Intesa Sanpaolo e Confcom-mercio provincia di Cuneo hanno siglato un accordo di collaborazione volto a promuovere gli investimenti delle Pmi associate e ad accompagnarle nell’attuale contesto e nel rilancio.
Il protocollo sottoscritto da Andrea Perusin, direttore Regionale Pie-monte Sud e Liguria Intesa San-paolo, e da Luca Chiapella, presidente di Confcommercio – Imprese per l’Italia – provincia di Cuneo, si inserisce nell’ambito della più ampia e consolidata partnership pluriennale tra il Gruppo bancario e Confcommercio Imprese per l’Italia e individua una serie di misure e interventi anche non finanziari, coerenti con le misure del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, finalizzati ad agevolare gli investimenti e i processi di innovazione, digitalizzazione, sostenibilità ed efficientamento energetico, valorizzazione del capitale umano.
Attraverso l’iniziativa Crescibu-siness, piano da 5 miliardi di euro a livello nazionale che si rivolge in particolare alle micro e piccole imprese del commercio, del turismo e dell’artigianato, Intesa Sanpaolo riserva inoltre interventi per la liquidità, finanziamenti garantiti e soluzioni evolute per i pagamenti digitali: alle Pmi associate la Banca riserva per tutto il 2023 il rimborso delle commissioni sui micropagamenti Pos fino a 15 euro; gratuità del canone mensile di nuovi Pos mobile/virtuale per 12 mesi dall’attivazione; canone delle nuove carte “Credit” aziendali gratuito fino al primo trimestre 2024.
Al centro del nuovo protocollo l’accelerazione della transizione sostenibile, attraverso finanziamenti circular economy e S-Loan (Sustainability Loans), linee di finanziamento a medio-lungo termine che prevedono un innovativo meccanismo di premialità sui tassi in base al raggiungimento di determinati obiettivi in ambito Esg; e il sostegno alla crescita e alla digitalizzazione, grazie ai finanziamenti D-Loan (Digital Loans), anche in questo caso con una riduzione di tasso legata all’impegno dell’azienda a investire sulle soluzioni digitali, e a una rete di partner specializzati che facilitano l’evoluzione delle relazioni con clienti e fornitori (esempio piattaforme di e-commerce e pagamenti digitali) e i processi aziendali (esempio soluzioni hardware e software per digitalizzare i dati aziendali, polizze e soluzioni per mitigare il cyber-risk).
Nell’arco del Pnrr il Gruppo Intesa Sanpaolo mette a disposizione 410 miliardi di euro, dei quali 120 per le Pmi, con un’ampia gamma di soluzioni di finanziamento che integrano le agevolazioni pubbliche, e strumenti per favorire l’utilizzo dei fondi, tra cui la piattaforma web Incent Now, frutto della collaborazione con Deloitte, cui le aziende clienti possono accedere gratuitamente per individuare rapidamente, da un unico punto di accesso, le migliori opportunità relative alle misure e ai bandi del Pnrr sulla base del proprio profilo, settore di attività e territorio, raccogliendo le informazioni utili per presentare i propri progetti di investimento e concorrendo all’assegnazione dei fondi pubblici. Sempre in questo ambito si inserisce il plafond di 76 miliardi di euro a livello nazionale confermato di recente da Intesa Sanpaolo per favorire gli investimenti delle imprese in fonti rinnovabili e accelerare la transizione energetica e sostenibile, anche attraverso iniziative che incentivano la creazione delle Comunità Energetiche Rinnovabili (Cer) promuovendo sui territori la diffusione di modelli di produzione e condivisione dell’energia rinnovabile. Anche nell’accordo con Confcommercio provincia di Cuneo sono previste misure per aiutare le imprese del territorio a fronteggiare i maggiori costi legati ai rincari energetici e ridurre la dipendenza energetica, abbinabili alla garanzia Sace Green all’80% che consente di allungare la durata dei finanziamenti fino a 20 anni, con tre anni di preammortamento.
Altre iniziative distintive riguardano infine il sostegno alla nuova imprenditoria e all’imprenditoria femminile; soluzioni di tutela e protezione da un’ampia gamma di rischi sia di impresa che delle persone; valorizzazione del capitale umano attraverso formazione e strumenti di welfare aziendale; noleggio di un’ampia possibilità di beni strumentali di Intesa Sanpaolo Rent Foryou, per le aziende che intendono effettuare investimenti senza impegnare capitale, sostenendo solo il costo del canone.
