Con 340mila euro il comune riqualifica la traversa sul Varaita

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Un’infrastruttura idraulica realizzata nel XV secolo, ai tempi dei marchesi.
E’ la “traversa” sul Varaita a Piasco, cioè una scogliera in prossimità di un piccolo salto del fiume, che permette all’acqua di dirigersi verso il Bedale del Corso, il canale che più a valle si unisce al Rio Torto e porta acqua in città e nelle campagne intorno.
Da sei secoli la concessione dell’opera è in capo al Comune di Saluzzo che, di recente, ha approvato un nuovo progetto per rifare lo “scalino” e per uniformare il ciglio superiore.
In termini tecnici si tratta del progetto per il “Ripristino della continuità longitudinale della traversa di presa del Bedale del Corso sul torrente Varaita e miglioramento delle condizioni
idromorfologiche dei corsi d’acqua”.
Per i lavori sono stati stanziati 340 mila euro, di cui 170 finanziati dalla Regione, il resto con risorse proprie del Comune.
La scogliera ha una larghezza di 32 mt. Con l’intervento, sarà realizzato anche un sistema di piccole vasche per permettere la risalita dei pesci e dispositivi per garantire il deflusso ecologico del Varaita, come prescritto dalla legge regionale del 2021.
Grazie alla riqualificazione della traversa sono cinque le specie ittiche che ne trarranno beneficio: trota marmorata, barbo comune, barbo canino, cobite e vairone.
Previste anche altre opere complementari e un intervento su alberi e vegetazione per circa 700 mt di lunghezza sull’alveo e per una larghezza di circa 100 mt.
“Quest’opera di molti secoli fa – dice il sindaco Mauro Calderoni – è stata lungimirante è
determinante per lo sviluppo dell’economia Saluzzese: gli opifici di Verzuolo, Manta e Saluzzo ne hanno tratto la forza motrice per la propria attività e l’agricoltura saluzzese è divenuta fiorente grazie ad essa. Nostro dovere è preservarla e, se possibile, migliorarla grazie alle più moderne tecnologie”.
Il cantiere sarà avviato nelle prossime settimane.