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Ecomusei Palcoscenico Naturale – Un nuovo cartellone di eventi

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In partenza il 7 luglio la seconda edizione di Ecomusei Palcoscenico Naturale con un cartellone di 18 spettacoli da luglio ad ottobre per incentivare la scoperta degli ecomusei piemontesi e del loro territorio.

 

Piemonte dal Vivo, in sinergia con la Regione Piemonte e Abbonamento Musei, lavora insieme alla Rete Ecomusei Piemonte per dare vita ad un cartellone di eventi site specific presso gli Ecomusei della Regione. Un progetto nato e sviluppato in maniera condivisa dalle istituzioni affinché gli spazi culturali e alcune forme di teatro si incontrino al di là della performance per stimolare la partecipazione attiva delle comunità locali e portare benessere alle comunità che le abitano.

 

Sabato 15 luglio 2023, ore 18.00 Ingresso € 2
Ecomuseo della Resistenza “Il Codirosso”
Rossana (CN) – Piazza Gazzelli
NELL’ ABBRACCIO- KOREOTEKST
ideazione e performance Ambra Gatto Bergamasco e Francesca Cola
produzione TECNOLOGIA FILOSOFICA
Leggerezza e resistenza sono due qualità principali del sistema osseo del corpo umano. Nella performance in situ “Nell’abbraccio” queste qualità saranno metafora della presa di posizione ribelle, esaltante e dolorosa dell’azione partigiana e del potente momento di Liberazione vissuto dalla collettività nella primavera del 1945.
“Nell’abbraccio” le due artiste si muoveranno in un paesaggio corpografico creato ad hoc che condurrà la Comunità dei partecipanti in un’azione coreografica generativa per un rito di liberazione collettiva.

 

-Sabato 8 luglio 2023, ore 21.00 Ingresso € 5 – Under12 €2
Ecomuseo della Pastorizia
Fraz. Pontebernardo – Pietraporzio (CN) – Piazza dell’Ecomuseo

E

– Domenica 9 luglio 2023, ore 21.00 Ingresso € 5
Ecomuseo delle Rocche del Roero
Cisterna d’Asti (AT) – Castello di Cisterna d’Asti – Piazza A.Hope 1 

L’ALTRO MONDO
da un’idea di Daniele Ronco e Luigi Saravo drammaturgia Daniele Ronco
tratto da “L’altro mondo” di Fabio Deotto
con Daniele Ronco e Luigi Saravo (in qualità di dramaturg e facilitatore)
regia Luigi Saravo
in collaborazione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR)
scene Massimo Voghera
con la collaborazione di Roberto Leanti e Piero Ronco
assistente scenografa Luna Lemmola
costumi Teresa Musolino
luci Davide Rigodanza
produzione Mulino ad Arte

Il progetto “L’altro mondo” nasce dalla necessità di raccogliere in tempo reale le percezioni del pubblico in merito alla crisi climatica e tutte le sue implicazioni. Lo spettacolo si pone l’obiettivo di ribaltare il rapporto fruitore-rappresentazione andando a costruire un percorso dove gli spettatori e le loro percezioni dei temi ambientali diventano il centro della rappresentazione.
E’ un progetto che utilizza la performance artistica e lo storytelling per monitorare le impressioni delle criticità ambientali di un territorio coinvolgendo i cittadini ed elaborando soluzioni attraverso un percorso partecipativo di co-creazione. Parallelamente alla performance realizzata con il contributo degli spettatori lo spettacolo vede la collaborazione con Fabio Deotto, un autore che ha dedicato anni di ricerca sulla crisi climatica. La parte centrale dello spettacolo, infatti, sarà la trasposizione teatrale del libro intitolato “L’altro mondo – la vita in un pianeta che cambia”. Il libro è incentrato sul viaggio durato due anni che ha visto Fabio spostarsi da un estremo del mondo all’altro per incontrare testimonianze dirette in merito alla crisi climatica. Nello spettacolo sono narrate le tappe più significative di questo viaggio, i luoghi scolpiti nell’immaginario collettivo come paradisi terrestri: le Maldive, Miami, New Orleans, il villaggio di Babbo Natale e Venezia Luoghi che diventano simbolo di un mondo che l’essere umano si ostina a voler mantenere inossidabile, ma che ormai non esiste più. Lo spettacolo, nel viaggio che affronterà durante il suo tour, verrà supportato dal CNR, che si impegnerà ad attivare i propri presidi territoriali per individuare le specifiche criticità dei singoli territori e per creare una rete diffusa che favorisca l’incontro fra il progetto artistico e i luoghi in cui verrà ospitato. La collaborazione con il CNR è fondamentale per continuare il processo che Mulino ad Arte porta avanti da anni, un processo che mira a unire cultura e scienza con l’obiettivo di veicolare in modo capillare la crisi climatica attraverso il linguaggio teatrale

