L’stremo sud della Francia, conosciuta come Costa Azzurra è un susseguirsi di borghi e città, che si mescolano: 120 chilometri da Menton a Tolone che regalano a chi le visita paesaggi che sembrano dipinti su tela. Non a caso, i suoi borghi e la natura che circonda le città sono stati fonte di ispirazione per artisti come Renoir e Matisse, mentre nel cinema località come Nizza, Hyères, St. Tropez, Cannes hanno caratterizzato le pellicole e il costume degli Anni Sessanta… E poi c’è il mare, azzurro, cristallino, godibile in tante e famose spiagge come la Sablettes o quella di Rondelli a Menton; Plagette Petite Afrique a Beaulieu-sur-Mer; Paloma Beach a St-Jean-Cap-Ferrat, che prende il nome dalla figlia di Pablo Picasso, assidua frequentatrice del luogo o la Plage Notre-Dame, nell’isola di Porquerolles, completamente immersa nel verde, raggiungibile tramite un traghetto da La Tour Fondue…
Il mare della Costa Azzurra poi nasconde molti segreti. Il meno noto è lo straordinario ecomuseo sottomarino di Cannes: al largo dell’isola Sainte-Marguerite, è costituito da sei grandi teste scolpite dall’artista britannico Jason deCaires Taylor e posizionate sul fondale a una profondità tra i 3 e i 5 metri, dunque perfettamente accessibili per chiunque sappia nuotare e indossi una maschera e un boccaglio. Alte due metri, pesanti circa dieci tonnellate, le sei statue sono state realizzate in un materiale ecologico con un Ph neutro in modo da poter offrire rifugio a pesci e altri animali marini, con l’intento di fare del museo anche un santuario ecologico.
Per vivere la Costa Azzurra però occorre immergersi nei profumi dei tanti centri storici: Roquebrune-sur-Argens, tra Nizza e Aix-en-Provence ricco di interessanti gallerie d’arte; Cagnes-sur-Mer, villaggio sul mare fatto di case color pastello e locali, borgo in cui Renoir decise di passare gli ultimi anni della sua esistenza e dove la sua casa oggi è museo con esposizione di tante sue opere.
E poi c’è Antibes sono due bastioni del XVI secolo entro i quali si districa un labirinto di piccoli vicoli su cui si affacciano abitazioni private e ristoranti di pesce. Per gli amanti dell’esplorazione, questo è un ottimo punto di partenza per lunghe passeggiate come il Sentiero dei Doganieri. Chi apprezza l’arte, invece, può dedicare qualche ora alla visita del Museo Picasso: l’artista ha infatti vissuto qui nel 1944 e la sua presenza viene oggi ricordata con quadri e disegni conservati nel Castello Grimaldi. E poi c’è Menton, dove le temperature sono mitigate dalle correnti e permettono il proliferare della natura: sette sono, infatti, i giardini che le hanno permesso di diventare la prima città d’arte e storia della zona. Non solo: è anche una terra dagli agrumi molto pregiati che qui nascono in ben 137 varietà diverse che vengono festeggiate durante la Festa del Limone. Da non mancare poi la sosta al Museo Jean Cocteau progettato da Rudy Ricciotti.
Costa Azzurra è anche sinonimo di promontori, “scoperti” dall’aristocrazia europea verso la fine dell’Ottocento e da allora popolati da bellissime, discrete ville che occhieggiano in mezzo alla vegetazione. Come Cap-Martin, dove l’architetto danese Tiersling realizzò le sue ville bizzarre e pure il Grand Hôtel du Cap Martin, amato dalla principessa Sissi o Cap Moderne (ovvero la Villa E-1027) e il “Cabanon” di Le Corbusier, oggi Patrimonio Unesco.
Poco più a ovest, nel Principato di Monaco, ecco Cap d’Ail con un sentiero lungo quasi 4 chilometri che corre lungo la costa, seguendo spiagge e promontori, che si spingono fino alla stupenda spiaggia di Mala.
Poi è la volta di Cap-Ferrat, un altro luogo che definire idilliaco è poco: Nietzsche veniva qui ad ammirare “le rose appena sbocciate e i gerani” e a “parlare alle onde come fossero ragazzine”. Ultimo capo il Cap d’Antibes, tra Antibes e Cannes. Sul Sentier de Tire-Poils si segue la costa per 3 chilometri; il panorama è eccezionale, sia sulle isole di Lérins sia sulle cime del Mercantour. Da non mancare la visita alla Villa Eilenroc, in stile neogreco: imperdibile il parco, dove crescono 2.000 rose!
E poi c’è lo sport, o meglio il gusto di pedalare in bicicletta che a Nizza si trasforma nel lento piacere di scovare scorci, da scoprire lentamente in più giornate. Chiese barocche, facciate colorate, mercati pittoreschi… e poi la famosa Promenade des Anglais, il Musée National Marc Chagall con la più grande collezione pubblica di opere del pittore bielorusso.
Poco lontano c’è poi Saint-Paul-de-Vence, nell’immediato entroterra di Nizza, borgo amato dalle star e incredibilmente suggestivo grazie alle sue stradine lastricate con ciottoli, alle sue dimore medievali e rinascimentali, ai negozietti chic di antiquari e pasticcieri. E poi ci sono due bellissimi circuiti in bicicletta nei dintorni, ideali per ammirare l’entroterra della Costa Azzurra, le sue colline e i suoi borghi arroccati (uno è ispirato ai pittori e l’altro porta alle Gorges du Loup: entrambi sono adatti ai cicloturisti); poi la passeggiata delle fortificazioni, che coniuga natura e cultura; e infine le bocce. Già, la pétanque, sport nazionale, centrale anche a St. Tropez dove appunto la luminosa e ombreggiata dai platani “piazza della petanque”, permette il gioco delle bocce in ogni ora, anche la sera grazie all’illuminazione artificiale.
La Costa Azzurra incanta anche in tavola con ingredienti come il pane che a Nizza hanno saputo interpretare in modo davvero creativo nel corso del tempo e che oggi si ritrova un po’ in tutte le specialità. A cominciare dalla pissaladière… Cosa c’è di meglio che una salsa alle acciughe stesa su una fetta di pane?! Altra specialità nizzada molto apprezzata: il pan bagnat servito nelle panetterie del Vieux Nice, la città vecchia, dove si trova pane di tutti i tipi, alle acciughe, alle olive, alla tapenade (la pasta di olive), e delle fougasses, le focacce: al timo, al rosmarino, alle noci, alle rose… Fra i piatti più popolari, troverete la non meno celebre salade niçoise, l’insalata nizzarda a base di verdure fresche, la ratatouille: zucchine, melanzane, pomodori e cipolle e… naturalmente buon pesce!