Giugno: l’estate peveragnese del «Birùn»

Insieme alla «Associazione Gai Saber», la «Compagnia del Birùn» ha contribuito a «tenere aperti» i Musei «Toselli e Bersezio» in Casa Ambrosino, visitatissimi, ora invita a nuovi appuntamenti...

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A giugno proseguono, come di consueto, con una intensa «tre giorni», gli spettacoli della Rassegna «Assaggi 2023 – Domina donna» organizzata dalla Compagnia del Birùn: un omaggio al talento delle donne, un invito a seguire l’esempio delle donne che non hanno temuto e non temono di essere straordinarie.

Venerdì 16, dalle 21,45, nel cortile del centro culturale «Ambrosino» a Peveragno andrà in scena lo spettacolo teatrale «Il cuore che batte, che martella», a cura della Compagnia teatrale «Gli Episodi», regia di Elide Giordanengo. Ispirato alla storia delle pioniere e delle grandi sportive (presente Stefania Belmondo) che hanno dato inizio e lustro allo sport femminile in tutto il mondo, è un viaggio nella storia e nel costume alla scoperta di quante donne, fin dai tempi remoti, abbiano portato a termine imprese sportive importanti, nonostante il pensiero comune che le volesse incapaci di gareggiare. Ai racconti delle imprese di queste donne coraggiose si intersecano degli estratti dal racconto «Amore e ginnastica» di Edmondo de Amicis. Un racconto pubblicato quasi clandestinamente nel 1892, ricco di humour, malizia e acutezza psicologica in cui la protagonista è la signorina Pedani: una maestra di ginnastica dalla bellezza femminile e atletica che si sente investita dell’importante missione di diffondere la pratica della ginnastica tra le ragazze. Alla serata interverrà il gruppo di majorette di Peveragno «The Scarlet Stars» A.P.S. nell’ambito del progetto «Arte, Musica, Sport e Spettacolo», in parternariato con la Compagnia del Birùn.

Sabato 17 giugno alle 21,45 la cornice del Cortile Ambrosino ospiterà lo spettacolo teatrale «Figlia di tre madri» con Elena Ruzza e Bianca De Paolis al contrabbasso. La regista Gabriella Bordin firma il progetto di Almateatro e Terraterra che ha dato vita e spessore allo spettacolo. Un lungo percorso di lavoro teatrale di ricerca promosso dal coordinamento donne SPI CGIL dal titolo «Non mi arrendo, non mi arrendo!’» sulla Resistenza al femminile, sui diritti politici e sociali conquistati, primo fra tutti il diritto di voto, ha permesso di conoscere e ascoltare la voce delle protagoniste di tante lotte. Dalla loro passione è nato il racconto delle vite di tre donne Costituenti nate a Torino. La protagonista dello spettacolo, la «figlia di tre madri» è la Costituzione Italiana nata dalle scelte che hanno generato i diritti di cui noi godiamo e messa a confronto con il presente, con l’impegno politico di oggi facendo nascere domande a cui sovente non si riesce a dare risposta…

Domenica 18 giugno, dalle 18,30, sulla collina di San Giorgio a Peveragno, vi sarà l’ormai tradizionale merenda sinoira sul prato della cappella (viveri a discrezione dei partecipanti) precederà il concerto delle 20.30 «Ogni San Giorgio ha il suo drago», a cura delle musiciste Duea (Chiara Cesano, violino e organetto diatonico – Sara Cesano, violino) e Calidè di Prismadanza A.P.S.

«Duea» è il ruscello che scorre vicino alla casa dove le musiciste Chiara e Sara sono cresciute, in una valle tra le montagne ricca di tradizioni popolari radicate nelle melodie e nei ritmi delle danze che in passato scandivano le festività e il ciclo delle stagioni. Il concerto che ci propongono con le coreografie infuocate di Calidè di Prismadanza è un richiamo a tramandare anche le nostre tradizioni, le nostre leggende custodi e portatrici ieri come oggi di messaggi e insegnamenti. Come la leggenda di San Giorgio che uccide il drago e salva la principessa. Una leggenda che va costantemente rinnovata perché servono tanti novelli cavalieri a San Giorgio per contrastare il vorace drago dell’incuria e dell’indifferenza e salvare la bellezza del nostro territorio e delle sue preziose testimonianze. Gli ingressi agli spettacoli sono liberi e gratuiti.

Per informazioni telefonare al 334-8966480.