Dopo la bella giornata di sabato 17 giugno, la XXXII edizione del «Concorso Parole ed Immagini», son iniziate le «Premiazioni itineranti 2023» (meno numerose del passato, visto il grande numero di partecipanti arrivati a ritirare il loro premio ai piedi della Bisalta, nella cerimonia), iniziativa partita nel 2020, in piena «Pandemia», diventata vero «progetto culturale», occasione per «incontro di persone» e «scoperta di territori»… Il primo «giro» è stato, tra sabato 1° e domenica 2 luglio, piemontese e lombardo, tra Torino, Verbano e Brianza, in bellissimo fine settimana di sole.
Queste «premiazioni» ben confermano come siano piene di attrazioni turistiche anche le zone dell’Italia meno celebrate da questo punto di vista (siano la Brianza od il Cuneese).
Altro giro, toscano, sin in Casentino, è stato il fine settimana dell’8 e 9 luglio.
Si è entrati davvero «in estate», con temperature ormai vicine ai quaranta gradi, le previsioni meteorologiche che infierivano con il, temibile, «logo», per quelle giornate, del «sole rosso».
La prima tappa, dopo tranquillo «avvicinamento», è stata in ristorante nella periferia di Pisa, con la giovane Ginevra Puccetti, lucchese di Porcari, al terzo anno consecutive di vittorie (e tante altre ne sta raccogliendo in ogni parte d’Italia). Quest’anno ha ottenuto «premio speciale» con la poesia «Notte senza stelle», sulle «morti in mare», solo per la scarsa partecipazione numerica che ha avuto la sua sezione (se no era opera abbondantemente da «primo premio»).
Poi ci si è fermati nella vicina Fornacette di Pisa, a consegnare a Paolo Ferretti, plurivincitore a Mellana da decenni, diploma e fotografie. Quest’anno non è risultato tra i vincitori, ma ha visto tutte le fotografie ammesse, in un livello di opere davvero alto…
La sera la terza premiazione è stata vicino alla bellissima chiesa romanica ed al castello di dantesca memoria di Romena (cuore del dominio dei conti Guidi, famiglia di origini longobarde), sopra Prato Vecchio, in Casentino, tra, per cena, i tipici tortelli locali, di ispirazione romagnola, le carni alla brace, il pecorino e la ricotta di un agriturismo di produttore locale.
Protagonisti son stati i due fotografi fiorentini, in vacanza, Sandra Ceccarelli e Renato Piazzini.
Piazzini, vincitore in passato, ha ricevuto in diploma («Quello davvero importante, per la partecipazione») e le sue opere, tutte ammesse.
La Ceccarelli, sempre creativa nel «costruire l’immagine», ha ricevuto una targhetta per la sua fotografia segnalata «Gioacchino Rossini compiaciuto dalla sua sepoltura», scattata nella fiorentina Santa Croce, con figurante, sdrammatizzante il tema «Arte funeraria». Altra le è stata assegnata per il secondo posto nella sezione «Cogli la magia che ti circonda», nelle sue immagini davvero intese in chiave «magica» (tra veggenti, «metamorfosi», sfere…)…
La quarta premiazione del «tour toscano» è arrivata la mattina dopo, domenica 9 luglio, a Pieve Santo Stefano, sotto la tettoia a fianco del municipio, su «panchina rossa antiviolenza». Arrivata da Rimini (distante poco più di centinaio di chilometri), si è incontrata la romagnola Maria Cristina Neri, seconda classificata nella sezione «Abbinamento Parole ed Immagini» (con «Il garzone ed il secchione»), accompagnata da marito e figlio (il protagonista della fotografia, nell’opera simpatica e spiritosa).
Pieve è vicina a Caprese Michelangelo (dove nacque il grande artista, figlio di podestà fiorentino), verso Anghiari e Borgo Sansepolcro… Ha avuto il centro storico, importante nodo viario e di comunicazioni, prossimo alla «Linea Gotica», «fatto saltar per aria», «minato», dai tedeschi nel 1944 (dopo essere stato sgombrato della popolazione civile). La ricostruzione è stata pessima. Da visitare resta il municipio, miracolosamente salvatosi, con stupenda ceramica robbiana (di Giovanni o Girolamo) in Salone Consigliare. Bella, neorinascimentale, è la parrocchiale ottocentesca, che conserva altre ceramiche invetriate della scuola e bottega Della Robbia (la zona ne vanta, pensiamo, la massima concentrazione mondiale). Ultima tappa è stato il convento francescano de «La Verna», soprastante, tra la bella natura della «Foresta del Casentino», l’intensa spiritualità (fu dove il Santo di Assisi ricevette le «stimmate»), la tanta arte (profusione di ceramiche di Andrea Della Robbia, il fondatore della «dinastia» di artisti, uno che era di casa alla corte di Lorenzo il Magnifico)…
Poi ci si è incamminati verso il ritorno, con le, non rare, lunghe code in Riviera di Levante ed appuntamento, di conseguenza, «saltato» a Genova..
L’ultimo «viaggio», dopo pausa per la festa frazionale (che qualche esposizione continua a realizzare), tra il 14 ed il 17, è già fissato, in Emilia, tra il 22 ed il 23, sin al Bolognese, a San Pietro in Casale, dove, simbolicamente quasi, si terminerà premiando uno dei vincitori «più importanti», quello arrivato primo sia nelle poesie in italiano che in quelle in lingua naturale e dialetto, Stefano Baldinu…
Verdetti, testi, fotografie, son sul blog http://festeggiamentimellana.blogspot.it/.