Saranno tre i giorni per fare festa ed inaugurare la Chiesa di «Nostra Signora del Sacro Cuore», conosciuta meglio come «Chiesa di Santa Pazienza», a Rosbella di Boves, paesino montano a mille di altezza, a pochi chilometri da Boves .
La chiesetta, costruita nel 1909, è riferimento spirituale, ma anche un luogo di incontro e di cultura
L’Associazione di Volontariato, senza fini di lucro, Sentieri di Pace OdV, comodataria dell’edificio-ex-scuola, annesso alla Chiesa, e della Chiesa stessa, aveva attivato due anni fa una campagna di crowdfunding dal titolo «Ripara la sua casa», per finanziare in parte il recupero del bene, da alcuni anni, in stato di progressivo degrado.
Grazie all’interessamento della Parrocchia di Boves, a cui il bene appartiene, e a don Bruno Mondino, lo scorso anno sono stati avviati i lavori di risanamento, portati a termine con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e della Banca di Boves.
L’architetto Luca Soave, su mandato della Parrocchia, ha elaborato il progetto e seguito i lavori.
Enti e partecipazione popolare, in uno sforzo comune hanno reso possibile il raggiungimento di questo importante traguardo.
Ora la chiesetta ristrutturata, non solo potrà essere di nuovo agibile ed aperta per i tanti turisti o pellegrini che vi si recano per una visita, durante le passeggiate tra i boschi verdeggianti di Rosbella, ma diventerà, per volere dell’Associazione Sentieri di Pace, anche luogo di riflessione e di cultura.
L’Associazione, in concerto con la Parrocchia di Boves, intende destinare l’edificio, oltre che a luogo per funzioni religiose (cosa che avviene per esempio una volta l’anno in occasione della festa patronale), come sede di iniziative che perseguano gli obiettivi statutari dell’associazione.
Pertanto l’inaugurazione avverrà su tre giorni per rappresentare, con una serie di eventi, tutte “le anime” a cui si vuol destinare lo spazio.
Si inizierà venerdì con il taglio del nastro alla presenza delle autorità e con la presentazione degli «Interventi di risanamento» dell’edificio a cura dell’architetto Luca Soave e don Bruno Mondino, alle 20, con rinfresco a cura della Rosbettola. A seguire, alle 21, preghiera meditata sull’esempio della Comunità di Taizè, in collaborazione con la Parrocchia di Boves.
Sabato 27 maggio sarà giorno di appuntamenti culturali a partire dalle 11 con «Amarla, bisogna, perdutamente», presentazione «La tramortita sua virtù ravviva» poesie di Sergio Doraldi (pseudonimo di Sergio Doplicher, professore emerito dell’Università Sapienza di Roma, dove ha svolto ricerca in Fisica Teoretica e in Matematica, ed autore di libri di poesie ed altri testi di cui è coautrice Fausta Ferro-Luzzi), in presenza dell’autore modereranno l’incontro Roberto Saba ed Elisa Dani: un modo per indagare la parola «cultura» nella contemporaneità.
Si proseguirà nel pomeriggio, alle 15, con «Intrecci creativi» tavola rotonda con don Mariano Bernardi, Antonella Signetti (docente) ed Alessandra Aimar (psicologa): un’occasione per allenare lo sguardo alla Scrittura e scoprirla miniera di significati esistenziali e di «intrecci» tra ascoltatore e personaggi narrati.
Si concluderà, alle 21, con «Sazi di ferite e di cielo», spettacolo tra parole e musica con Elisa Dani (voce recitante) Adele Gertosio (cantante), Pinuccio Gertosio (pianoforte) e Alberto Savatteri (chitarra), canzoni e letture si alternano in un perimetro di riflessione sulla tematica della guerra, che in passato ha attraversato anche la Valle Colla, con la sua storia di resistenza, toccando la complessità dell’umano che ci appartiene.
In Chiesa, sarà visitabile, nei tre giorni, una esposizione dal titolo: «Stop the war» («Ferma la guerra») racconto delle carovane in Ucraina, operazione di pace a cui la nostra stessa Associazione ha più volte partecipato.
Domenica 28 maggio dalle 9 ci sarà un mercatino per le vie di Rosbella grazie alla partecipazione di artigiani locali della Valle Colla che espongono i loro prodotti.
Alle 11 «Frequentare e spezzare la parola» sarà uno spazio di ascolto della «Parola» e condivisione guidato da alcune famiglie.
Si ringrazia per il prezioso contributo ed il sostegno, il Centro Servizi per il Volontariato, che opera sul territorio e sostiene l’associazionismo.
Per informazioni telefonare a «Sentieri di Pace», al 335.8723523.
Il titolo della tre giorni è «Condusse in disparte su un alto monte», per far risaltare la poetica dello spazio della chiesetta, che accanto al voler essere luogo di confronto e preghiera sui testi delle Scritture, vuole essere spazio appartato, in cui fermarsi con calma ed aprire «finestre» di dialogo su tematiche quali l’educazione alla pace, la convivenza civile, la cultura, attraverso modalità non solo consolidate, ma anche sperimentali di coinvolgimento del pubblico e dell’intera comunità.
«Fare Comunità» intorno alla «Scrittura e alla Cultura di Convivenza e Appartenenza», rappresentano la missione del luogo. Saranno diverse le iniziative culturali che verranno proposte per lavorare in questa direzione.
«Le iniziative dei tre giorni sono realizzate anche grazie al contributo del Centro Servizi per il Volontariato, che opera sul territorio e sostiene l’associazionismo».