Dopo “Connessi con la natura” e “Time is up”, ecco “L’Alba del futuro”. Questo il tema per la 93esima edizione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, presentata a Bossolasco, in Alta Langa, presso il relais Le due matote, nel pomeriggio del 18 luglio. Sono intervenuti, nell’ordine, il direttore dell’Ente Fiera Stefano Mosca, il sindaco di Bossolasco Franco Grosso, l’amministratore delegato dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero Giovanni Minetti (che ha portato i saluti del presidente Mariano Rabino e del direttore Bruno Bertero) e Antonio Degiacomi, presidente del Centro Nazionale Studi Tartufo. Poi, la tavola rotonda, moderata dalla giornalista di Cook-Il Corriere della Sera Alessandra Dal Monte, con la presidente dell’Ente Fiera Liliana Allena, il vicepresidente della Regione Piemonte Fabio Carosso e il sindaco di Alba Carlo Bo. Hanno preso la parola anche il presidente della Giostra delle Cento Torri, Luca Sensibile, l’assessore al Turismo del Comune di Alba Emanuele Bolla, l’assessore regionale al Turismo Vittoria Poggio e l’assessore regionale alla Risorse Naturali della Valle d’Aosta Marco Carrel. Ha chiuso l’evento il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.
Calendario alla mano, la Fiera – capace di generare un indotto di 150 milioni di euro – animerà Alba e il suo territorio per nove settimane: anticipato dalla tradizionale inaugurazione il giorno precedente, l’avvio della 93esima edizione è previsto per sabato 7 ottobre, arrivando fino a domenica 3 dicembre. La Fiera sarà visitabile tutti i weekend il sabato e la domenica, con l’apertura straordinaria di mercoledì 1° novembre.
L’Alba del futuro, come si diceva, sarà il tema portante. Alba, come il nome della città che ospita l’evento, ma Alba intesa pure come nuovo inizio: come il sole che sorge nel mattino di una nuova umanità, in cui sono i giovani a essere protagonisti, l’aurora di un futuro che vede un ritorno alle origini, a quella terra di cui il “Tuber magnatum Pico” è preziosa sentinella. Il futuro diventa così tema centrale di questa edizione, in cui cambiamento climatico, sostenibilità ambientale e sociale, distribuzione della ricchezza ed equità sociale sono alcune delle tematiche che hanno stimolato il dibattito globale. Quale sarà, dunque, l’Alba del futuro? La Fiera proverà a rispondere con un continuo rimbalzo tra terra e territorio e nuove frontiere tecnologiche. In quest’ottica si rafforzerà la collaborazione con Microsoft Italia, che offrirà ai visitatori della Fiera un’esperienza unica.
Pensando quindi al tema della sostenibilità, declinata sui tre assi ambientale, sociale ed economico, venerdì 3, sabato 4 e domenica 5 novembre tornerà il ciclo di incontri “Sostenibilità incrociate”. Si comincia il 3 novembre con la giornata “E così vorresti fare lo chef?”, curata dal narratore gastronomico Paolo Vizzari e dedicata ai giovani degli istituti alberghieri del territorio e nazionali. Protagonista di questa prima edizione sarà lo chef Matias Perdomo. Sempre parlando ai giovani, gli studenti degli istituti alberghieri piemontesi verranno coinvolti nel progetto “Eccellenza nelle scuole”.
Cuore della Fiera rimarrà il Mercato Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, unitamente alla rassegna Albaqualità, all’interno del cortile della Maddalena. A impreziosire il tutto, i Cooking Show, le degustazioni, le Cene Insolite, i laboratori, gli appuntamenti del folclore (di cui si parla nel box a fianco), la solidarietà (a partire dall’Asta Mondiale e da Barolo en Primeur, in programma al Castello di Grinzane Cavour), oltre alle iniziative per i bambini e a quelle sportive (Ecomaratona del Barbaresco e del Tartufo) e alle tante collaborazioni nazionali e internazionali.
«Se il futuro ci riserva molte incertezze, la terra sarà una delle poche certezze: è questo il tema della 93esima edizione – ha affermato la presidente dell’Ente Fiera Liliana Allena -. Vogliamo partire da qui, rivolgendoci in particolare alle nuove generazioni, a cui ci si vuole approcciare con il loro linguaggio e i loro strumenti».
Hanno aggiunto il sindaco di Alba, Carlo Bo, e l’assessore al Turismo, Emanuele Bolla: «La Fiera è un’occasione di confronto sui temi che caratterizzano il valore del nostro Paese e sull’importanza di concentrarsi su questioni strategiche per il futuro come il tema della sostenibilità. Questa edizione sarà caratterizzata dalla qualità del prodotto, dalla provenienza internazionale dei turisti che premiano il sistema Italia e dall’apertura ad Alba del Museo del Tartufo». «Il tema della manifestazione è molto sfidante. Per più di un mese Alba e i territori Unesco saranno protagonisti non solo per la tavola, ma anche per una riflessione collettiva sulla transizione climatica e digitale. Grazie alla piena ripartenza del turismo internazionale, siamo certi che la Fiera 2023 confermerà il suo posizionamento tra gli eventi enogastronomici più apprezzati d’Europa e abbiamo le carte in regola per aumentare i numeri dell’anno scorso», hanno sottolineato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, il vicepresidente Fabio Carosso e l’assessore a Cultura, Turismo e Commercio, Vittoria Poggio.
Tutto il territorio prepara l’abbraccio all’Alba del futuro
Presentata in Alta Langa la 93esima Fiera Internazionale del Tartufo Bianco: protagoniste le nuove generazioni e le politiche sostenibili