 

Sabato 22 luglio 2023 ore 21.30 ingresso € 5
Ecomuseo Terra del Castelmagno
SP250, 89 Fraz. Villa San Pietro – Monterosso Grana (CN)-  cortile dell’Ecomuseo Terra del Castelmagno

GRAZIE DEI FIORì
omaggio a “Duri a Marsiglia” di Gian Carlo Fusco
un recital di e con Orlando Manfredi e Luca Occelli
drammaturgia Orlando Manfredi
musiche originali Orlando Manfredi
scena Marco Ferrero
produzione Santibriganti Teatro

“Quando arrivai a Marsiglia, nel giugno del 1932, mi scrollai di dosso il mio vero nome e mi ribattezzai Charles Fiorì, in omaggio al mio poeta preferito e ai suoi Fiori del male. Stavo per compiere i diciotto anni e per diventare un tipo poco raccomandabile.”

In Duri a Marsiglia, prototipo del mito letterario marsigliese, Gian Carlo Fusco – giornalista e scrittore dimenticato tra i più grandi del Novecento – romanzava la sua avventurosa formazione giovanile, iniziata da anarchico espatriato per abbracciare l’Internazionale antifascista e conclusa tra le braccia della mala marsigliese. Charles Fiorì, innamorato della più sfaccettata umanità, acuto poliglotta e tiratore di boxe, inizia la “gavetta” come protettore di prostitute e, in una rapida e fortunosa escalation, finisce per diventare uomo scelto del clan. Per ironia della sorte, proprio l’alleanza dei clan in chiave antinazista contribuì alla Liberazione di Marsiglia dall’occupazione nazista. Grazie dei Fiorì è un libero omaggio in forma di recital narrativo-musicale al capolavoro noir di Fusco e alla città di Marsiglia. Il testo della piece ripercorre le vicende picaresche del romanzo portandone alla luce le premesse nascoste: troviamo quindi un antifascismo viscerale, quasi pre-politico, che genera le scelte cruciali; troviamo un umanesimo d’azard rispetto ad ogni alterità e marginalità, come quelle dei tanti poveri cristi, piccoli criminali, prostitute, travestiti, biscazzieri e boss mafiosi. Troviamo il multiculturalismo come teatro del mondo e specchio di una Marsiglia araba, corsa, catalana, provenzale, siciliana. Così, anche dal punto di vista artistico, è la contaminazione dei linguaggi a creare una drammaturgia della scena che procede con senso cinematografico tra evocazione, dialoghi serrati, canzoni, recitar cantando, paesaggi sonori in cui convivono impulsi elettronici e musiche di scuola francese e che conducono lo spettatore lungo i vicoli di una Marsiglia luogo dell’immaginario.

 

 sabato 9 settembre 2023, ore 16.00 Ingresso € 5
Ecomuseo dei Certosini nella Valle Pesio
Chiusa Pesio (CN)- Piazza di Borgata Fiolera
(in caso di pioggia lo spettacolo si terrà c/o il Pellerino di Piazza Cavour – Chiusa di Pesio

MUCCHE BALLERINE
da un’idea di Alessandra Celesia
testo Marco Bosonetto
regia John McIlduff
musiche originali di Christian Thoma
con Alessandra Celesia
Christian Thoma (oboe,corno inglese, clarinetto basso)
Luca Moccia (contrabbasso)
Alex Danna (fisarmonica)
produzione CURIOUS INDUSTRIES

Cosa sapremmo della guerra se a raccontarla fosse una mucca che ascolta il Trio Lescano?

