Home Attualità La storia di Nora: da utente ad educatrice, sempre in Oasi Giovani

La storia di Nora: da utente ad educatrice, sempre in Oasi Giovani

20 anni, dopo essere stata studentessa al Centro educativo post-scolastico, ad ottobre ha cominciato a lavorarvi

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Crescere con Oasi Giovani, letteralmente. Prima come studentessa e poi passando “dall’altra parte”, come educatrice, sempre al Centro educativo post-scolastico di corso Roma. È la storia della giovane Nora Adib, 20 anni, studentessa di economia, trasferitasi da Perugia a Savigliano nel 2011.

Appena arrivata in terra cuneese, mentre frequenta le elementari, i genitori, occupati con il lavoro, la iscrivono a quello che allora veniva chiamato “doposcuola”.

«Mi sono interfacciata per la prima volta con il mondo Oasi praticamente appena arrivata a Savigliano – racconta Nora –. Ricordo ancora oggi i primi giorni di timidezza e angoscia , per paura di non essere accettata. Allora ero una vera e propria “peste”. Appena arrivata all’Oasi mi ci volle ben poco per sbloccarmi, lasciare la timidezza e far uscire il mio vero essere». «L’infanzia che ho avuto nelle aule di corso Roma – prosegue – non credo che la dimenticherò mai: i mille balli, i canti, i concertini di fine anno… All’apice, però, metto i rapporti. Ho creato amicizie con ragazze che ancora oggi vedo e con le assistenti, che per farmi crescere hanno dovuto mettere molta pazienza (sorride, ndr)»

Ad ottobre di quest’anno, mentre frequenta la facoltà di economia all’Università di Torino, avviene il salto dall’altro lato della barricata. «Ho chiesto ad Eliana Brugiafreddo, colonna del Centro educativo, se avesse bisogno di qualcuno nello staff – spiega Adib –. Quando mi ha contattata sono stata felicissima. Mi sono state assegnate le quinte elementari: il mio compito è di recuperare i bimbi al Secondo Circolo, portarli al doposcuola, consegnare loro la merenda e infine portarli nelle aule per i compiti. Il mercoledì, invece, mi occupo del gioco organizzato delle quinte elementari e delle medie. Sento di aver raggiunto un gran bell’obiettivo: sono arrivata ad un punto dove il lavoro mi rende felice, e non credo ci sia cosa migliore».

Per Nora, il valore aggiunto della realtà Oasi Giovani sta soprattutto nei rapporti umani, «nell’impronta che ti lascia per tutta la vita».

«I legami che si creano nel Centro educativo post-scolastico – conclude la ragazza – sono indelebili. Arrivi a conoscere persone che non avresti incontrato, impari molte lezioni (e io posso dirlo per certo, perché solo ad oggi sono arrivata a capire quanto mi comportassi male). Oltre che a farti fare i compiti, le persone che lavorano nell’ente da anni ti educano, ti danno affetto e ti insegnano a vivere. Oasi Giovani diventa una seconda famiglia!».