Può esserci un utilizzo virtuoso della natura coniugato con il benessere economico e sociale dei territori? La sfida che l’uomo ha lanciato all’ambiente può essere trasformata in alleanza? Cosa sono le nature-based solutions per contrastare gli impatti negativi dell’inquinamento globale? Di questi temi si è parlato al Rondò dei Talenti a Cuneo nel corso della presentazione del Quaderno 44 della collana della Fondazione Crc, nel corso di un incontro moderato da Stefania Aoi, giornalista de La Repubblica.
“Forza della Natura. Le sfide del cambiamento climatico e le nature-based solutions territoriali”, tira le fila del dibattito attuale con un’analisi aggiornata delle sfide del cambiamento climatico globale, osservate con la lente degli stakeholder istituzionali, economici e sociali del territorio. Il lavoro, coordinato dall’Ufficio Studi e Ricerche della Fondazione Crc e realizzato insieme a Etifor Srl, spin off dell’Università di Padova, passa in rassegna le possibili azioni di mitigazione e adattamento da avviare ora a livello locale, a partire dalle risorse che la natura mette a disposizione.
«Tra le sfide del nostro Piano Pluriennale 2021-2024, + Sostenibilità è quella che più di tutte interroga la nostra comunità in maniera trasversale: ciascuno di noi, infatti, indipendentemente dalla tipologia di ente a cui appartiene e dalla posizione che occupa, può contribuire alla qualità dell’ambiente e della natura che ci circonda», ha ribadito il presidente della Fondazione Crc, Ezio Raviola. «La chiave di lettura che la Fondazione Crc ha scelto per affrontare questo capitolo di intervento, così come per le sfide + Comunità e + Competenze, è quella dell’opportunità: trasformare le necessità di preservazione del patrimonio naturale in una risorsa da consegnare alle prossime generazioni. Il Quaderno 44 propone una lettura aggiornata delle sfide non più rimandabili di contrasto alla crisi climatica per il nostro territorio, alla luce delle politiche e delle indicazioni internazionali. Ma soprattutto propone possibili soluzioni, a partire da un inedito confronto tra l’evidenza scientifica e le indicazioni di settore. Ci auguriamo che questo lavoro contribuisca a rendere ancora più ampia la rete di enti e di individui che, con il proprio comportamento e le proprie iniziative, agiscono per il bene della nostra comunità e dell’ambiente in cui essa prospera».
Alcuni numeri possono aiutare a restituire efficacemente la dimensione dell’importanza assunta da questo tema: quasi 60 miliardi (circa il 30%) del Next Generation EU italiano sono destinati alla missione Rivoluzione verde e transizione ecologica; un terzo dello stanziamento del Pr Fesr 21-27 del Piemonte è destinato alla priorità denominata Transizione ecologica e resilienza; nel 2022 due articoli della Costituzione Italiana sono stati modificati al fine di includere tra i principi fondamentali la tutela dell’ambiente, con una chiara prescrizione di attenzione alle future generazioni. L’evidente crescita del peso della sostenibilità nelle politiche contemporanee è favorita, per un verso, da una presa di coscienza che sta maturando nella società, per l’altro, dall’urgenza rappresentata da fenomeni di eventi climatici estremi, la cui frequenza è aumentata notevolmente negli ultimi vent’anni. Questi sono i due obiettivi principali del Quaderno 44 che offre una visione privilegiata per la provincia di Cuneo e fornisce utili elementi per evidenziare la capacità e i limiti del territorio di dotarsi di una strategia di risposta ai cambiamenti climatici.
Dopo il focus sui dati più salienti della ricerca, curato da Giulia Amato, Project Manager di Etifor, Franco Parola, Responsabile Provinciale Settore Ambiente Coldiretti Cuneo, Manuela Bernardi, dirigente Settore Meteorologia, clima e qualità dell’aria Arpa Piemonte e Ivana Ristovska, dell’Associazione Internazionale Comunicazione Ambientale, hanno commentato gli elementi salienti del Quaderno 44, con una particolare attenzione al contesto agricolo, a quello urbano e alle strategie di comunicazione, sottolineando quanto si sta facendo per promuovere l’adattamento e il contrasto alla crisi climatica.
Davide Pettenella, professore Ordinario del Dipartimento Terri-torio e Sistemi Agro-Forestali dell’Università di Padova ha concluso: «Vivere dalla natura, ossia potendo contare sulla capacità della natura di fornire risorse per sostenere i mezzi di sussistenza, i bisogni e i desideri delle persone. Vivere con la natura: diritto intrinseco di ogni specie di prosperare indipendentemente dai bisogni umani. Vivere nella natura: ambiente per il senso del luogo e dell’identità delle persone. Ed infine vivere come natura: il mondo naturale come una parte fisica, mentale e spirituale di se stessi».
Il quaderno e le slide utilizzate durante la presentazione sono scaricabili dal sito web www.fondazionecrc.it. Chi fosse interessato ad avere copia cartacea del Quaderno può richiederla all’indirizzo mail studi@fondazionecrc.it.