Una folta delegazione delle Alliance françaises italiane, quasi la metà di quelle esistenti sul territorio nazionale, ha partecipato al ricevimento offerto all’Eliseo dal Presidente Emmanuel Macron in occasione del Congresso mondiale svoltosi a Parigi la settimana scorsa, per festeggiare i 140 anni dalla fondazione delle Alliance françaises.
L’incontro si è svolto nel tardo pomeriggio di fronte al grande giardino dove il presidente ha tenuto il discorso di benvenuto di fronte alle telecamere di svariate televisioni. Emmanuel Macron ha tenuto innanzi tutto a ringraziare tutti i responsabili delle 829 Alliances françaises sparse nel mondo per l’opera di diffusione della lingua e della cultura francesi in armonia con le culture locali seguendo il principio di valorizzazione delle diversità culturali. Fondata nel 1883 a Parigi l’Alliance française contava già l’anno successivo nel consiglio di amministrazione illustri personalità quali Louis Pasteur, Ernest Renan, scrittore, Ferdinand de Lesseps, promotore del Canale di Suez e poi di quello di Panama.
Dopo la casa madre, la prima Alliance in Europa nasce a Barcellona, seguono poi rapidamente nuove fondazioni in Senegal, all’isola Mauritius e in Messico, coprendo man mano i cinque continenti. Al momento attuale in Europa operano 266 Alliances françaises delle quali ben 37 in Italia che costituiscono così il più denso complesso di Alliances in un solo paese. Fra le centinaia di invitati al ricevimento presidenziale, fra i quali spiccava la presidente della Alliance ucraina di Zaporizhzhia, l’Italia è stata ben rappresentata da quindici presidenti giunti dal Piemonte e Valle d’Aosta ma anche dalla Toscana, Liguria, Veneto, Emilia Romagna, Umbria, Campania, Basilicata e Calabria.
Un momento intenso e ricco di premesse per il futuro come ha annunciato Emmanuel Macron invitando tutti i presenti a collaborare per il successo del 19° Sommet Internazionale della lingua francese che si svolgerà il prossimo anno in collaborazione con l’Organizzazione Internazionale della Francofonia nel mese di ottobre. Una sorpresa la scelta della località, la cittadina di Villers-Cotterets, di circa 10.000 abitanti nel Nord della Francia, ma fortemente evocativa per l’editto che Francesco I°, il re del Rinascimento, firmò nel 1539, in questa città, abolendo di fatto la lingua occitana e imponendo in tutti gli atti amministrativi l’uso esclusivo della lingua d’oil, il francese attuale. Proprio in questa cittadina, che vanta tra l’altro, i natali di Alexandre Dumas, nascerà per volere presidenziale, la Cité Internationale de la Langue Française, organismo che si vuole aperto al mondo intero per accogliere artisti e uomini di scienza accomunati dal desiderio di una comune convivenza civile.
La rappresentanza italiana ha accolto con favore questa proposta che rientra perfettamente nelle finalità delle Alliances françaises italiane: collaborare per una sempre migliore comprensione reciproca, base indispensabile per una cooperazione fruttuosa sotto tutti i profili.