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L’opinione di Stefano Erzegovesi

«Ha effetti molto positivi e può rigenerare le nostre cellule. Nel caso, meglio con orario 8-20. però attenzione: non è adatto ai più giovani»

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IL FATTO
Digiuno intermittente: se ne parla sempre di più come il metodo migliore per mantenersi in forma, senza peso superfluo. Ma è davvero efficace? e quali sono le controindicazioni?

A proposito di diete, nell’ultimo periodo si parla tanto di digiuno intermittente. Decisive, in questo senso, le ottime referenze rappresentate da molti personaggi “vip” che sostengono di averlo sperimentato con ottimi risultati. E anche numerosi specialisti ne promuovono l’efficacia. Si tratta di una restrizione di cibo basata su un orario preciso, nella versione più classica prevede appunto il digiuno in una fascia che va dalle ore 16 fino alle 8 del mattino. Ma tra le varianti, la più diffusa è la 12-12, ovvero una dieta che consente di cenare entro le 20 e di fare colazione alle 8 del mattino successivo per poi evitare di mangiare nel corso della giornata. Ma in definitiva, fa bene oppure no?
Stefano Erzegovesi, esperto in nutrizione preventiva e disturbi alimentari, ha spiegato a Sky: «Prima di parlare di digiuno intermittente, bisogna definire cosa si intende per digiuno, che non significa necessariamente non mangiare nulla ma introdurre meno energia rispetto a quella di cui il nostro corpo ha bisogno, come per esempio nel cosiddetto giorno di magro, in cui si mangiano solo verdure, oppure ci si astiene dalla carne, anche questa è una forma di digiuno». E ancora, entrando nel dettaglio del digiuno intermittente: «Si sceglie una finestra temporale. Ad esempio, si finisce di mangiare alle 16 e poi si riprende alle 8 della mattina dopo. Questo è il cosiddetto digiuno 8-16. Oppure si fa un digiuno ancora più fisiologico, che è quello che io personalmente consiglio in generale prima di andare su digiuni di maggiore intensità, che, va sottolineato, diventano un atto medico e quindi come tali devono essere valutati attentamente da uno specialista. Quando parlo di digiuno fisiologico intendo il classico 12-12 in cui si finisce di mangiare alle 20 e si riprende alle 8 del mattino dopo con la colazione, quindi per 12 ore non si ingerisce nulla se non acqua o tisane».
Interessante sapere quello che accade al nostro fisico durante una dieta: «Nel momento in cui le nostre cellule sentono che c’è aria di carestia e quindi che l’apporto di nutrienti cala come nel digiuno, si attrezzano per sopravvivere con quello che hanno. Dobbiamo considerare le cellule come un ripostiglio di vecchie cose, pronte per essere bruciate. Col digiuno, per trovare nutrimento, si cominciano così a bruciare parti di cellula, e avviene una sorta di vero detox». Ecco quindi il principale effetto positivo: «Tutti noi accumuliamo nel corso del tempo scorie di vario tipo che a questo punto si autoeliminano (cosiddetta apoptosi) in una sorta di auto digestione. Con il digiuno 12-12 l’organismo, che è di un’intelligenza mostruosa, manda dei segnali per fermare qualsiasi processo di costruzione».
Ma attenzione: «Le uniche categorie per le quali non è indicato questo digiuno sono tutte quelle in accrescimento: bambini, adolescenti, donne in gravidanza, donne in allattamento. In questi casi c’è infatti la necessità che i fattori di crescita siano attivi».