Le parole di Valerio Oderdaa

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Mi sorprende constatare come all’interno della lista civica di minoranza Patrizia Gorgo Sindaco sembri regnare una grande confusione politica, già anche solo per quanto riguarda il giudizio sul mio modo di interpretare il ruolo di sindaco: non perdono occasione per stigmatizzare “l’uomo solo al comando”, accusandomi di essere un incorreggibile accentratore in cerca di visibilità personale, un sindaco aggressivo e poco democratico per poi, improvvisamente e con una notevole capovolta, cambiare forma all’accusa e trasformarmi nel “sindaco che lascia troppe deleghe e troppa visibilità ai consiglieri”. Lo ammetto, così mi mettono in seria difficoltà: non riesco più nemmeno io a capire quale tipo di sindaco sono in realtà….

Per quanto concerne invece il modus operandi per giungere alla stesura di un nuovo Regolamento del consiglio comunale e le relative sterili polemiche perpetrate dall’opposizione, mi preme sottolineare quanto segue.

Con un gesto che voleva tracciare un sentiero di collaborazione aperta e leale, avevamo noi stessi proposto alla minoranza di lavorare congiuntamente al nuovo regolamento. Se non che, a pochi giorni dalla prima riunione prevista per l’8 maggio, abbiamo ricevuto copia di due esposti, inoltrati dalla lista Gorgo al prefetto di Cuneo ed al dipartimento per gli Affari Interni di Roma, nei quali venivano messi in forte dubbio la correttezza delle deleghe di funzioni ai consiglieri comunali e addirittura la legittimità stessa delle riunioni della Giunta comunale. Accuse gravi ma completamente prive di fondamento, sia sotto l’aspetto politico che sotto quello legislativo, dalle quali ci siamo difesi immediatamente e senza la minima incertezza non avendo nulla da temere in merito, ma che hanno dimostrato la volontà di questa minoranza di rinunciare alla strada di un sano e corretto confronto politico per scegliere, per l’ennesima volta e per l’ennesima volta senza sufficiente valenza giuridica, la strada dell’esposto e del ricorso amministrativo.

Dopo aver saputo dei due esposti, tutto il gruppo di maggioranza consiliare ha valutato impraticabile, quanto meno per il momento, la strada di proseguire in un sereno confronto per la stesura del nuovo Regolamento del consiglio comunale, e invitato quindi la minoranza a presentare la propria proposta di nuovo regolamento che sarà vagliata insieme a quella presentata dalla maggioranza.

Come si può infatti collaborare con chi considera “surrettizie” (così era testualmente scritto negli esposti), ovvero “ingannevoli”, le deleghe affidate ai consiglieri, che vengono quindi dipinti come semplici soldatini senza capacità di pensiero in mano ad un grande manovratore che opera perseguendo chissà quali indicibili obiettivi? I consiglieri di maggioranza non sono disponibili a lavorare fianco a fianco con chi dimostra una così scarsa considerazione del loro lavoro e delle loro stesse persone.   Purtroppo questa minoranza (che presto o tardi dovrà accettare il fatto di essere minoranza per altri 4 anni, poiché in democrazia anche solo un minimo scarto di voti rappresenta comunque la differenza fra maggioranza e opposizione…) sembra voler sempre scegliere la strada del conflitto aperto e del preconcetto di fondo avverso tutto il nostro operato, senza prendere in considerazione la possibilità che, qualora si lavorasse insieme in un clima meno conflittuale, a portarne i migliori frutti sarebbero sempre e solo i cittadini di Racconigi».

“Auspico un ritorno alla politica, al confronto, anche acceso, ma sempre rispettoso, tra idee e valori, abbandonando questo clima avvelenato che non fa altro che screditare la Città e fornire un pessimo esempio alle nuove generazioni di amministratori.”

VALERIO ODERDA