Tunnel di Tenda: scenari incerti, arriva l’ispettore

L’annuncio del viceministro Rixi dopo la Conferenza Intergovernativa Italia-Francia

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Dopo tanta attesa si è riunita la Con­fe­renza Inter­go­ver­nativa Italia-Fran­cia per fare il punto sui lavori al Colle di Tenda. Una riunione che gli amministratori dei territori al confine tra provincia di Cuneo e Francia attendevano da tempo per ottenere risposte certe circa l’avanzamento delle opere per la costruzione del Tenda bis e di quelle che permetteranno di ristrutturare il vecchio traforo. Gli scenari incerti che si prospettavano all’orizzonte, purtroppo, non si sono rasserenati e se l’obiettivo per la riapertura della nuova galleria entro la fine di ottobre di quest’anno sembra ormai sfumato, restano solo le speranze per un’apertura in modalità cantiere (molto limitata) en­tro la fine dell’anno. A fornire un quadro della riunione che si è svolta il 20 luglio è il Mi­nistero delle Infrastrutture e dei Trasporti. In una nota pubblicata sul suo sito, si legge che «la Conferenza Intergo­ver­na­tiva ha preso atto con soddisfazione dell’avanzamento dei lavori per la realizzazione della nuova galleria, con il completamento dello scavo a meno di un diaframma di soli due metri». «Tale diaframma – prosegue la comunicazione – sarà abbattuto nei prossimi giorni in modo da consentire all’impresa di velocizzare le altre lavorazioni per il completamento della galleria (impermeabilizzazioni e rivestimenti)». Per quanto riguarda gli interventi sul versante francese, dove è necessaria una sistemazione dell’area di imbocco tramite realizzazione di un nuovo ponte e del piazzale e la sistemazione dei corsi d’acqua, il Ministero scrive che «tali la­vori sono in linea con la soluzione tecnica approvata dalla Con­ferenza Intergo­vernativa a se­guito della tempesta Alex dell’autunno 2020». In merito alla prosecuzione dei lavori, nel­la nota si legge che «viste le mutate condizioni internazionali, Anas ha presentato una possibile modifica al contratto in essere con l’impresa esecutrice in modo da garantire la continuità delle opere; verrebbe scongiurata così la possibile interruzione traumatica del contratto con conseguente allungamento non quantificabile dei tempi per il ripristino del collegamento internazionale, oggi ancora interrotto».
Considerata questa situazione, la Conferenza Intergo­ver­na­tiva, come si legge sul sito del Ministero, «concordando con la necessità di non interrompere i lavori in corso, ha sollecitato Anas a integrare quanto consegnato in modo da poter condividere, nel corso della prossima Confe­renza, l’intero nuovo assetto dell’appalto (tempi a finire e costi totali)». «Inoltre – si evidenzia ancora sul portale ministeriale – viene chiesto ad Anas di approfondire gli studi presentati, in modo da verificare tutte le possibili condizioni per anticipare il ripristino del collegamento internazionale, benché in modalità cantiere e contingentato; naturalmente, tali valutazioni dovranno ap­profondire tutti gli aspetti della sicurezza della circolazione e delle maestranze nonché di quelli legati alla operatività di un cantiere complesso come quello del Colle di Tenda». «Nel corso della prossima riunione, prevista il 29 settembre a Roma, in presenza, saranno discussi e definiti – conclude la nota – tutti i temi in approfondimento e saranno affrontati anche quelli legati al collegamento ferroviario. In quella occasione potranno essere coinvolti anche i rappresentanti dei territori interessati in modo da condividere i risultati degli studi e delle analisi in corso». Il Governo segue con attenzione la vicenda. A margine dell’incontro, il viceministro ai Trasporti Edoardo Rixi ha affermato che «a breve ci sarà la nomina di un ispettore ministeriale (che si aggiunge al Commissario, ndr) per vigilare al me­glio sull’esecuzione dei lavori e il rispetto dei tempi».
A proposito di notizie transfrontaliere, questa volta più po­­sitive, da segnalare che il programma Alcotra 2021-2027 ha confermato il sostegno al progetto “Un viaggio nel­­la meraviglia. Verso il 2028, il centenario della linea Cuneo-Ventimiglia-Niz­za”, un ricco e articolato programma di attività e progetti che per tre anni coinvolgeranno le Valli Vermenagna e Roya nei preparativi per accogliere cittadini e turisti in occasione dei cento anni della linea ferroviaria Cuneo-Venti­miglia-Nizza, inserita tra i “Luoghi del cuore del Fai”. «Siamo una comunità di confine che, tragicamente se­gnata dalla tempesta Alex, ha bisogno e desiderio di rinnovare la propria immagine – si legge nel comunicato stampa del Co­mune di Borgo San Dalmazzo -: il centenario della linea Cuneo-Venti­miglia è l’occasione per far riscoprire l’unicità di questo territorio e rilanciare il turismo in modo sostenibile, inclusivo e attraente per le famiglie».