Nel 2022 sono stati oltre 200 i lavoratori impiegati nel distretto della frutta che hanno gravitato sulla città di Cuneo. Mentre la stagione della raccolta inizia, in città si struttura e si prepara il servizio di accoglienza dei lavoratori stagionali.
Per monitorare i numeri, per sostenere la sistemazione e l’integrazione di coloro che arrivano senza la chiamata delle aziende e un contratto di lavoro, per evitare fenomeni di bivacco, ma anche per intercettare situazioni di sfruttamento e caporalato, il Comune di Cuneo ha lavorato per costruire una rete territoriale finalizzata alla definizione di un “sistema integrato di interventi” per l’accoglienza degli stagionali.
Alla base dell’accoglienza, un “Protocollo d’intesa” tra Comune di Cuneo, Prefettura, Regione, gli altri otto Comuni del distretto del saluzzese. Il protocollo, firmato il 15 giugno scorso, impegna i Comuni ad organizzare luoghi di ospitalità per i senza fissa dimora, raccordando la rete di servizi presenti sul territorio (mensa, centri diurni, dormitori…).
Di conseguenza, anche a Cuneo i servizi sono stati organizzati da un “tavolo istituzionale”, a cui si sono seduti il Comune, il Consorzio socio assistenziale (Csac), la Caritas, la Croce Rossa Italiana, la Cooperativa Sociale Momo, il .Meet, la Cgil.
Dal punto di vista operativo, l’accoglienza sarà strutturata così:
– Fulcro del sistema è un Info Point, luogo di primo filtro, avrà il compito di registrare le persone, fornire informazioni di base sulle opportunità abitative del territorio, collocare le persone nelle accoglienze diffuse, favorire la mediazione con i servizi pubblici, offrire consulenze specifiche in ambito amministrativo, legale e sindacale. Lo sportello fisso sarà affiancato da uno sportello itinerante con ruolo di antenna e orientamento, capace di raggiungere anche quella fascia di persone che difficilmente si rivolgono spontaneamente ai servizi. Lo sportello fisso è nella sede di “.Meet” (via Leutrum, 7), quello itinerante si muove tra il dormitorio Croce Rossa, la mensa Caritas “Claudio Massa” e la stazione ferroviaria. Gli sportelli sono a disposizione dei lavoratori stagionali con contratto regolare, ma senza possibilità di alloggio presso il datore di lavoro, e di quelli in cerca di occupazione. Tutte le informazioni raccolte dall’Info Point convergeranno in una banca dati comune, accessibile da tutti gli attori coinvolti nel progetto. A gestire l’Info Point sarà una équipe multi-professionale.
– L’accoglienza abitativa funzionerà su due livelli: ci sarà una prima accoglienza, presso il dormitorio gestito dalla Croce Rossa Italiana (ex Caserma Piglione, via Bongioanni 16, Cuneo) con cinquanta posti, di cui quaranta per i potenziali braccianti agricoli. Una seconda accoglienza, o accoglienza diffusa, offrirà una possibilità di alloggio presso abitazioni private individuate dall’Amministrazione e dai soggetti partner. Per questa tipologia, i posti complessivi sono circa quaranta.
Per quanto riguarda i lavoratori stagionali contrattualizzati e ospitati dai datori di lavoro, avranno la possibilità di usufruire di servizi complementari (es. formazione linguistica), per favorire l’integrazione al più alto livello possibile.
Per la messa a terra di questo sistema di accoglienza, lavoreranno gli attori del tavolo citati sopra, che hanno sottoscritto il 30 giugno un Protocollo d’intesa con il Comune di Cuneo. La copertura economica del progetto è garantita in parte dalle quote a carico dei lavoratori contrattualizzati ospitati e dei loro datori di lavoro, in parte da risorse comunali, in parte dal contributo della Regione Piemonte attraverso il progetto “Common ground” che, oltre a sostenere le spese, garantisce il presidio delle accoglienze, e ha come capofila la cooperativa Momo.
“Questo meccanismo di accoglienza si è messo in moto il 1 luglio. Monitoreremo l’andamento della stagione di raccolta e degli arrivi, in modo da poterci attivare velocemente in caso di criticità”, la precisazione della sindaca Patrizia Manassero. “In un tempo in cui l’accoglienza dei migranti genera difficoltà e paure, sono orgogliosa che gli attori del territorio, forti di tanta esperienza, abbiano saputo mettere in piedi un sistema puntuale di accoglienza. Ringrazio i team di professionisti e soprattutto tutti i volontari che al dormitorio e alla mensa si mettono a disposizione delle persone che approdano nel nostro territorio alla ricerca di un lavoro, persone di cui per altro c’è enorme bisogno per far fronte alle necessità agricole e non solo. Ringrazio anche la Prefettura, i colleghi Sindaci e tutti i partners che hanno sottoscritto il Protocollo: è il frutto efficace di un utile lavoro di concertazione”.