Dobbiamo fare i nostri più vivi complimenti all’Amministrazione provinciale e
all’Amministrazione comunale di Mondovì. I cui vertici, lo ricordiamo, combaciano, nella persona di Luca Robaldo. È recente notizia giornalistica – supportata da una delibera della Provincia di Cuneo – che il nuovo edificio scolastico che si intende realizzare in via Polveriera non ospiterà i Licei – mission originaria per cui si da corso al progetto, per venire incontro ad una esigenza di lunga data da parte dell’istituzione scolastica – ma il “Baruffi”, la cui attuale sede sarà demolita e non più ricostruita come da intese iniziali.
I nostri più vivi complimenti, perché – nelle ipotesi che si sono accavallate nelle nostre umili menti pensanti di consiglieri di minoranza – ad una eventualità così cervellotica ed inopportuna non ci eravamo davvero arrivati.
Come i monregalesi ben sanno, il nostro gruppo consigliare è sempre stato contro la
realizzazione di un nuovo edificio scolastico sulla collina di Piazza, con un inutile spreco di aree verdi, e si è sempre battuto per cercare soluzioni alternative che magari coinvolgessero un contenitore già esistente.
Sullo sfondo c’è sempre stata, però, questa grande esigenza, da parte dei Licei, di trovare
una sede nuova, moderna e consona per l’attività scolastica svolta. Una sorta di urgenza dettata anche da ragioni di sicurezza, che coinvolge istituzione scolastica, famiglie, ragazzi, verso la quale all’uomo comune la soluzione Polveriera poteva persino sembrare accettabile.
Ora però, dicendo che alla Polveriera ci andrà il “Baruffi”, tutto questo decade.
Rimangono allora tre considerazioni. La prima riguarda proprio i Licei (che a quanto
abbiamo potuto capire non erano stati preventivamente informati di questo cambio di rotta): immaginiamo la frustrazione per un progetto che sembra risolutivo, ma che ancora una volta sembra naufragato a pochi metri dalla linea del traguardo. Immaginiamo soprattutto la delusione per promesse non mantenute, sicuramente serpeggiate in campagna elettorale anche a favore di un concreto sostegno al Patto civico.
La seconda riguarda il tanto decantato “dialogo” dell’Amministrazione Robaldo: si è
sbandierato un po’ ovunque che sul tema dell’edilizia scolastica ci si sarebbe confrontati con le minoranze di Centro-destra e Centro sinistra attraverso tavoli e riunioni per capire quale fosse la soluzione migliore e più opportuna, invece ancora una volta si prepara il “pacchetto” senza che gli interlocutori ne siano a conoscenza.
La terza ed ultima considerazione riguarda direttamente le amministrazioni provinciale e
comunale: questa nuova idea evidenzia come ci sia una capacità di visione e progettualità a lungo termine insufficiente. A pagarne le spese, purtroppo, ancora una volta è la città di Mondovì.
Il Gruppo consigliare di Centro-destra della Città di Mondovì