hanno fatto e fanno la storia del vino mondiale e dell’enogastronomia a livello internazionale, già splendido scenario della Granfondo ciclistica amatoriale Bra Bra Fenix, che ha appena festeggiato la 30° edizione.
Per Bra è un grande ritorno, pensate che il Giro d’Italia mancava dalla capitale del Roero da 24 anni. Vestire di rosa questa città, quelle lungo il percorso e poi l’arrivo a Rivoli, è un grande orgoglio per noi, oltre che un’occasione straordinaria di promozione del territorio. La carovana rosa e le centinaia di migliaia di telespettatori appassionati di ciclismo potranno, seguendo le pedalate dei corridori, apprezzare la meraviglia delle nostre colline e poi la ricchezza dell’architettura sabauda dei centri del Torinese, con l’arrivo a Rivoli, alle porte del capoluogo. Da settimane ormai si prepara l’arrivo della corsa, uno degli eventi più seguiti dagli italiani, sia sulle strade quando abbiamo la fortuna di ospitare una tappa, sia in televisione, seguendo una tradizione che affonda le radici nel secolo scorso quando il Giro d’Italia è diventato uno degli appuntamenti imperdibili, parte del Dna degli italiani.
Quello tra il Piemonte le due ruote è poi un rapporto profondo. La Milano-Torino, che si è corsa la prima volta nel 1876, è tra le corse ciclistiche più antiche, insieme alla Firenze-Pistoia. E ancora negli ultimi anni il Giro d’Italia ha avuto per questo territorio un’importanza particolare. Penso al 2021, quando la corsa rosa è partita proprio da Torino, nel pieno della campagna vaccinale, con l’avvio della corsa che è stato, oltre a un momento sportivo di grande emozione, anche il simbolo di un Paese che dopo l’anno più duro del Covid provava a ripartire, nel segno dello sport, della comunità e dell’affetto che da sempre gli italiani riservano a questo evento.