«Quando ho avuto dal presidente Robaldo la delega alle ‘grandi opere’ in provincia di Cuneo (Asti-Cuneo, traforo Tenda bis, circonvallazione Demonte), ero conscia dei limitati poteri dell’ente Provincia e ancor più del ruolo circoscritto che il presidente assegna ai ‘consiglieri delegati’. Per questo motivo non sono mai intervenuta finora sulla tormentata vicenda del Tenda bis, dove si sono sommate disgrazie naturali e aumenti dei prezzi ma anche episodi gravi di malaffare.
In questi ultimi giorni però la situazione per il Tenda bis è diventata insostenibile e mi sento in dovere di dire come la penso. Credo che i cittadini abbiano il diritto ad essere informati sui tempi reali di apertura del traforo: non ha senso continuare a trincerarsi dietro “le date ufficiali” di conclusione dei lavori, che ormai appaiono del tutto irrealistiche, come hanno detto non solo i mezzi di informazione, ma anche partiti politici, sindaci (come Germana Avena) e parlamentari giunti apposta per un sopralluogo (che è stato loro negato per dichiarate “ragioni di sicurezza”).
E finalmente la pressione sta producendo la rottura del silenzio: i giornali di oggi riportano una dichiarazione dell’Anas che allunga i tempi dell’apertura con safety car da ottobre a fine anno, ponendo però nuove riserve sulla praticabilità dell’apertura al traffico ‘in modalità cantiere’. Nulla si dice sui tempi di apertura effettiva del traforo, per la quale si richiedono certezze sui maggiori fondi necessari e sul ponte ancora da realizzare in territorio francese.
Quindi la nebbia non si è affatto dissipata (come tende a dire la Regione), e la Conferenza intergovernativa, più volte rinviata, è sempre più urgente per arrivare alla chiarezza che giustamente va data alla cittadinanza e agli amministratori locali in particolare. Quando la Conferenza sarà finalmente convocata, dichiaro fin d’ora la mia disponibilità a parteciparvi con il necessario spirito costruttivo».
Bruna Sibille