Dopo gli appuntamenti primaverili sugli orsi e asini presenti nelle feste tradizionali delle valli occitane e dell’Europa, grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo il Comune di Moiola propone nuovi appuntamenti dedicati al proprio animale simbolo, l’asino, organizzati e curati dall’Associazione Espaci Occitan di Dronero.
Giovedì 20 luglio alle ore 21 all’aperto, presso l’Area parco del Centro Saben, proiezione del film EO, diretto dal polacco Jerzy Skolimowski e uscito nel 2022, vincitore del premio della giuria al 75° Festival di Cannes e nominato agli Oscar 2023 come migliore film internazionale. EO (Ih-Oh) è un’onomatopea, il raglio dell’asino, ma è anche il nome di un ciuchino costretto a lasciare il proprio circo, dove è amato, e a iniziare un pellegrinaggio per un’Europa crudele e fallita. Il povero animale, che ha una memoria e prova emozioni, verifica attraverso una sere di vicissitudini come l’uomo sia ormai peggio delle bestie. Il film (86 minuti) è un omaggio ad Au Hasard Balthazar, lungometraggio di Robert Bresson sullo stesso tema.
Mercoledì 23 Agosto alle 20.45 presso il Centro Saben, si abbandona il tema dell’asino ma non quello dei reietti con la proiezione del film Bogre: la grande eresia europea (versione di 145 minuti), diretto da Fredo Valla, che sarà presente in sala. In lingua d’oc bogre significa bulgaro, ma da secoli la parola ha assunto il significato di inetto, babbeo, colui che maschera la verità. Dal XII secolo divenne un insulto diretto ai Catari d’Occitania, assimilati al movimento dei Bogomìli bulgari, da cui il catarismo occidentale derivava. Girato tra Bulgaria, Italia, Occitania, Bosnia e in cinque lingue (bulgaro, francese, occitano, italiano e bosniaco), il film ricostruisce le relazioni tra i due movimenti.
Venerdì 22 settembre alle 20.45 presso il Centro Saben proiezione del film Au hasard Balthazar. La pellicola in bianco e nero del 1966 (90 minuti), opera di Robert Bresson, ha ispirato il film EO, ed è una straziante allegoria dell’ingratitudine umana narrata attraverso la storia del povero Balthazar, asino che passa di padrone in padrone subendo ogni sorta d’angherie. Quando volle raccontare la storia dell’asinello Balthazar, Bresson si ricordò del motto dei principi di Baux in Provenza, Au Hasard Balthazar, gioco di parole fra Baux e hasard, recuperando il senso di spaesamento dell’hasard in un’espressione che potremmo tradurre con “Alla deriva Balthazar’. E proprio questo è il senso della vita dell’asinello: la sua purezza e bontà non hanno spazio in un mondo ormai privato della grazia.
Sabato 21 ottobre alle ore 15 presso il Centro Saben Catalina, l’ase d’aicí e lhi ases d’ailai, narrazione con Caterina Ramonda. Nelle storie si possono incontrare asini che volano, altri che celano principi e asini che son semplicemente asini, animali testardi che non vogliono spostarsi dal sentiero. Partendo dalle Valadas italiane, passando per la Provenza fino alle lande scozzesi, una scelta di racconti della tradizione orale tra asini che ragliano e altri… calzati e vestiti! Durata un’ora, per famiglie con bambini dai 4 anni.
Tutti gli eventi sono gratuiti e a ingresso libero. Per info Espaci Occitan, tel. 0171.904075, segreteria@espaci-occitan.org, www.espaci-occitan.org, Fb @museooccitano, Tw @espacioccitan, Ig @museo.occitano.