Dopo oltre un trentennio sul rettangolo verde, Pietro Boscolo appende le scarpette al chiodo ma riparte subito, dalla panchina. L’ex centrocampista di Saluzzo, Valle Varaita e Busca, classe 1975, è il nuovo allenatore dell’Atletico Racconigi, formazione con cui ha chiuso, nello scorso campionato di Promozione, la carriera da calciatore.
La società diretta da Livio Costamagna ha scelto di affidarsi ad un duo alla guida della squadra che ripartirà dalla Prima Categoria: a fianco dell’ex centrocampista, infatti, ci sarà il confermato Francesco Pisano.
Per quanto concerne Pietro Boscolo, difficile se non impossibile rivivere una lunga carriera in campo in poche parole: “Mi porto dietro tantissime belle emozioni – racconta il neo-allenatore – : ho fatto parte di gruppi di ragazzi splendidi, compagni di squadra ed amici. Ho giocato per 30 anni, togliendomi comunque alcune soddisfazioni anche nei più recenti, come il salto in Promozione con il Valle Varaita nel 2019. Nell’ultima, qui a Racconigi, al di là della retrocessione, ho trovato un gruppo-squadra di amici ed una società sana, il che non è scontato”.
Subito dopo il ritiro, l’immediata possibilità in panchina: “Dire basta era già nelle mie intenzioni, ma c’è stata subito questa occasione per allenare i “grandi” e l’ho colta al volo in società, come detto, sana, ambiziosa e che ha voglia di essere protagonista. – spiega Boscolo – Un’opportunità importante e che ho accettato subito, anche per la presenza, al mio fianco, di Francesco Pisano che è un’ottima persona, oltre ad essere un valido DS ed allenatore. Per me sarà una scommessa e da lui ci sarà solo da imparare”.
Un Atletico Racconigi che ha grande voglia di riscatto: “Abbiamo tante motivazioni – aggiunge Boscolo – : arriviamo da una retrocessione che brucia, ma potremo disporre di un gruppo con valori importanti per dare quella continuità che, negli ultimi anni, a Racconigi è mancata. Si sta costruendo una rosa di livello ed ambiziosa, con l’obiettivo di provare a tornare in una categoria, la Promozione, che società e città meritano”.