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Il collettivo Zaratan propone un pomeriggio di racconti, foto e cibo d’altrove

Itinerari: domenica 2 luglio alle 17 al NUoVO (ex Nuvolari), in via Parco della Gioventù

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Un’occasione per parlare delle terre di emigrazione in modo diverso, dando voce a chi da lì proviene, lasciando spazio alla scoperta di strutture sociali altre e a nuovi movimenti di persone e idee.

Uno degli ospiti sarà Ibrahim Galdima (del Cameroun), che grazie alla collaborazione con Alessandra Munerol (Ligure) ha da poco pubblicato “Il re della Savana”: un libro che ripercorre la sua esperienza di attivismo in terra africana, la migrazione e integrazione in Italia. Interverranno anche “The gambian brothers”, una neonata associazione cuneese di gambiani che preparerà dei piatti tipici da degustare durante l’aperitivo, a prezzo libero. A moderare sarà Giulia Marro, antropologa e operatrice umanitaria di Medici Senza Frontiere, che porterà una testimonianza dall’Amazzonia Venezuelana.

Il collettivo Zaratan crede che la migrazione, la cooperazione e l’arte siano occasioni per ispirarsi, contaminarsi, costruire una realtà nuova dove tutti e tutte trovino il proprio spazio. Oggi il mito del Paese europeo ricco e democratico provoca movimenti migratori e spesso sminuisce ciò che le persone si lasciano alle spalle nel loro Paese d’origine. Qualcosa che poi viene cercato e ritrovato nei gruppi di connazionali migranti, gruppi di solidarietà, ma che rimangono spesso isolati rispetto al resto della società.

Dopo la rassegna a quattro incontri “Itinerari del Rojava”, il collettivo Zaratan ripropone un momento di confronto e ispirazione a nuovi modelli di società. Aspettando la quarta edizione di Zoé in città che avrà luogo al Parco della Gioventù dal 20 luglio al 6 agosto.

BaNNER
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