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«Con tenerezza accompagno i bimbi verso l’amicizia»

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Braidese, grafica pub­blicitaria di pro­fessione, Mara To­­matis ha di re­cente realizzato uno dei suoi sogni: scrivere un libro. Peraltro, non una pubblicazione qualunque: “Bu#my­littlerabbit#” (Infi­lain­dia­na Edizioni).
Il protagonista è un tenero coniglietto dal pelo grigio e le orecchie rosa. La sua natura curiosa lo porta a esplorare il mondo intorno a lui. Si alternano freneticamente tante domande in Bu e allora decide di partire: un maglioncino, una mantellina per la piog­gia, un cappellino per il so­le, qualche carota e, come va­ligia, una grande pezza di stoffa legata a un bastone.

Il racconto è stato pubblicato nel luglio del 2022: un libro dedicato a ragazzi e bambini, a partire dai quattro anni. Tomatis, dove e come nasce la sua passione per la scrittura e il racconto?
«Fin da bambina, carta e penna sono le mie compagne di viaggio. Ho sempre scritto tanto, ma senza concretizzare in realtà. In riferimento a Bu, è nato prima il disegno (realizzato dalla stessa Mara, nda). Poi mi è scattato un qualcosa e ho deciso di animarlo. Ecco, allora, l’idea del libro. A un certo punto, però, mi sono bloccata, per una serie di motivi. Una notte mi sono detta che dovevo continuare e andare a termine con il mio progetto. Così ho ripreso il blocchetto degli appunti e ho concluso la storia. Quelle pagine, però, sono rimaste in un cassetto; in seguito, la mia famiglia mi ha dato la spinta decisiva. Ho chiesto a mia figlia Annalisa di fare alcuni disegni legati a Bu, che ho inserito all’interno del libro. Ho trovato la casa editrice con la quale collaborare ed è nato “Bu”, il mio primo libro».

Perché questo coniglietto?
«La rappresentazione grafica di Bu mi ha sempre ispirato tenerezza, in fondo, fin da bambina; i coniglietti sono sempre stati i miei animali preferiti. Nel libro vengono affrontate tante te­matiche cruciali, come l’a­micizia, la solidarietà, l’inganno, le bu­gie. Bu è l’acronimo di “b­ugie”, anche se non è lui che le dice. Nel suo viaggio in­contra un orso e tra i due na­sce un rapporto particolare, con Bu che dimostra forza e tenacia. Nel libro vi è tutto il racconto. Le parole chiave sono in grassetto. So­no da stimolo in fase di lettura. Devono essere assaporate, le parole: il contenuto è fondamentale».

Cos’ha provato vedendo il libro stampato?
«Tantissima emozione e soddisfazione. “Tanta roba”, per usare il linguaggio moderno. Sapere che è stato pubblicato mi ha trasmesso un sentimento difficile da esternare. Oltre alla presentazione ufficiale, sono stati organizzati dei laboratori e tutta una serie di attività. Come la lettura teatralizzata, svoltasi nello scorso periodo natalizio, grazie anche al Col­let­tivo Scirò. Vedendolo rappresentato a teatro, mi sono resa conto delle potenzialità di “Bu”. Un racconto che lancia messaggi e che si presta a essere interpretato. Adesso ho un progetto in mente, è un “work in progress” per il 2024. Ci tengo a dire che “Bu” è stato tradotto anche in lingua francese. I tempi di u­scita per questa versione so­no un po’ più lunghi. Suc­ces­sivamente, farò la stessa cosa con la lingua inglese».

L’ultimo Salone del Libro per Ragazzi di Bra è stato una bella vetrina.
«Confermo. Il Collettivo Sci­rò, che ogni anno partecipa all’evento, nei giorni del Sa­lone ha presentato “Bu” alle scuole e agli studenti in visita. Poi, al Teatro Salmatoris di Cherasco, abbiamo vissuto un qualcosa di fantastico. Mi vengono ancora i brividi se ci penso. È stata una soddisfazione enorme vedere il tutto esaurito con i bambini che per un’ora sono rimasti estasiati dal racconto di “Bu”. Vedere negli occhi dei più piccoli la gioia riempie di ciò che di più bello possiamo provare. Questo credo sia impagabile, splendido».

Le prossime tappe?
«Sto cercando di capire se per l’edizione 2023 di Cheese, a Bra, sarà possibile organizzare un evento-laboratorio con “Bu”. Al “Mosca”, nella scuola di mia figlia, ho tenuto un laboratorio dove ho realizzato le scatole delle parole, indizi legati al secondo libro che ho già iniziato a scrivere. Bu, infatti, non si è fermato, sta viaggiando. I bimbi sono ri­masti coinvolti, si sono lanciati con fantasia e creatività: saranno citati nella nuova storia».

Quindi ci sarà “Bu 2”…
«Sì! Non voglio svelare troppo, però confermo che ci sarà una seconda uscita legata a lui. Sta andando avanti nel suo obiettivo!».

BaNNER
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