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Dl Caldo, Bergesio, Lega: “Bene misure di tutela per i lavoratori. Ora lavoriamo per renderle strutturali”

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“Con il Decreto legge che tutela i lavoratori dalle emergenze climatiche il Governo ha agito tempestivamente, dando un segnale importante di attenzione a cittadini ed imprese. Il Governo è inoltre già impegnato nel confronto con le parti sociali per approfondire la tematica raccogliendo le esigenze delle categorie al fine di adottare finalmente misure strutturali per ridurre ulteriormente i rischi derivanti dai cambiamenti climatici sulla salute dei lavoratori”.

Lo afferma il Senatore Giorgio Maria Bergesio, Lega, dopo il via libera, ieri, del Senato, con 86 “sì”, 47 voti contrari e 4 astenuti, alla conversione in legge del Dl Tutela lavoratori da emergenze climatiche, il Dl 98 del 28 luglio scorso, che introduce “misure urgenti in materia di tutela dei lavoratori in caso di emergenza climatica, di rafforzamento del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, nonché di termini di versamento del contributo di solidarietà temporaneo”.
Oggi il provvedimento passa al vaglio della Camera.

La morsa di un clima torrido non accenna ad indebolirsi ed ha avuto e potrebbe avere conseguenze sempre maggiori sulla salute e la sicurezza nel mondo del lavoro specialmente, ma non solo, per i lavoratori del settore edile ed agricolo.

Il provvedimento, in vigore fino a fine anno (ma l’intenzione è renderlo strutturale con la prossima manovra di Bilancio) estende la possibilità di accedere alla cassa integrazione per edilizia ed agricoltura, i settori più esposti. Consente, in caso di eventi non evitabili, di chiedere la cig ad ore per i lavoratori, escludendola dal conteggio previsto. Per le aziende del settore edile è previsto anche l’esonero dal versamento del contributo addizionale previsto dall’art. 5 del D.Lgs. 148/2015.

Per gli operai agricoli viene introdotta la possibilità di ricorrere al trattamento d’integrazione salariale agricola a seguito di eccezionali eventi climatici, per le sospensioni o riduzioni dell’attività lavorativa effettuate nel periodo tra la data di entrata in vigore del decreto fino al 31 dicembre 2023, anche in caso di riduzione dell’orario di lavoro, non conteggiando questi periodi di trattamento ai fini del raggiungimento della durata massima di 90 giornate l’anno, stabilita dalla vigente normativa.

Oltre alle disposizioni sulla cassa integrazione, all’art. 3 il testo include un riferimento specifico alla sicurezza sul lavoro: i Ministeri del Lavoro e della Salute potranno firmare intese tra organizzazioni datoriali e sindacali per approntare linee-guida e procedure ad hoc per l’attuazione del Testo Unico di Sicurezza.

Nel corso dell’esame del provvedimento, due ordini del giorno riguardanti il settore agricolo approvati dalla commissione recano la firma del Senatore Bergesio. Entrambi riguardano le integrazioni salariali ed impegnano il Governo a prevedere che il trattamento di integrazione salariale, previsto per gli operai agricoli a tempo indeterminato nei casi di intemperie stagionali, sia riconosciuto anche per gli operai agricoli a tempo determinato in forza dal 1° luglio 2023 che, alla data di entrata in vigore del decreto, abbiamo svolto almeno 10 giornate di lavoro, e che tale integrazione sia prevista anche per le sospensioni o riduzioni dell’attività lavorativa effettuate in tutto il periodo tra il 1° luglio 2023 e il 31 dicembre 2023.

“Stiamo approvando un provvedimento d’urgenza perché, purtroppo, chi è stato al Governo in precedenza non ha previsto quegli interventi strutturali che avrebbero permesso ai Governi successivi di tutelare i lavoratori esposti ai cambiamenti climatici, di cui tanti parlano senza tuttavia mai agire concretamente. Il grande merito di questo provvedimento, inoltre, è che il Governo si impegna ad affrontare la stesura delle linee guida per future situazioni di emergenza, collaborando con le parti sociali e datoriali”, conclude il Senatore Bergesio.

BaNNER
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