Sul Monte Roccerè e a Saluzzo si celebra San Joan con musica occitana e danze al tramonto

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“Questo sarà il quinto anno che saliremo al santuario naturale del Roccerè, probabilmente il luogo con la più alta concentrazione di graffiti rupestri delle Alpi occidentali, nelle giornate del solstizio d’estate – spiega Sergio Berardo, direttore artistico di Occit’amo – . Ci accompagnerà La Bandia – Duo occitano di musiche rituali, duo occitano di musica rituale, con bodega e rullante. A Saluzzo, invece, mercoledì 21 giugno, per celebrare ancora San Giovanni.

Come sempre, per tutti gli appuntamenti, abbiamo scelto luoghi e tempi simbolici che ci riportano alla tradizione e alla riscoperta delle bellezze incredibili e dei posti unici delle nostre valli.

A fine giugno sarà la volta dei passacharriera, che si alterneranno nei mercati per tutta l’estate, e che seguiranno le orme dei suonatori ambulanti che animano da secoli fiere e mercati, portando la musica occitana tra la gente”.

 

Sta per tornare il Festival che suona la musica occitana, cucendo un filo rosso unisce le terre del Monviso. Occit’Amo è un insieme di concerti, danze, esperienze e condivisione che portano nei piccoli centri, all’alba e al tramonto, tra rifugi alpini e piccole chiese di borgata, una comunità unita e appassionata.

 

Si parte nei giorni del solstizio d’estate, quando il sole regala preziose ore di luce. Solstizio deriva dal latino solstat, “il sole si ferma”, quasi che indugi un po’ in questa posizione prima di riprendere il suo cammino discendente che lo porterà al solstizio d’inverno. La data di inizio di Occit’Amo non a caso si lega alla festa di San Giovanni, quando una tradizione antica, probabilmente dalle origini precristiane, porta intere comunità a ritrovarsi intorno a un falò o semplicemente insieme. Nell’antichità il rito serviva probabilmente a esorcizzare o stemperare la paura del cambiamento, per attraversare una notte carica di energie.

 

 

 

Squisitamente locale, invece, la credenza che i falò di San Giovanni servissero per conservare i frutti della terra e assicurare buoni raccolti, proteggere il bestiame.

«Salutiamo l’estate nel modo che più ci appartiene – spiega il direttore artistico Sergio Berardo, leader dei Lou Dalfin – sotto una grande Ala di Ferro con la Grande Orchestra Occitana, una tra le formazioni più grandi d’Europa, probabilmente una fra le più aperte ad ospitare le più diverse età – con musici dai 7 ai 70 anni – in uno scambio intergenerazionale che trova nella musica un collante potente e autentico». E dopo la città, Occit’Amo prenderà la via dei sentieri, raggiungendo la cresta tra Valle Varaita e Val Maira, per giungere per il quinto anno di fila alla croce del Roccerè.

 

Agli eventi di apertura, seguirà il viaggio vero e proprio che – grazie a una scelta accurata di ospiti – toccherà isole e montagne. Ogni fine settimana una Valle: il sabato sarà dedicato ai concerti, la domenica per danzare e gustare. A corollario, passeggiate, laboratori e imperdibili albe. Occit’Amo, il Festival che ha fatto innamorare negli anni centinaia di spettatori, è pronto a conquistare chi ancora non ha incrociato il suo cammino. La bellezza di una cultura accogliente e itinerante, che condivide passi di danza e note di strumenti musicali antichi, che sperimenta e si confronta con lo sguardo aperto di chi ha a cuore la memoria.

 

Mercoledì 21 giugno 2023 – ore 21.00

Saluzzo, Piazza Cavour, Ala di Ferro

Concerto del Solstizio

Saggio dei giovani delle scuole musicali occitane Lou Dalfin – Grande Orchestra Occitana

 

Domenica 25 giugno 2023 – ore 15.30

Partenza Colle della Chabra (1723 m – salita da Valmala, Valle Varaita)

Passeggiata al Parco Roccerè

In collaborazione con: Area Archeologica Roccerè

La Bandia – Duo occitano di musiche rituali

Sergio Berardo – Bodega

Riccardo Serra – Tamborn

Ingresso gratuito

Per prenotazione visita alla Roccia Fenestra (max 20 partecipanti inclusi esperti + guida) contattare: [email protected] o cell. 347-235 8797

 

Dal 27 giugno: i PASSACHARRIERA

I Passa Strada dei Mercati cittadin