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lo spirito di Cavour e i valori Unesco per crescere ancora

Successo per l’evento “Generazione 1810” organizzato al Castello di Grinzane dall’Assessorato al Turismo di Alba

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La conferenza “Ge­ne­razione 1810” ha esordito il 2 giugno al Castello di Grin­zane Cavour con una prima edizione di successo. La sala conferenze del maniero, messa a disposizione dall’Enoteca Regio­na­le Pie­montese Cavour, era infatti gremita per ascoltare il dialogo tra Fatima Haidari, prima guida turistica donna in Afghanistan, e Domenico Qui­rico, reporter del quotidiano La Stampa. Dopo l’introduzione dell’assessore a Tu­rismo e Città Creative Unesco del Comune di Alba, Emanuele Bol­la, e i saluti del presidente del­l’Eno­teca, Ro­ber­to Bo­drito, i due ospiti hanno approfondito i temi della democrazia e dell’istruzione delle don­ne, con una particolare at­ten­zione ai diritti.
Fatima Haidari, che IDEA aveva intervistato nelle scorse settimane, ha dichiarato: «Par­te­cipare alla conferenza è stato per me un grande onore, oltre che un’opportunità straordinaria per in­contrare persone nuo­ve, visitare la stupenda città di Alba e il Castello di Grin­zane e creare consapevolezza intorno alla situazione delle donne in Afghanistan. Rin­grazio la Cit­tà di Alba, l’Eno­teca e, in modo particolare, l’assessore Ema­nuele Bolla per l’invito e per aver organizzato questo grande momento di condivisione di differenze, somiglianze, valori e cultura».
Durante la giornata è arrivato an­che il messaggio di Pier Luigi Petrillo, membro del Global Facilitator Network della Con­ven­zione Unesco sul Patri­monio Culturale Immateriale, il quale ha sottolineato l’importanza di assicurare la tutela dei diritti nel pieno rispetto dei principi Une­sco. Sara Roversi, presidente del Future Food Institute e membro del Google Food Lab, e Danilo Poggio, giornalista del­la Cucina Italiana, hanno acceso i riflettori sull’identità legata alla Dieta Medi­ter­ranea, da intendersi collante tra i Paesi che si affacciano sul bacino marittimo, e sul valore della candidatura a patrimonio Unesco della Cu­cina Ita­li­ana. Bruno Ceretto, imprenditore vinicolo e promotore culturale, ha tirato le som­me della giornata e ha sottolineato l’im­portanza di lavorare ad alt­o livello sui temi della li­bertà e del­l’Europa, con­cen­tran­­dosi sull’organizzazione di in­contri di qualità e di respiro internazionale che richiamino lo spirito di Cavour. In coda al­l’evento, l’assessore Bolla, insieme con Giovanna Quaglia e Roberto Cerrato, ri­spet­tivamente presidente e di­rettore del sito Unesco dei Pae­saggi Vitivinicoli di Lan­ghe, Roe­ro e Monferrato, ha consegnato un riconoscimento ai giovani albesi che si sono distinti nei campi del­l’edu­ca­zione, della scienza, del­la cultura e della collaborazione tra nazioni, nel ri­spetto universale della giu­stizia, del­la legge, dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali. Emanuele Bolla ha commentato: «“Generazione 1810” si può affermare come una straordinaria occasione per lavorare ad alto livello, conducendo riflessioni, confronti e dialoghi sui principi fondativi dell’Unesco, affiancando l’instancabile e continuo la­voro di promozione territoriale. Que­­sto percorso potrà dare ulteriore visibilità al nostro territorio e al contempo favorire un dibattito di ampio respiro su tematiche di valore nazionale e internazionale. I primi “Dia­lo­ghi tra Barolo, Libertà e Ta­lento” hanno aperto alla possibilità di costruire nuovi mo­menti nel futuro, lavorando con relatori di rilievo». L’evento è stato impreziosito dal pranzo realizzato dalle cuoche Eli­de Mollo (Priocca), Na­fi Diz­dari (Ber­ga­mo), Maria Ama­lia Aned­da (Par­ma) e A­ntonella Ricci (Ceglie Messa­pica), in collaborazione con lo chef Alessandro Mecca del Ristoran­te Al Castello e il coordinamento dello chef Luciano Tona, ambasciatore di Alba Città Creativa Unesco 2023.