Un momento di riflessione e di scambio tra gli addetti ai lavori, ma soprattutto l’occasione di tenere viva l’attenzione sul riconoscimento che il 22 giugno 2014 ha inserito i paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato tra i patrimoni dell’Umanità. Nasce con questo spirito l’Omaggio: “Langhe-Roero e Monferrato: Onde di bellezza e geometrie coltive nei paesaggi e nei paesi del vino“, giunto all’ ottava edizione, svoltasi domenica 18 giugno al Castello di Grinzane Cavour, sede dell’Enoteca Regionale Piemontese Cavour.
Incontri, degustazioni e dibattiti
Sono stati celebrati gli artefici che stanno dietro alla bellezza viticola riconosciuta patrimonio dell’Umanità, oltre a rendere onore ai paesaggi del vino più belli o significativi del mondo. Quest’anno, in particolare, sono stati omaggiati i paesaggi viticoli e i vini della Repubblica Slovacca, caratterizzata da una dinamica filiera: oltre l’80% della produzione gode di una denominazione d’origine controllata o di un’indicazione geografica protetta. Sono intervenuti Tomáš Chvostek, cuoco dell’Ambasciata della Repubblica Slovacca a Roma, e il viticoltore Tomáš Besler, in rappresentanza della Tokaj&Co, la più importante realtà viticola slovacca. Nel corso di due giorni di incontri non sono mancate cerimonie, degustazioni ufficiali e riflessioni più generali sulle linee politiche Ue grazie alle presenze istituzionali dell’Ambasciata della Repubblica Slovacca a Roma e del Consolato Onorario della Repubblica Slovacca a Torino.
Premiato il contadino “simbolo degli stranieri”
Uno dei momenti più emozionanti della giornata è stato il riconoscimento consegnato a Djoko Dimov, contadino macedone arrivato in Langa 20 anni fa e che non ha mai smesso di occuparsi delle terre. È stato, infatti, premiato in rappresentanza dei contadini stranieri indispensabili per la sopravvivenza e la crescita della campagna. Il programma ha previsto anche la consegna del riconoscimento ai viticoltori e alle Amministrazioni comunali che insieme curano i più bei versanti collinari viticoli del Barolo (Rocche dell’Annunziata di La Morra), del Barbaresco (Cottà di Neive), del Roero (San Michele di Canale), del Dogliani (Valdibà di Dogliani), del Moscato d’Asti (Valle Bagnario di Strevi), del Nizza (Località Crocetta di Mombercelli), della Barbera d’Asti (Borgata Quaglia di San Martino Alfieri), del Ruchè di Castagnole Monferrato (Località Prato Doneo di Grana Monferrato), dell’Alta Langa (Località Caffi di Loazzolo), del Timorasso Derthona (Strada Montiroglio di Carezzano e Paderna) e del Gavi (Strada della Chiesa di Rovereto di Gavi).
“Si tratta di una manifestazione a cui siamo molto affezionati – commenta Roberto Bodrito, presidente dell’Enoteca Regionale Piemontese Cavour –, che incoraggia i viticoltori a curare il paesaggio riconosciuto Patrimonio dell’Umanità tutelato dall’Unesco e permette al nostro territorio di confrontarsi e crescere con importanti realtà vinicole nel mondo. È importante stimolare fra i viticoltori il sentimento positivo dell’emulazione, utile per rafforzare la tensione verso il rispetto del paesaggio e verso il bello”.