Quasi sette italiani su 10 (68%) scelgono l’agriturismo nell’estate 2023, per trascorrere le proprie vacanze o anche semplicemente per mangiare, simbolo di una nuova tendenza verso il turismo green e sostenibile, spinta dalla ricerca di relax nel tempo della guerra e dei cambiamenti climatici. È quanto emerge dall’indagine Coldiretti-Noto Sondaggi sulle ferie degli italiani presentata nell’ambito dell’incontro “Gli italiani e l’agricoltura”, organizzato a Roma presso Palazzo Rospigliosi da Fondazione Univerde e Noto Sondaggi, in collaborazione con Coldiretti e Campagna Amica, con il focus sulle previsioni per la stagione estiva.
In testa alle motivazioni che spingono gli italiani in agriturismo c’è la voglia di contatto con la natura, mentre al secondo posto l’enogastronomia. Un trend trainato dal fenomeno dei cuochi contadini, gli agricoltori chef a chilometri zero che cucinano i prodotti coltivati in azienda recuperando spesso antiche ricette della tradizione campagnola, diventati un vero e proprio valore aggiunto per le strutture. Al terzo posto tra le motivazioni c’è la voglia di relax, ma c’è anche qualcuno che va in campagna per sfuggire allo smog delle città e chi vuole fare attività sportiva. Ma l’amore degli italiani per l’agriturismo è dimostrato anche dal fatto che a ben 22 milioni di italiani piacerebbe aprirne uno, secondo l’indagine Coldiretti/Noto Sondaggi.
“Alla luce dell’attuale scenario – evidenzia Chiara Andreis Presidente Terranostra Cuneo – connotato da una serie di emergenze ambientali, l’impegno di Terranostra è di contribuire a riposizionare l’offerta turistica nell’ottica di una maggiore sostenibilità ambientale e sociale oltre che economica, secondo modelli di sviluppo più equilibrati. Un trend che ha portato le nostre strutture, oltre 300 nella Granda, ad incrementare anche l’offerta di attività ed esperienze con servizi innovativi per sportivi, curiosi e ambientalisti, oltre a visite culturali, percorsi naturalistici, wellness, degustazioni e laboratori di cucina a Km zero”.
“L’agriturismo rappresenta anche uno dei punti di forza della destagionalizzazione del turismo – spiega Enrico Nada, Presidente di Coldiretti Cuneo – tanto da essere particolarmente apprezzato da chi scegli le partenze a giugno o a settembre. Dalla montagna alla campagna e alle città in Granda abbiamo una vasta offerta dove i turisti possono apprezzare e vivere i cicli stagionali delle produzioni, dalla raccolta del grano a quella della frutta fino alla vendemmia”.
“Il turismo di qualità – aggiunge Fabiano Porcu, Direttore di Coldiretti Cuneo – è sempre più attento non solo alle bellezze naturali, paesaggistiche, artistiche e archeologiche del nostro territorio ma anche ad un ambiente pulito e salubre e alla riscoperta dei prodotti tipici, della qualità del cibo e del buon mangiare”.