Torna a Boves la kermesse musicale dedicata al mondo del Jazz

Sotto la preziosa direzione artistica di Roberto Chiriaco, dal 18 al 20 agosto 2023

0
1

Novità di quest’anno, il ritorno di “Vie di Jazz”, giunto alla sua XIXª edizione, nell’accogliente “salotto” cittadino di piazza dell’Olmo. Il luogo magico e intimo che permetterà di vivere appieno le grandi emozioni che solo la grande musica sa regalare.

E proprio per iniziare al meglio, venerdì 18 agosto, a partire dalle ore 21, si terrà l’esibizione dell’Olivia Trummer Trio. Olivia Trummer è una pianista, compositrice e cantante tedesca. Olivia nasce in una famiglia di musicisti e a soli 4 anni ha iniziato a dedicarsi allo studio del pianoforte e subito si è appassionata anche all’improvvisazione e alla composizione. Si è laureata sia in pianoforte jazz che in pianoforte classico presso l’Università della musica di Stoccarda e ha continuato a conseguire un master presso la Manhattan School of Music di New York City.
Gli anni formativi trascorsi nella metropoli del jazz insieme al suo profondo legame con la musica classica sono le sue continue fonti di ispirazione all’interno del suo universo musicale. Vincitrice del prestigioso Jazz Award Baden-Württemberg nel 2019 è considerata a livello internazionale una delle più interessanti artiste della sua generazione.
(Olivia Trummer: voce e pianoforte; Rosario Bonaccorso: contrabbasso; Nicola Angelucci: batteria).

Sabato 19 agosto, a partire dalle ore 21, sarà ospite della rassegna Stefano Di Battista con l’album “Morricone Stories”. Stefano Di Battista nasce a Roma il 14 febbraio del 1969 da una famiglia di musicisti ed appassionati di musica e soli 13 anni ha iniziato a studiare il sassofono. In pochi anni Di Battista è diventato un grandissimo musicista, uno dei più apprezzati a livello internazionale. Per la serata bovesana il raffinato jazzista proporrà al pubblico le musiche tratte da uno degli album più apprezzati in vi è un omaggio all’immenso compositore Ennio Morricone, con il quale l’artista ha avuto anche l’onore di collaborare. Le melodie che hanno fatto la storia del cinema vengono reinterpretate in chiave jazz regalando loro una potenza emotiva capace di trasportare gli ascoltatori in un viaggio musicale davvero unico.
(Stefano di Battista: sax; Andrea Rea: pianoforte; Daniele Sorrentino: contrabbasso; Luigi Del Prete: batteria).

Domenica 20 agosto alle ore 21 Vie di Jazz chiuderà in bellezza con l’esibizione di Joyce E. Yuille, feat. Daniel Gorgone Trio. Molto vivace, energica, sofisticata e originaria di New York, Joyce Elaine Yuille calca i palcoscenici europei da un bel po’ di tempo. Fin dalla tenera età è stata benedetta per il “dono” della presenza scenica e la capacità di catturare l’attenzione del pubblico. Uno spettacolo imperdibile che concluderà la rassegna bovesana che di anno in anno ha portato in città i grandi nomi del mondo jazz.
(Joyce Elaine Yuille: voce; Daniele Gorgone: pianoforte; Marco Piccirillo: contrabbasso; Gaetano Fasano: batteria).

