Canosio a misura «Turismo rispettoso senza auto in paese»

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Sono sette i Comuni del­la provincia di Cu­neo nell’edizione 2023 del rapporto “Comuni Rinnovabili” pubblicato da Legambiente, giunto alla sua diciassettesima edizione. Tra questi Canosio, piccolissimo comune della Valle Maira, che figura nella top ten per potenza installata da fonti rinnovabili nel 2022 con 283,38 Kw/abitante. Un dato che incorona un impegno ver­so l’ecosostenibilità che ca­rat­terizza il piccolo centro di cui è sindaco dal 2019 Do­menico Val­lero, eletto a capo di una li­sta civica “apartitica” come tie­ne a sottolineare il primo cittadino.
Un paese dove i residenti sono 76 che d’inverno diventano 35 quando i margari scendono a valle per trasferire le mucche in stalle più capienti. «D’estate la popolazione lievita grazie ai turisti, a luglio e agosto c’è il pienone» dice Vallero. Un turismo assolutamente ecosostenibile, in linea con la filosofia di Canosio per preservare quello che è un patrimonio geologico italiano: l’altopiano della Gardetta. Una filosofia che ha conquistato innanzitutto il villeggiante straniero. «Ci sono moltissimi tedeschi, svizzeri e belgi» dice Vallero, ma dal Co­vid ha conquistato anche un pubblico italiano, soprattutto dal Centro Italia. «Il nostro Vallone è incontaminato – dice il sindaco – non c’è stata cementificazione. E non ce ne sarà». Ma anche un altro provvedimento è risultato vincente per ottenere un turismo rispettoso dell’ambiente: «Nei fine settimana dal 1° luglio e dal 5 al 20 agosto tutti i giorni chiudiamo al transito di auto e moto la strada della Gardetta nel tratto, 17 chilometri, di competenza del nostro Comune» spiega Vallero. Le auto si lasciano in due grandi parcheggi: «Quando sono completi non si fa salire più nessuno – dice il primo cittadino -. Con una bellissima passeggiata sull’altopiano si arriva al rifugio Gardetta, un posto incantevole».
Vallero si è innamorato di questi luoghi grazie alla moglie: «Io vivo e sono originario di Ca­stagnole Pi­emonte. Ma qui a Canosio abbiamo la casa di fa­miglia e uno zio di moglie era un margaro. Vengo qui due giorni a settimana oltre al weekend. Durante il periodo del Covid ho vissuto a Canosio lunghi periodi per senso di responsabilità, non volevo ab­bandonare i miei concittadini». È una politica quella di Vallero e della sua amministrazione volta al rispetto dell’ambiente e al recupero dell’identità delle tradizioni di montagna: «Nel centro paese possono accedere solo i residenti, abbiamo recuperato la Borgata Prest che ora è un piccolo gioiellino. Negli ultimi anni abbiamo collegato internet ed è arrivata la fibra» dice. Tra i progetti futuri c’è il recupero della Casa Villaggio Obacco, un esempio dell’antico modo di abitare in montagna: «La vita si svolgeva sotto un unico tetto, con molti spazi aperti, si sale da un piano all’altro senza vedere il tetto. Ne vorremmo fare un centro culturale per testimoniare la vita rurale delle nostre valli» dice Vallero.
L’amministrazione è al lavoro anche per interrare tutti i cavi che attraversano il paese per ripulire il cielo di Canosio. Interventi, anche quello di limitare le auto, iniziati già una decina di anni fa con l’amministrazione precedente: «Sono stati lungimiranti, le chiusure ai veicoli sono cominciate nel 2019. Ed è stata una scelta vincente: il turismo alla fine è aumentato. Il turismo lento di chi apprezza le piccole cose, che vede e vive. A noi interessa questo, un turismo diverso».
E su questo vogliono continuare a puntare per ripopolare le vallate: «Bisogna cercare di avviare una controtendenza, far tornare le persone a vivere qui. Negli ultimi due anni ab­biamo avuto 4 nascite, un se­gnale che fa ben sperare». A Ca­nosio non ci sono le scuole, i bambini devono spostarsi per la scuola materna ed elementare a Prazzo, per le scuole medie a Stroppo. «Abbiamo un pulmino per portare bambini e ragazzi a scuola. Il problema arriva con le scuole superiori quando bisogna spostarsi a Cuneo e Dro­nero e la sistemazione fa­mi­gliare entra in crisi. I ra­gazzi preferiscono la città e non hanno voglia di sobbarcarsi lun­ghi viaggi per studiare o uscire la sera». A Canosio c’è un negozio di alimentari che è anche bar e ristorante, a luglio e agosto apre l’ufficio turistico: «Per invertire la tendenza di abbandono delle vallate bisogna offrire servizi e redditi adeguati a chi decide di vivere qui. Nei prossimi mesi ci saranno contributi per gli esercizi commerciali che decidono di rimanere aperti tutto l’anno. Sono piccoli passi, ma noi ci crediamo».