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«Stiamo lavorando per ampliare la rete dei servizi di accoglienza»

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Attraverso la firma di una convenzione, il Comune di Garessio ha ufficialmente affidato la gestione dell’Ufficio Turistico cittadino all’Atl del Cuneese. L’Ufficio IAT entra così a far parte della rete di uffici coordinati e gestiti direttamente dall’ente del turismo con sede centrale a Cuneo, andando ad ampliare l’offerta dei servizi di accoglienza per turisti e visitatori.
Presenti al taglio del nastro il sindaco Ferruccio Fazio e l’assessore al Turismo Paola Carrara, i rappresentanti del Consiglio Regionale Paolo Bongioanni e Matteo Gagliasso, il presidente dell’Atl del Cuneese Mauro Bernardi, i vicepresidenti Gabriella Giordano e Rocco Pulitanò con il direttore Daniela Salvestrin.
«Oggi abbiamo inaugurato la nuova gestione del decimo Ufficio Turistico IAT che abbiamo il piacere di gestire direttamente come Atl del Cuneese, insieme a numerosi punti informativi dislocati in tutto il territorio di nostra competenza», ha commentato il presidente Mauro Bernardi. «Stiamo lavorando per ampliare sempre più la rete di servizi di accoglienza al turista: nei prossimi giorni vedrà anche l’inaugurazione del nuovo Ufficio Turistico di Frabosa Soprana. Continua l’impegno nei confronti del territorio per promuovere le eccellenze straordinarie della terra Cuneese e per garantire la massima professionalità possibile nei confronti dei nostri visitatori».
«Garessio ha conosciuto in passato i fasti del vero turismo di villeggiatura, oggi invece i turisti cercano un luogo dove fare esperienze interessanti ed au­ten­tiche, proprio come quelle che può offrire questo territorio, con il suo centro e il suo borgo storico, le sue montagne e la Reggia di Valcasotto», rimarca il direttore Daniela Salvestrin. «Faremo del nostro meglio per dare visibilità al territorio e da oggi, con l’ufficio turistico attivo e gestito in modo professionale, molte più persone potranno venire a conoscenza delle possibilità di visita e di avventura fruibili a Garessio e nei dintorni».
Ad intervenire, anche il primo cittadino Ferruccio Fazio: «L’Ufficio Turistico rappresenta la vetrina del nostro territorio per i villeggianti che arrivano e trovano qui personale accogliente e professionale a cui rivolgersi. Si tratta, in un certo senso, del bigliettino da visita di Garessio, che ha visto recentemente la riapertura del Castello di Casotto, di Garessio 2000 e questo sabato inaugurerà l’apertura estiva della Baita Rocassone».
Secondo il consigliere Regio­nale Paolo Bongioanni: «Il Colle di Valcasotto con la stazione sciistica di Garessio 2000 e il borgo di Valcasotto sono un punto di riferimento per l’outdoor e per la degustazione di formaggi, tra i più buoni d’Italia. Si sancisce oggi una sinergia virtuosa tra l’Amministrazione Comunale di Garessio e l’Atl del Cuneese: un tassello importante per l’accoglienza turistica del nostro territorio».
L’Ufficio, sito nel centro storico in via Vittorio Emanuele II n. 148, rispetterà i seguenti orari di apertura:
– bassa stagione (dal 08/01 al 01/06): sabato, domenica e festivi 10-12 e 15-17.
– media stagione (dal 02/06 al 11/06, dal 11/09 al 31/10 e dal 08/12 al 24/12): dal venerdì alla domenica e festivi 10-12 e 15-18.
– alta stagione (dal 12/06 al 02/07, dal 04/09 al 10/09 e dal 26/12 al 07/01): dal giovedì al martedì e festivi 10-12 e 15-18. Chiuso il mercoledì.
– altissima stagione (dal 03/07 al 03/09): dal lunedì alla domenica 10-12 e 15-18.
– 31/12 apertura ridotta 10-13, 01/01 apertura ridotta 15-18.
L’ufficio rimarrà chiuso dall’01/11 al 7/12 e il 25/12.

Informazioni:
UFFICIO TURISTICO DI GARESSIO via Vittorio Emanuele II, 148 Tel.: +39 0174 192 4782 – +39 334 315 9533 Email: turismo@comune.garessio.cn.it.

Un tesoro immerso in una valle verde smeraldo

Garessio conquista con le sue acque e la sua tranquillità. Il centro storico è costituito da quattro borghi disposti in fila, uno dopo l’altro: il Ponte, il Poggiolo, il Borgo Maggiore e Valsorda. Il fascino delle circostanti montagne, così silenziose e rasserenanti, sarà ancora più grande quando, al di là delle creste e degli spuntoni di roccia, si vedrà luccicare il mare della Riviera, così lontano come paesaggio, ma, in fondo, così vicino.
Garessio è il punto di partenza per i sentieri che solcano le Alpi Liguri e portano alle sue vette. Nella bella stagione, il monte Galero, l’Antoroto, il Berlino, il Bric Mindino, sono facilmente raggiungibili attraversando distese di una flora alpina che esprime tutta la sua poderosa bellezza.
La vegetazione rigogliosa è, sicuramente, ciò che colpisce di più. Il bosco assume, per gli abitanti locali, mille significati: il profumo dei funghi più pregiati, il ricercato sapore delle piccole castagne, dette Garessine, e il lento scorrere della vita quotidiana con i suoi ritmi stagionali, sono la base di un’economia e di una cultura contadina che si tenta di non disperdere.
L’acqua fresca, leggera e pura ha reso celebre Garessio in tutto il mondo. L’utilizzazione a fini terapeutici della sorgente Rocciaviva di Garessio, delle Fonti San Bernardo, è praticata da oltre 100 anni e inizialmente si rivolgeva a un turismo d’élite mentre ora ha una fruizione più ampia.
Con il Regio decreto dei Savoia, nel 1870 Garessio si fregia del titolo di Città. Nelle sue borgate, il paese conserva splendide testimonianze architettoniche dei secoli passati, il Complesso Medievale del Borgo Maggiore, con i resti del Castello e delle mura, la Confraternita di San Giovanni, le chiese e il Santuario di Valsorda, le decorazioni ed i portali delle case della Borgata del Poggiolo, i caratteristici edifici ed il ponte che dà il nome alla Borgata più viva, cuore economico e commerciale sul lungo Tanaro.
A qualche chilometro dal centro cittadino, troviamo il Castello Reale di Casotto. Nato come monastero certosino, fu acquistato dai Savoia e trasformato in residenza estiva e palazzo di caccia: il progetto riuscì a combinare in modo magistrale la semplicità di un ex convento con lo stile monumentale che si addiceva a una residenza sabauda. Recentemente riaperto dopo anni di restauro, offre al visitatore la possibilità di ammirare arredi e dipinti appartenuti ai Savoia.