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Il «grazie» di Fossano a don Pino Pellegrino

Settant’anni di sacerdozio, la casa editrice, l’amore senza limiti: «Una vita tutta all’attacco»

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Una festa a sorpresa per don Pino Pel­legrino. Nella Sala Rossa del Comu­ne di Fossano, assieme al sindaco Dario Tallone, c’erano don Sebastiano Carlo Vallati, vicario generale della Diocesi Fossano-Cuneo (che ha portato con sé l’affetto del vescovo Piero Delbosco), don Flavio Lu­ciano, vicario episcopale per la Pastorale, i sacerdoti diocesani don Mario Dompè e don Andrea Beretta, gli assessori Donatella Rattalino e Ivana To­lardo, il dottor Arben Jera e Vanna Sereno con Antonello Scognamillo, devotamente le­ga­ti a don Pino.
Il 94enne sacerdote fossanese, laureato in Filosofia Teoretica all’Università Cattolica di Milano e autore di oltre 300 pubblicazioni, attivo anche sui social, ha ricevuto un ringraziamento speciale per il suo lavoro. «Un gigante per intelligenza, passione e umanità per ognuno di noi e per la nostra città – ha detto il sindaco Tallone -. L’occasione per dirgli grazie ci viene offerta dalle Nozze di Platino che ha celebrato in questi giorni. Set­tant’anni fa, il 28 giugno del 1953, monsignor Dionisio Borra lo ordinò sacerdote. Quel gesto lo conferma, oggi, decano dei sacerdoti della Dio­cesi di Fossano e di Cuneo».
Parole ricche di gratitudine e d’affetto che hanno profondamente emozionato Don Pino che due anni fa, in piena pandemia, contribuì alla nascita della nuova casa editrice Sanpino. E non solo, continua a frequentare la panchina del viale Mellano, trasformandola in uno studio di psicologia o “confessionale” a cielo aperto. Ogni giorno, prima che spunti l’alba, è davanti al suo computer dal quale sforna, in media, un libro a settimana, per la “disperazione” dei suoi collaboratori e per l’alto gradimento del suo pubblico, al quale si rivolge abilmente anche con le trasmissioni su Facebook (all’inizio di giugno 2023 era già alla sessantaquattresima diretta).
Vanna Sereno, nel testo che ha inviato alla redazione di IDEA ripercorrendo la luminosa esprienza culturale di don Pino, aggiunge: «I settant’anni di Messa da lui dedicati al Signore e alla gente, soprattutto povera, meriterebbero una “lectio magistralis” e non un semplice “excursus” come il mio. Permettetemi però di riassumerli in una frase che rubo sempre al maestro don Pino, anche famoso per i suoi aforismi, indovinelli e barzellette. La frase è: “Una vita tutta all’attacco!”. Una vita, la sua, che ha fatto “gol” a ripetizione nel cuore di quanti l’hanno letto, ascoltato e soprattutto, incontrato di persona. Sono 94 anni che riassumo in una sola parola, la stessa che don Pino ripete decine di volte al giorno: “Grazie”. Grazie “evergreen” don Pino, a nome di tutti coloro che ti vogliono bene. Grazie per i libretti che, da 4 anni, ci regali in occasione del tuo compleanno. Ti auguriamo di continuare a scrivere le tue lettere d’addio, almeno fino al 2036, data stampata sulla tua nuova carta d’identità che hai rinnovato nelle scorse settimane. Non sarà facile “sopportarti” fino ad allora ma lo faremo con gioia perché sapremo di puntare ancora sul­la tua brillante voglia di vivere e su quelle scintille di sapienza che illumineranno il nostro cammino e riscalderanno sempre la nostra anima».