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Team Go Eleven: doppia top ten nella domenica di Donington

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Foto Luca Gorini (EFFATECH )

Domenica migliore rispetto alla giornata di ieri in termini di risultati, nella quale Philipp Oettl ha sempre tenuto il passo del gruppo in lotta per il podio, ma non è mai riuscito ad avvicinarsi del tutto. Vero che la decima posizione sembra distante dai primi posti, ma nella Superbike odierna con un paio di decimi al giro o una buona qualifica si possono guadagnare tante posizioni. In crescita rispetto a Misano, ma comunque ancora serve limare il passo gara per entrare nella lotta che conta.

Nel Warm Up vi è stato un tentativo da parte di tutte le squadre di valutare la mescola più morbida al posteriore, ma sia per il vento freddo, sia a causa di una pista molto dispendiosa in termini di gomma, dopo un paio di giri la moto diventava instabile; accantonata la scelta, l’idea di andare tutti con la SC0 è rimasta l’unica possibile in entrambe le gare.

Warm Up:
P 1 J. Rea 1.26.438
P 2 M. Rinaldi + 0.078
P 3 A. Bautista + 0.123

P 13 P. Oettl + 0.707

In Superpole Race purtroppo la prestazione conta poco, l’importante è stare dentro le prime nove posizioni per migliorare la griglia di partenza. Questa volta Philipp ci è arrivato davvero vicino, conquistando la decima posizione in scia a Redding. Non è bastato purtroppo, però ancora una volta il gruppo per la Top 5 era distante pochi secondi, ed il ritmo gara non era così tanto più veloce rispetto a quello del pilota tedesco. Bella la battaglia con Aegerter, sopravanzato proprio nelle fasi finali della Gara.

Superpole Race:
P 1 T. Razgatlioglu 14’26.442
P 2 A. Bautista + 0.315
P 3 J. Rea + 0.537

P 10 P. Oettl + 11.167

Gara 2 inizia con un grande spavento al primo giro; Sykes è vittima di un violentissimo highside in uscita da curva 8, una delle più veloci del circuito; Rinaldi e Baz, finiscono a terra per evitarlo, Philipp si allarga andando nel prato e sfiorando ancora l’inglese di BMW sul casco. Rientra ultimo ma la gara viene interrotta per prestare soccorso ai coinvolti. Alla ripartenza Philipp difende la posizione a ridosso della Top Ten, e si mette all’inseguimento del gruppo davanti. Riprende Aegerter, lo sorpassa, cerca di chiudere su Gerloff, ma tutti i piloti all’interno dei primi dieci giravano veramente con un ritmo simile. Porta a termine l’ultima gara a Donington Park decimo, mostrando un buon ritmo, ma senza avere lo spunto deciso per rientrare nella lotta davanti. Qui è mancato veramente poco in termini di distacco, anche se il risultato finale sembra lontano dalla Top cinque. Ancora una volta qualifica e primi giri sono determinanti per un buon risultato.

Race 2:
P 1 A. Bautista 31’51.175
P 2 T. Razgatlioglu + 2.650
P 3 D. Petrucci + 7.936

P 10 P. Oettl + 14.317

Dopo Misano era fondamentale confermare i passi avanti mostrati in termini di velocità; qui a Donington Philipp è sempre stato a ridosso del gruppo che conta. Ora serve fare un ulteriore piccolo passo avanti, si parla di uno, due decimi al giro che possono aiutare per recuperare posizioni e punti importanti. Ci vediamo ad Imola tra due settimane!

Philipp Oettl (Rider):
“Oggi sia la Superpole Race che Gara 2 sono state super veloci! La moto andava bene, sono rimasto coinvolto nell’incidente del primo giro, ma ho evitato tutti i piloti fortunatamente. Poi la gara è stata interrotta, il che ci ha salvati perché ero ultimo. Il nostro passo è stato buono per seguire il gruppo davanti, ma non sono riuscito a chiudere il gap. Da un lato sono contento perché ci siamo, siamo veloci, ho visto il podio per tutta la gara, ma dall’altra parte è frustrante essere così vicini ma così lontani come posizione. Dopo Misano abbiamo trovato la nostra via, dobbiamo continuare così. Imola è un tracciato che non conosco, ma farò un paio di giri con Denis in bici e mi spiegherà qualche segreto!”

Denis Sacchetti (Team Manager):
“L’80% della gara si decide in qualifica e nei primi cinque giri. Noi siamo tornati ad essere molto veloci, oggi abbiamo confermato che il ritmo è da Top 5, ma dobbiamo lavorare per migliorare queste prime due fasi per poter ottenere il risultato. Il lavoro che stiamo facendo ci motiva per la gara successiva, sentiamo il profumo ma ancora non mangiamo, e questo ci rende ancora più affamati. A Donington siamo stati molto costanti e Philipp è riuscito anche a trovarsi più comodo nei sorpassi. Ora ci manca l’ultimo step!”

c.s.