«Le imprese ci chiedono misure efficaci, in un percorso di crescita e di sviluppo sostenibile», commenta Andrea Perusin, direttore Regionale Piemonte Sud e Liguria Intesa Sanpaolo. «Con il piano Crescibusiness rafforziamo ancora l’impegno verso l’economia locale, fornendo la liquidità necessaria per affrontare le difficoltà contingenti e sostenendo gli investimenti strategici. Insieme a Confcommercio provincia di Cuneo abbiamo individuato nuove opportunità per le imprese del territorio, che si aggiungono alle molte iniziative messe in campo negli anni dalla Banca: in Piemonte per favorire l’accesso al credito abbiamo siglato 83 contratti di filiera, coinvolgendo 3.700 fornitori per un giro d’affari di circa 10 miliardi di euro, e ad oggi abbiamo supportato con quasi 560 milioni di euro gli investimenti finalizzati al raggiungimento di obiettivi Esg e in circular economy. Anche grazie alla piattaforma Incent Now abbiamo accompagnato 355 imprese piemontesi ad aggiudicarsi un bando Pnrr. A Cuneo è attivo il Laboratorio Esg, punto d’incontro fisico e virtuale con cui vogliamo stimolare la consapevolezza delle aziende sulla transizione ambientale, sociale, digitale e di governance. Stiamo inoltre collaborando con i soggetti pubblici per lo sviluppo delle Comunità Energetiche Rinno-vabili, vera opportunità per Pmi e famiglie in virtù dei concreti benefici economici, sociali e ambientali che possono scaturirne».
«Le aziende del Commercio, Turismo, Servizi, Trasporti e delle Professioni», commenta Luca Chiapella, presidente di Confcommercio – Imprese per l’Italia – provincia di Cuneo, «hanno necessità di poter crescere e di consolidarsi in un mercato sempre più concorrenziale. Dopo la pandemia, i rincari energetici ed il conflitto in corso, vi è la necessità di un sostegno concreto ed immediato e l’accordo con Intesa Sanpaolo va in tal senso; ringrazio per l’interesse dimostrato nei confronti delle micro e Pmi del Terziario di mercato e la disponibilità ad un intervento importante».
Al centro dell’agenda il rilancio della competitività
del commercio
Dall’analisi condotta dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo emerge che, dopo un 2022 positivo, nel 2023 in Piemonte è attesa una frenata che sta coinvolgendo le imprese del commercio, in particolare quelle molto piccole, che tuttavia potranno beneficiare del traino del turismo, settore per il quale le previsioni restano improntate all’ottimismo: il 2022 è stato un anno di grande ripresa, in regione presenze e arrivi hanno superato i livelli del 2019 (+1% e +3% rispettivamente). Nel Cuneese il recupero dei livelli pre-pandemici non si è ancora verificato a causa soprattutto della limitata mobilità che nella prima parte dell’anno ha avuto un forte impatto negativo sulle destinazioni montane. Tuttavia, i dati 2022 sulle presenze turistiche evidenziano che nella Granda il rimbalzo rispetto all’anno precedente è stato intenso (pernottamenti +28% e arrivi +38%), anche grazie all’importante ritorno degli stranieri, in primis francesi, tedeschi, svizzeri e olandesi.
I rincari dei costi energetici e quelli delle materie prime e dei semilavorati sono le principali criticità riscontrate dalle imprese turistiche, manifatturiere e del commercio di questo territorio, con aumenti che le imprese riusciranno a scaricare a valle solo in parte. Le aziende stanno reagendo attraverso azioni di efficientamento: in Piemonte spicca rispetto alla media italiana anche l’avvio o aumento di autoproduzione di energia.
Al centro dell’agenda nei prossimi anni, per rilanciare la competitività delle imprese di piccole dimensioni, il rilancio degli investimenti in innovazione, digitalizzazione, sostenibilità. Sarà fondamentale puntare su un’adeguata formazione e valorizzazione del capitale umano, sempre più urgente in un contesto caratterizzato da gravi criticità di reperimento della manodopera, soprattutto nella filiera turistica.