La Collina degli Elfi è pronta a riaccendere i motori e le speranze. Nel centro di recupero psicofisico per bambini malati di cancro e per le loro famiglie, che sorge all’interno dell’ex-convento dei Padri della Dottrina Cristiana a Craviano di Govone, è scattato il conto alla rovescia per l’apertura delle porte che avverrà domenica 11 giugno. Fino a fine agosto, decine di nuclei familiari potranno immergersi per una settimana nella magia delle colline roerine tra terapie, momenti di gioco, di confronto e di relax. Un modo per ritrovare energia e serenità indispensabili per riprendere in mano la propria vita, dopo l’esperienza destabilizzante della malattia. D’altronde, il compito assolto dall’associazione è proprio quello di offrire gratuitamente sostegno completo alle famiglie che hanno vissuto la sofferenza della malattia oncologica pediatrica, aiutandole a tornare alla quotidianità e a ritrovare un nuovo equilibrio, grazie anche al lavoro instancabile di terapeuti professionisti e di oltre 150 volontari.
Una passione, una professionalità e un’energia che hanno permesso in oltre 15 anni di creare una stretta collaborazione con oltre 30 realtà diffuse in Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Toscana, Lazio, Marche, Abruzzo, Campania, Puglia e Sicilia, e che ha sviluppato una rete di associazioni, ospedali e centri specializzati che fanno risultare sempre più efficace il cammino che compiono i piccoli ospiti dell’associazione. Quest’anno arriveranno alla Collina degli Elfi famiglie provenienti dal Meyer di Firenze, dal Bambin Gesù di Roma, dal Gaslini di Genova, dal Regina Margherita di Torino e dai nosocomi di Padova, Monza, Ivrea e Savigliano, solo per citarne alcuni.
LA FESTA DELLA CONDIVISIONE
Le attività e i momenti di condivisione non mancano mai alla Collina degli Elfi. Uno degli appuntamenti più importanti è la Festa dei donatori, che si è svolta lunedì 5 giugno in un’atmosfera suggestiva e ricca di emozioni. Ad aprire i saluti istituzionali è stato il consigliere Ivano Martinetti, segretario dell’ufficio di Presidenza del Consiglio regionale del Piemonte, che si è impegnato ad appoggiare i progetti de La Collina degli Elfi. La solidarietà è stata, invece, il tema con cui Manuela Olmo, presidente de La Collina degli Elfi, ha salutato e ringraziato i presenti, ricordando che “il dono non è mai qualcosa che avanza, ma una decisione che arriva dal cuore”.
Le emozioni più forti sono arrivate dalla testimonianza di una famiglia ospitata dalla struttura lo scorso anno. I genitori Paola e Alessandro hanno raccontato quanto fossero provati al loro arrivo in Collina, dopo aver affrontato la malattia oncologica della loro figlia maggiore “Arrivare qui è stato come tornare a respirare. Dopo le cure farmacologiche, c’era bisogno di un ascolto anche della parte emotiva: in Collina abbiamo potuto fermarci, pur restando sempre l’uno accanto all’altro”, la loro confidenza.
UN MOMENTO DI APPROFONDIMENTO
Uno spazio importante nella programmazione de La Collina degli Elfi è dedicato anche a promuovere lo scambio di conoscenze ed esperienze in merito agli aspetti di maggior rilievo scientifico per coloro che si occupano di malattia oncologica pediatrica, creando uno spazio di discussione e riflessione sul tema della qualità della vita dei bambini. In quest’ottica, lo scorso 19 maggio a Torino, l’associazione ha organizzato in collaborazione con AIEOP (Associazione italiana di ematologia e oncologia pediatrica) e Regina Margherita, grazie alla fiducia della professoressa Franca Fagioli (Direttore S.C. Oncoematologia Pediatrica e Centro Trapianti Presidio Ospedaliero Infantile Regina Margherita – A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino), un importante convegno dal titolo “Il trauma nella malattia oncologica pediatrica: l’importanza di riconoscere e comprendere il disturbo da stress post traumatico nell’off-therapy”, che ha visto coinvolte le principali realtà oncologiche pediatriche nazionali e illustri relatori, impegnati non solo nell’attività ospedaliera, ma anche accademica.
Il momento di approfondimento ha permesso di focalizzare l’attenzione anche sugli operatori: parte integrante della mission della Collina degli Elfi è, infatti, quella di “prendersi cura di chi cura”, rivolgendo attenzione alle famiglie dei bimbi oncologici, ma anche dedicando uno spazio per gli operatori sanitari che lavorano all’interno dell’oncologia pediatrica.