Mucche ballerine è una storia alpina che sa di fontina stagionata, latte appena munto e villaggi carbonizzati.
È una storia d’amore e dinamite, partigiani e Radio Londra, incendi e rappresaglie, mucche scervellate, bipedi umani complicati e cani pastori un po’ fascisti.
Regina, una “reine” valdostana, una mucca combattente ridotta in
clandestinità dalle proibizioni del fascismo, racconta l’estate del 1944 passata in alta montagna in compagnia delle amiche Ardita (innamorata di Tornado, un toro da monta professionalmente infedele) e Marquisa, che vede sempre nero ma forse vede giusto. Il loro alpeggio diventa la stazione radio di una banda di partigiani. E allora tra le interferenze e i bollettini di guerra si fa strada il Trio Lescano. Da questa prospettiva stralunata, il racconto degli anni dell’occupazione tedesca e della Resistenza si riempie di un’ironia, una tenerezza e una mestizia del tutto nuove, lontane da ogni retorica celebrativa.

 

domenica 17 settembre 2023  – ore 15:00 – Ingresso € 5
Ecomuseo della Segale
Fraz. Sant’Anna di Valdieri (CN) – Cortile dell’Ecomuseo della Segale

PININ E LE MASCHE
di Luciano Nattino, liberamente tratto dal racconto di Davide Lajolo
con Massimo Barbero
regia di Fabio Fassio
produzione TEATRO DEGLI ACERBI

Pinin è un solitario abitatore dei boschi. Non torna più in paese da tempo. Ai pochi che riescono a trovarlo egli parla della sua vita, di un lungo viaggio, di un amore, di ricordi, di mondi possibili. E di “masche”, amiche e sconosciute, protettrici e crudeli. Per incontrare Pinin è necessario andare nei suoi luoghi, che sono distanti dalla civiltà, dai rumori dell’oggi. Dunque occorre innanzitutto camminare per piccoli sentieri e poi attendere in un luogo specifico, tra il fitto degli alberi, prendendo posto attorno a una torcia. E, se non si è troppo rumorosi o curiosi, lui, Pinin, potrebbe arrivare. E’ brusco, selvatico, non parla volentieri ma, se gli prende la vena buona, può parlare a lungo. Le sue sono storie di alberi, di uomini, di un amore lontano.
Sono anche storie di guerre, di ricordi, di viaggi, di fughe. E sono, soprattutto, storie di masche, storie di quegli esseri che proteggono, a modo loro, la terra. Uno spettacolo per spazi non convenzionali e luoghi naturali, a stretto contatto con il pubblico.

 

Sabato 30 settembre 2023 ore 20.30  Ingresso € 5
Ecomuseo dell’Alta Val Maira
Prazzo Inferiore (CN)- Ex scuderie della ex Caserma Pisacane
Vad ‘n Merica
con Franco Testore

CASA DEGLI ALFIERI
E’ un reading, una combinazione di letture.
Partendo da sei testimonianze “nord-americane”, tre vengono proposte in lettura.
Sono quelle di Giovanni Battista Giraudo, di Giovanni Giacomo Ruatta e di Lorenzo Blua. Non perché queste siano più indicative delle altre – preziose lo sono tutte – ma semplicemente perché si è ritenuto di tenere l’economia della lettura in un’ora e trenta circa. Inserirle tutte sarebbe stato un eccesso complicato. Queste tre testimonianze, sempre per stare in un tempo ragionevole, sono state accorciate senza tuttavia modificare il testo originale selezionato. Una scelta che si ritiene non abbia tolto corpo alle testimonianze.
La musica ha un ruolo importante in Vad ‘n Merica. E’ più di un’ipotesi, infatti, che i protagonisti delle testimonianze inserite – come peraltro tutti gli italiani emigrati in Nord America – abbiano ascoltato, prodotto, condiviso, apprezzato quell’intenzione musicale. Come noto l’intera tradizione popolare americana è segnata dall’influenza europea oltre che quella africana. Detto in altro modo la musica inserita non è solo un elemento abbellente ma veicolo rappresentativo, coerente alla lettura stessa. Il modo per portare chi ascolta dentro le testimonianze.