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Barolo en Primeur presenta i conti: il progetto vola

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I grandi numeri sono nel destino di “Barolo en primeur”: 132.800 eu­ro è la cifra dell’assegno consegnato da Ezio Ra­viola, presidente Fondazione Crc, Giuliano Viglione, presidente di Fondazione Crc Donare Ets e Matteo Ascheri, presidente del Consorzio del Barolo, alla dirigente della Scuola Enolo­gi­ca di Alba, Antonella Ger­mi­ni.
È questo il risultato delle 1.200 bottiglie di Barolo e Barbaresco donate da 75 produttori del Consorzio di Tu­tela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, messe all’asta nello scorso mese di ot­tobre per la seconda edizione di “Barolo en primeur”. Una somma che permette alla scuola di corso Enotria, ad Alba, di sostenere gli studenti che si stanno già prendendo cura della straordinaria Vigna Gustava, attorno al Castello di Grinzane Cavour, che produce il vino delle barrique di Ba­rolo en primeur.
Il progetto procede spedito. La consegna dell’assegno è av­venuta nel corso di una conferenza stampa andata in scena proprio nei locali dell’istituto, occasione anche per annunciare l’istituzione del Comita­to scientifico che gestirà i fondi raccolti, composto da esponenti di Fondazione Crc, Donare Ets, Consorzio, Co­mune di Alba e alcuni rappresentanti di produttori locali.
“Barolo en primeur” ha aperto una nuova strada in Italia, si tratta infatti del primo progetto (che invece in Francia vanta una tradizione consolidata) che unisce i valori del Made in Italy tipici di un vino d’eccellenza come il Barolo alla solidarietà, passando per territorio, arte e finanza sociale. Dalla prima edizione del 2021 (che complessivamente ha saputo mettere insieme ben 666.000 euro ricavati da tutte le attività) il Castello Grinzane Cavour è teatro di un evento che grazie alla diretta con New York ha immediatamente conquistato una dimensione internazionale. La cifra dell’assegno è il frutto dei lotti comunali di Barolo en primeur 2022 do­nati dai produttori del Con­sorzio in aggiunta alle donazioni ricavate dalle 15 barrique della Vigna Gustava, quella che appartenne e fu vi­nificata dal Conte Camillo Benso, ora di proprietà di Fondazione Crc e destinate alle attività benefiche di 17 diverse realtà in campo nazionale e internazionale.
«Questo assegno dimostra quanto il Consorzio voglia investire nelle prossime generazioni – ha detto Ascheri nel corso della presentazione -. Il successo della scorsa edizione di “Barolo en primeur” ci spinge a puntare ancora di più su questo evento, che può diventare un circolo virtuoso formidabile di promozione e formazione». Ha aggiunto Raviola: «Il prossimo obiettivo è rendere questo evento sempre più internazionale. Ci stiamo preparando al meglio per la prossima asta solidale di ottobre, con tante novità che renderanno “Barolo en primeur” ancora più coinvolgente e affascinante». Così Viglione: «Come Fondazione siamo da sempre molto attenti alle realtà che operano sul territorio e ci è sembrato fondamentale sostenere la formazione delle giovani generazioni». Con chiosa finale della dirigente Germini: «Una grande occasione che sfrutteremo al meglio per i nostri ragazzi, il capitale umano che guiderà il futuro non solo dei nostri vini, ma anche di tutto il territorio».

Grazie ai fondi raccolti nel 2021 avviati tanti progetti solidali

A proposito dell’avanzamento dei progetti sostenuti con l’edizione 2021, i primi risultati sono incoraggianti: i fondi sono stati utilizzati per l’acquisto di mezzi per l’assistenza ospedaliera domiciliare in Piemonte, come per Fondazione Adas e Protezione Civile di Cuneo; per il re­stauro di antichi manufatti (Castello di Racconigi), o di importanti edifici (Fon­da­zione Augusto Rancilio con Villa Arconati), dell’Opera Barolo con le facciate dell’omonimo Palazzo e anche a Cherasco per il Museo Civico Adriani; o in Cina, per l’attività del China-Italy Philanthropy Forum assistenza pediatrica a pazienti oncologici. Tra le attività supportate con 666mila euro, il progetto Arte e Natura del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea Fondazione Ricerca Molinette Onlus sulle cellule di Rs del linfoma di Hodgkin; Terzo Tempo. Arte contemporanea e movimento della Fondazione Sandretto Rebaudengo; un’apparecchiatura Pet per la Fondazione Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle; l’attività dell’Associazione B612 Lab di Saluzzo; le visite al Regina Margherita dell’Associazione Donatrici Italiane Sangue Cordone Ombelicale per i bambini del reparto di onco-ematologia. A Verduno la Fondazione Nuovo Ospedale Alba-Bra Onlus riqualifica i propri ambienti, ad Alba si restaura il Centro Prima Accoglienza Albese Onlus, mentre l’Associazione Parco culturale Alta Langa Onlus promuove il territorio della Val Bormida cuneese.