Le potenzialità dei Distretti del Cibo in Piemonte e le strategie di sviluppo per i territori sono stati i temi del convegno, organizzato dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte, che si è tenuto lo scorso 7 giugno a Torino, al Mercato Centrale. Vi hanno preso parte, tra gli altri, gli assessori regionali Marco Protopapa e Vittoria Poggio, il presidente della Consulta Nazionale Distretti del Cibo, Angelo Barone, i rappresentanti degli enti locali, delle organizzazioni agricole e del Crea Rete Rurale (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria), docenti e ricercatori universitari esperti di problematiche distrettuali.
Dal 2020 la Regione Piemonte ha voluto valorizzare i territori e le produzioni agroalimentari tipiche attraverso l’approvazione del regolamento regionale dei Distretti del Cibo, che permette di ottenere un riconoscimento ufficiale e di poter essere iscritti all’albo nazionale. Il Chierese-Carmagnolese è stato il primo Distretto nato con il nuovo regolamento regionale e a seguire sono stati ufficializzati quelli del Cibo del Roero, del Cibo e del Vino Langhe-Monferrato, del Monregalese-Cebano a indirizzo biologico. Sono in fase di costituzione il Distretto della Frutta e quello del Mombarone della Serra Morenica e del Naviglio di Ivrea. Il convegno è stato dunque l’occasione per un confronto tra i rappresentanti dei Distretti già esistenti e per portare le esperienze utili per quelli che andranno a costituirsi.
L’assessore ad Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte Marco Protopapa ha sottolineato: «I Distretti del Cibo sono una grande scommessa per i nostri territori, intesi come strumenti di investimento che la Regione ha fortemente voluto e che sostiene supportando i promotori nel percorso della loro costituzione, soprattutto nelle difficoltà legate alla burocrazia. Il Distretto rappresenta l’opportunità di mettere insieme le nostre produzioni e i nostri tesori, ma non deve essere una competizione e una sovrapposizione di aree, quanto piuttosto un’opportunità omogenea e diffusa tra tutti, per lavorare su prodotto e promozione». «Credo nell’importanza dei Distretti del Cibo per lo sviluppo delle attività economiche del territorio al pari dei Distretti del Commercio che abbiamo attivato come Regione partendo dalle realtà locali, in questo caso dalla filiera agricola con altre attività produttive – ha aggiunto l’assessore a Cultura, Turismo, Commercio della Regione Piemonte, Vittoria Poggio -. I Distretti generano crescita economica e promuovono i nostri territori anche per quanto riguarda l’offerta turistica. Un risultato che si raggiunge partendo dal basso, grazie ai soggetti presenti sul territorio locale, che lavorano in sinergia, e alla progettualità tra pubblico e privato, come è avvenuto per la nascita dei Distretti del Commercio piemontesi».
Articolo a cura di Domenico Abbondandolo