Lunedì 22 maggio il Sindaco Silvano Dovetta ha presentato al Salone del Libro di Torino, nell’ambito di un evento organizzato dal Comune con la compartecipazione di Confcooperative Piemonte, l’esperienza dell’Anello di Pluf, il sentiero escursionistico con allestimenti ludico-educativi realizzato dal Comune di Venasca nel corso del 2022 con la collaborazione de La Fabbrica dei Suoni. Durante la presentazione, il Sindaco ha ricordato che questo allestimento, che richiama moltissime famiglie e gruppi scolastici, si arricchirà a breve di un ulteriore, importante tassello: «lunedì 29 maggio, tra una settimana esatta, meteo permettendo visto quella che è stata la delicata situazione dei giorni appena trascorsi, installeremo nella tappa finale del sentiero una BiBò, una delle Biblioteche dei Boschi ideate da Confcooperative Piemonte».
Quella di Venasca, una delle prime Biblioteche dei Boschi ad essere installate, è stata progettata e realizzata dagli studenti dell’Istituto Denina-Pellico-Rivoira che frequentano la Scuola del Legno di Isasca: «un bell’esempio delle reti virtuose che si possono costruire sul territorio e un ulteriore tassello che dimostra la vivacità e la concretezza della nostra valle», ha aggiunto Dovetta.
Con l’installazione della biblioteca sull’Anello di Pluf si amplia la proposta di intrattenimento di questo sentiero, a sua volta collegato sia con le iniziative avviate su tutto il territorio Terres Monviso grazie al progetto europeo Pluf! sia con la proposta di accoglienza di un turismo famigliare e scolastico interessato all’approfondimento di tematiche culturali garantita da anni a Venasca da La Fabbrica dei Suoni.
Alla presentazione erano presenti anche alcuni studenti della 3C Made in Italy dell’Istituto Denina-Pellico-Rivoira che hanno preso parte alla progettazione della biblioteca, accompagnati dai professori Bosio, Marino e Vona. Sono intervenuti inoltre Irene Bongiovanni, presidente nazionale di Confcooperative Cultura Turismo e Sport, Stefano Delmastro, referente nazionale per l’editoria di Confcooperative, Mattia Sismonda de La Fabbrica dei Suoni, Gabriella Serratrice, responsabile del settore Promozione dei beni librari e archivistici, editoria ed istituti culturali della Regione Piemonte e alcuni sindaci piemontesi nei cui Comuni è stato avviato in parallelo il progetto delle BiBò.
Cosa sono le Biblioteche dei Boschi?
Le biblioteche dei boschi sono nate da un’idea progettuale di Confcooperative con l’obiettivo di valorizzare la lettura creando una rete nazionale di piccole “casette” in legno, completamente naturali, che ospitano libri di case editrici cooperative. Si inseriscono nella tradizione del book crossing, ovvero nello scambio di libri, una pratica molto diffusa e affermata in diverse parti del mondo. Vengono collocate con una prima dotazione di libri, ma dovranno poi “vivere” di scambi di libri tra i fruitori. La BiBò riproduce una libreria al servizio di territori e strutture: sono già molte quelle realizzate in Piemonte ma c’è una continua richiesta ad ampliarne il numero in altre località italiane. Tutti possono adottare una BiBò, enti pubblici come comuni, città e regioni ma anche soggetti privati che vogliono donare al proprio territorio un luogo in ciò far animare la comunità.