Come ogni anno, oltre agli spettacoli serali, non mancheranno gli appuntamenti pomeridiani tra concerti, conferenze e mostre fotografiche.
Presso l’Auditorium Borelli, sabato 19 agosto dalle ore 16,00-17,30 si terrà la conferenza: “Il jazz e la fotografia tra Harlem e Downtown” di Luca Bragalini.
Immagini, racconti, ma anche musiche per curiosare come due arti, si sono frequentate nel corso del Novecento: la fotografia e il jazz. Una liaison che dura da 120 anni, da quando il leggendario trombettista Buddy Bolden è stato immortalato in uno scatto, e che non mostra segni di crisi. Una love story che non di rado ha legato i giganti davanti, all’obiettivo a quelli altrettanto geniali dietro l’obiettivo. In questo incontro punteremo il flash su una delle foto più iconiche di tutta la storia del jazz: “Harlem 1958”.
Scopriremo non solo quelli che sono sta, immortala, in quello scatto ma soprattutto coloro che non erano presenti, nel riquadro pur aleggiandovi intorno (a distanza di pochi metri); e poi ci sposteremo verso sud, verso Downtown. Lì, ci fermeremo davanti, ad una palazzina di cinque piani. Entreremo. Ad aspettarci ci saranno musiche inedite e foto di una bellezza vertiginosa e verremo travolti dalla passione divorante per il jazz di uno dei più grandi fotografi del Novecento.

Sempre sabato 19 agosto, dalle ore 18 alle ore 19,30 si terrà il concerto Alboran Trio con Paolo Paliaga al pianoforte, Dino Contenti al contrabbasso e Ferdinando Faraò alla batteria e percussioni. Un grande incontro tra musicisti che vivono la musica d’improvvisazione in un modo diverso, che scavano nel ritmo, che cercano un nuovo suono e un modo nuovo di far suonare la più tradizionale delle formazioni. Il programma si incentra sui brani originali del pianista e compositore Paolo Paliaga e di momenti di pura improvvisazione dove ogni personalità si esprime in totale comunione di visione.

Domenica 20 agosto, sempre all’Auditorium Borelli, dalle ore 16,00 alle 17,30 ci sarà la conferenza sul Jazz a cura di Claudio Sessa “Il suono del jazz. Un percorso storico sulle diverse immagini sonore assunte da questa musica durante i suoi cent’anni (abbondanti) di vita”.
Claudio Sessa, critico di jazCorriere della Sera e docente di Storia del jazz presso il Conservatorio di Trieste, è stato direttore della rivista specializzata Musica Jazz. Ha pubblicato Gaetano Liguori. Un pianoforte contro (Selene, 2003) e Il marziano del jazz. Vita e musica di Eric Dolphy (Vanni, 2006).
Alle ore 18, fino alle 19,30 il concerto “Tenco in Jazz!” di Nino La Piana con il suo quartetto. Un omaggio alla grande musica del cantautore Luigi Tenco.
Il quartetto proporrà brani tratti dal repertorio del grande artista italiano, rivisitati i chiave jazz. I brani saranno infatti arrangiati con le delle sonorità tipiche della musica jazz, ma cercando comunque di non stravolgere completamente l’intenzione originale dell’autore. Con questo omaggio si vuole recuperare il “valore artistico” di Tenco che, nonostante la sua musica fosse considerata “musica leggera”, in essa traspare la profondità e il suo amore per la musica jazz e non solo.
(Nino La Piana: pianoforte; Danilo Pala: sax; Roberto Chiriaco: contrabbasso e Giorgio Diaferia: batteria).

Quest’anno però non ci saranno solo concerti e conferenze di spessore ma anche una mostra collettiva in Santa Croce con protagonisti gli scatti, dedicati al mondo del Jazz, di due noti fotografi, Andrea Palmucci di Milano e Tony Laminarca di Torino. Sempre nell’Ex Confraternita Santa Croce, grazie ad un maxischermo il bovesano Gian Cerato, farà riscoprire, per mezzo di centinaia di scatti, il meglio delle edizioni passate della kermesse dedicata alla musica jazz.
Nelle salette dell’auditorium Borelli, in occasione degli appuntamenti pomeridiani, sarà allestita una seconda mostra a cura del CFJTo (Collettivo Fotografi Jazz Torino). Il gruppo è composto da sei fotografi: Marco Alessi, Antonio Baiano, Stefano Barni, Ferdinando Caretto, Massimiliano Delpero e Carlo Mogavero.